Alleantia, Teamviewer, Melchioni e Bars insieme per una soluzione IIoT destinata ai produttori di macchine

di Renzo Zonin ♦︎ Una piattaforma per connettere al cloud in modalità plug&play le più diverse macchine industriali, per monitorarle, analizzarne i dati e programmarle in modo facile, tramite una connettività da remoto out of the box e sicura

Una soluzione di trasformazione digitale per le aziende manifatturiere è composta di molte componenti, ed è difficile che una sola azienda le abbia tutte nel suo portfolio. Il problema viene risolto tipicamente dai system integrator, che si occupano di mettere insieme i pezzi del puzzle per creare una soluzione chiavi in mano. Ma questo lavoro di integrazione sarebbe molto più semplice e rapido se le componenti che costituiscono la soluzione fossero pensate fin dall’inizio per lavorare bene insieme. Ed è proprio quello che hanno fatto quattro aziende leader nei loro rispettivi settori, per proporre una soluzione IIoT completa a tutti i livelli.

Parliamo di TeamViewer, Bars, Alleantia e Melchioni. Integrando il motore IIoT di Alleantia, precaricato all’interno dell’hardware distribuito da Melchioni, con la suite IoT di TeamViewer FrontLine, è possibile connettere al cloud in modalità plug&play le più diverse macchine industriali, consentendo di monitorarle, analizzarne i dati e programmarle in modo facile, tramite una connettività da remoto out of the box e sicura. Sopra queste infrastruttura è possibile installare le applicazioni di Bars per avere un’interfaccia innovativa per i front-line worker, basata sulla realtà aumentata e capace di coprire le esigenze di chi lavora al supporto remoto, ai servizi sul campo, alla supply chain, ma anche alle operazioni di assemblaggio.







La soluzione appena descritta è stata presentata durante un webinar dal titolo “Connetti Plug&Play le tue macchine al Cloud: IoT, Edge Computing, Analytics e Augmented Reality per la tua Smart Factory e il tuo Service 4.0”.

Gli elementi chiave di una soluzione IIoT vanno oltre l’IIoT

Chi inizia a valutare un percorso di trasformazione digitale in ottica 4.0 per la sua azienda, scopre di solito molto presto che implementare la componente di IioT, per quanto fondamentale, non è sufficiente. Infatti, installati i macchinari compatibili con Industria 4.0, o sensorizzate le macchine non nativamente predisposte, in modo da ottenere la creazione dei dati dalle linee di produzione, e una volta risolto il problema della comunicazione fra le macchine e l’edge locale, ci sono varie altre componenti da allineare e integrare prima di arrivare alla soluzione completa: la comunicazione edge/data center (o edge/cloud), l’elaborazione degli analitycs, possibilmente in chiave predittiva, la comunicazione di questi ultimi alle piattaforme di gestione aziendale (per esempio Erp), e per finire la trasformazione dei dati ottenuti in informazioni utili al business. Si tratta di problemi diversi che richiedono competenze diverse, e generalmente sono trattati da aziende diverse. L’integrazione dei vari strumenti necessari per svolgere ciascuna funzione è di solito in carico a system integrator, che tuttavia sono da tempo sotto pressione: i progetti IioT sono tipicamente complessi e richiedono quasi sempre personalizzazioni molto spinte, per cui difficilmente le soluzioni adottate per un committente potranno essere riciclate senza modifiche per futuri progetti.

Integrando il motore IioT di Alleantia, precaricato all’interno dell’hardware distribuito da Melchioni, con la suite IoT di TeamViewer FrontLine, è possibile connettere al cloud in modalità plug&play le più diverse macchine industriali, consentendo di monitorarle, analizzarne i dati e programmarle in modo facile, tramite una connettività da remoto out of the box e sicura. Sopra queste infrastruttura è possibile installare le applicazioni di Bars per avere un’interfaccia innovativa per i front-line worker, basata sulla realtà aumentata e capace di coprire le esigenze di chi lavora al supporto remoto, ai servizi sul campo, alla supply chain, ma anche alle operazioni di assemblaggio

La produttività quindi è piuttosto bassa, con lunghi tempi di attesa per far partire nuovi progetti, e i costi di integrazione sono di solito alti. L’accordo di partnership fra TeamViewer, Alleantia, Bars e Melchioni potrebbe cambiare questo stato di cose: Avendo a disposizione tutti i “mattoni” necessari per creare una soluzione IioT completa, ma già pronti per essere integrati fra loro, i tempi per implementare un progetto si riducono notevolmente, e con essi i costi. Senza contare che avere una serie di applicazioni immediatamente disponibili e capaci di sfruttare le tecnologie più avanzate di interfaccia uomo-macchina (in particolare, i sistemi a realtà aumentata) può aiutare a lavorare meglio un gran numero di dipendenti off-desk, con ovvi miglioramenti nell’efficienza complessiva dell’azienda. Ma non solo: la semplice interazione fra le varie componenti, infatti, incoraggia l’utente a sfruttare le funzionalità del sistema “out of the box”, in modalità plug&play o procedendo a semplici personalizzazioni direttamente in house, in questo modo riducendo o eliminando del tutto l’intervento dell’eventuale integratore di sistemi.

