Prysmian: un miliardo di euro per sviluppare il business e accelerare la transizione energetica

Ai 170 milioni già stanziati per la nave posacavi Leonardo da Vinci si aggiungono 80 milioni per lo stabilimento di Arco Felice, 200 per un nuovo impianto di produttivo in Massachusetts e 100 milioni per gli stabilimenti di Pikkala (Finlandia) e Gron (Francia)

ceo di Prysmian
Valerio Battista, ad di Prysmian

Entro il 2024 Prysmian Group investirà 1 miliardo di euro per lo sviluppo del suo business e accelerare la transizione energetica. Un piano di investimenti che ha l’obiettivo di consolidare la quota di circa il  35-40% nel mercato dei cavi alta tensione sottomarini e terrestri, destinato a crescere oltre 8 miliardi di euro in progetti assegnati all’anno (previsioni al 2025). Solo nel 2021 il Gruppo ha acquisto un portafoglio progetti per un valore di 4,8 miliardi, ai quali si è aggiunto a inizio 2022 l’incarico per la realizzazione del Neu Connect, prima interconnessione elettrica tra Gran Bretagna e Germania, un progetto simbolico nella  costruzione della rete paneuropea. 

La nave Leonardo da Vinci,la posacavi più grande al mondo, ha richiesto un investimento di oltre €170 milioni (già finanziato prima  del lancio del piano 2022-2024) e consentirà di accorciare i tempi di realizzazione dei progetti di  interconnessione sottomarina, diminuendo anche l’impatto ambientale. La flotta di navi posacavi del Gruppo  annovera anche la Giulio Verne, la Cable Enterprise, l’Ulisse e il nuovo barge Barbarossa. Inoltre, può contare anche sulla base operativa di Middlesbrough in Gran Bretagna oltre ad Arco Felice (Napoli). 







Per l’ampliamento della capacità produttiva e delle dotazioni tecnologiche dei  centri di eccellenza per i cavi sottomarini per la trasmissione di energia Prysmian ha previsto un investimento di oltre 80 milioni, destinato allo stabilimento di Arco Felice (Napoli), che verrà ampliato anche in vista dell’esecuzione  dell’interconnessione Tyrrhenian Link. In Finlandia, a Pikkala, centro di eccellenza per il centro-nord Europa,  particolarmente focalizzato su progetti di cablaggio di parchi eolici offshore, è destinato un investimento di oltre 100 milioni di euro, nonché nello stabilimento di Gron in Francia per la produzione dei cavi per i German  projects. Completano l’attuale assetto produttivo di cavi sottomarini gli stabilimenti di Nordenham in  Germania e Drammen in Norvegia. 

Il Gruppo sta anche accelerando il piano per la costruzione del primo stabilimento di cavi alta tensione  sottomarini in Massachusetts negli Usa, che, con un investimento di circa 200 milioni rappresenterà un  hub di strategica importanza per lo sviluppo dell’eolico off-shore negli Usa. 

«Lo sviluppo della rete elettrica transeuropea ricopre un ruolo strategico sia per la decarbonizzazione e transizione verso fonti rinnovabili sia per migliorare l’autonomia energetica UE, un’urgenza tornata di  attualità con il conflitto Russia-Ucraina. Come leader mondiale nell’industria dei cavi, abbiamo preso la  decisione di incrementare gli investimenti finalizzati in particolare a supportare i progetti di  interconnessione energetica e i collegamenti da fonti rinnovabili», afferma Valerio Battista, AD del Gruppo Prysmian.

«Come abbiamo dimostrato anche pochi giorni fa con il completamento in anticipo sui tempi dell’interconnessione Nsl tra Uk e Norvegia, la più lunga al mondo, siamo in grado di assicurare livelli di affidabilità e precisione nella esecuzione dei progetti unici nel nostro settore», dichiara Hakan Ozmen, evp project business di Prysmian Group. 














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