Al via Pbi, la banca digitale per pmi di Nicastro (ex dg Unicredit) e Sforza (ex Unicredit e Nexi)

Si tratta del più grande primo round mai realizzato per una startup fintech italiana. Fra gli investitori General, Sella e Ifis. Nel top management, tutti pesi massimi della finanza italiana.

Federico Sforza è l'amministratore delegato di Progetto Banca Idea
Federico Sforza è l'amministratore delegato di Progetto Banca Idea

Progetto Banca Idea raccoglie 45 milioni di capitale ed è ormai a un passo dalla concreta operatività. Progetto Banca Idea è il nome, provvisorio, del progetto di banca digitale dedicata alle Pmi e promosso da Roberto Nicastro e Federico Sforza. L’obiettivo è quello di permettere alle piccole aziende e alle microimprese di accedere a prodotti fintech semplici, agili, tecnologici e focalizzati sulle loro esigenze. La nuova banca gode di attenzione e fiducia soprattutto per i nomi dei due fondatori. In particolare Nicastro, oggi vicepresidente di Ubi, è stato per 10 direttore generale di Unicredit rappresentando, in pratica, il braccio operativo dell’allora ceo Alessandro Profumo. Sforza, già chief risk officer della stessa Unicredit a fianco di Nicastro, è poi stato al vertice di Ing Bank in italia e direttore generale di Nexi, la società di servizi finanziari digitali (quotata in Borsa) creata dall’ex ceo di Vodafone Italia Paolo Bertoluzzo.

Progetto Banca Idea ha raccolto nel primo round di finanziamento 45 milioni di euro, un primato per le startup fintech italiane. La solidità e il prestigio dell’operazione dovrebbero essere alimentati dai nomi di peso che ci sono a tutti i livelli. Fra gli investitori, emergono, per esempio, il Gruppo Generali, Gruppo Sella e Gruppo Ifis.







Roberto Nicastro assumerà il ruolo di Presidente non operativo della società mentre Federico Sforza sarà l’amministratore delegato. A questi si aggiungono Elena Adorno (ex Societè Generale), Giovanni Beninati (ex American Express), Emanuele Buttà (ex Unicredit), Andrea Correale (ex Oliver Wyman), Stefano Gallotti (ex Avaloq), Alessio Marras (ex Deloitte), Federico Provinciali (ex Barclays). Presente anche Giuseppe Rumi, partner Bonelli Erede, che però non avrà cariche operative.

«Nonostante il periodo difficile, siamo riusciti a completare questo significativo round di finanziamento e a completare l’acquisizione della piattaforma Fide» – ha dichiara Federico Sforza. «Questo dovrebbe permetterci di essere operativi già in autunno con soluzioni innovative di credito alle piccole e piccolissime imprese, caratterizzate da semplicità, velocità e affidabilità. Stiamo definendo il nome della società, un elemento particolarmente strategico in termini di comunicazione. Siamo molto orgogliosi della squadra di investitori e manager che abbiamo riunito e che garantiscono al progetto da un lato serietà e solidità finanziaria e dall’altro il giusto mix di competenze e sinergie per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati: diventare la prima banca digitale del Paese totalmente dedicata alle piccole imprese; un comparto essenziale dell’economia italiana, in questo periodo è particolarmente provato dalla crisi economica, e che sta peraltro accelerando la propria vocazione digitale. Vogliamo essere pronti entro l’anno per dare il nostro contributo alla ripresa e alla crescita di produttività del Paese».














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