Di fatto, questa soluzione (o anche solo parte di essa) può suscitare l’interesse di diverse categorie di utilizzatori. A cominciare dai produttori di macchinari, che possono prendere l’intera soluzione e utilizzarla per fornire ai loro clienti non più un macchinario, ma una piattaforma completa formata da macchinario, comunicazione, cloud, servizi, analytics e applicazioni. Ma interessa anche agli integratori, che possono usarla per creare soluzioni personalizzate in tempi rapidi e senza impegnare costoso personale nella continua riscrittura di procedure basiche; all’azienda manifatturiera che vuole mantenere un controllo completo sui suoi processi di lavorazione anche una volta completato un percorso di trasformazione digitale, e quindi vuole connettere le sue macchine e gestire in autonomia i suoi dati, le sue applicazioni e i suoi servizi. Infine, può interessare anche la categoria dei fornitori di servizi, che nella soluzione presentata da TeamViewer, Alleantia, Bars e Melchioni possono trovare la piattaforma di base per vendere “chiavi in mano” vari servizi in cloud: dall’analisi dei dati all’assistenza remota, dalla manutenzione predittiva al supporto agli addetti al magazzino e così via. Ma vediamo più in dettaglio il ruolo dei quattro partner e con quali elementi ciascuno contribuisce alla soluzione complessiva.

installati i macchinari compatibili con Industria 4.0, o sensorizzate le macchine non nativamente predisposte, in modo da ottenere la creazione dei dati dalle linee di produzione, e una volta risolto il problema della comunicazione fra le macchine e l’edge locale, ci sono varie altre componenti da allineare e integrare prima di arrivare alla soluzione completa: la comunicazione edge/data center (o edge/cloud), l’elaborazione degli analitycs, possibilmente in chiave predittiva, la comunicazione di questi ultimi alle piattaforme di gestione aziendale (per esempio Erp), e per finire la trasformazione dei dati ottenuti in informazioni utili al business

FrontLine, il cloud IoT di TeamViewer

Annamaria Rossi, channel account manager per IoT e Ar di TeamViewer

La soluzione proposta sfrutta come “backbone” la piattaforma cloud IoT di TeamViewer, chiamata FrontLine. Infatti, anche se tutti conoscono TeamViewer principalmente per le soluzioni per il controllo remoto dei Pc e dei sistemi It business, l’azienda in realtà opera anche in altri segmenti, meno noti al grande pubblico ma ben conosciuti dagli addetti ai lavori. Il cloud è uno di questi, e il cloud per IoT in particolare (la piattaforma FrontLine) è proprio quello sfruttato da questa specifica soluzione. «TeamViewer opera in Italia con successo da una decina d’anni, selezionando aziende partner di eccellenza – spiega Annamaria Rossi, channel account manager per IoT e Ar di TeamViewer – sia per la parte di system integration sia per la parte di soluzione vera e propria, di produzione di piattaforme con integrazioni Oem. Le soluzioni TeamViewer sono note al mercato It per le aree di soluzioni di remotizzazione degli asset, di smart working e anche di organizzazione e planning del lavoro. Le aree di innovazione, dove stiamo investendo da anni insieme ai partner, riguardano invece IoT e Ar, Ai e robotica, Training e Controllo Qualità, Gestione Dati e Digitalizzazione di Fabbrica e Magazzino. Su questi temi, i nostri partner collaborano insieme su diverse competenze verticali. Per esempio il settore dell’IoT &Ar, che ci garantisce un’efficiente remotizzazione degli asset anche in ambito industriale e una effettiva ottimizzazione del processo di lavoro grazie alla realtà aumentata, che è un sistema pensato per i lavoratori in fabbrica».

Grazie ad una struttura interamente cloud-based, un sistema basato su regole processuali personalizzate ed alla sua apertura alle integrazioni esterne, TeamViewer IoT permette alle organizzazioni di tutto il mondo di stanziare soluzioni IoT in modo immediato e con rapidi ritorni economici

Altre aree dove TeamViewer sta investendo, in termini di algoritmi e di sviluppo software sono per esempio l’intelligenza artificiale e la robotica. «Un’altra area interessante per l’innovazione è la digitalizzazione sia della fabbrica, sia del magazzino. Di fabbrica digitale si parla da anni, ma TeamViewer pensa di avere una serie di suite e soluzioni di tipo human centric adatte a portare avanti questo discorso, soprattutto per la fabbrica. Per la parte magazzino, la novità introdotta quest’anno è la collaborazione con grandi aziende come Sap, dove andiamo a integrare sistemi di realtà aumentata su preesistenti sistemi logistici e di magazzino. Investiamo poi nel training e nel controllo di qualità, ovvero ispezione dei processi garantendo una buona riuscita del progetto. Ultima ma non ultima è l’area della manutenzione e della riparazione. Stiamo anche lavorando con una serie di asset reali per poter fornire un sistema sia di manutenzione a livello statistico che poi a livello predittivo. Nei macrosettori che sono i costruttori di macchine, le industrie manifatturiere e i servizi, tramite sistemi di realtà aumentata, possiamo fornire sistemi di servizi e riparazione» conclude Rossi.

TeamViewer IoT & Frontline: sfruttare la manutenzione 4.0

Il software di Alleantia collega ogni macchinario con le applicazioni business

Antonio Conati Barbaro, cofondatore e Coo di Alleantia

«Abbiamo fatto quest’anno 10 anni di Alleantia. Siamo nati per rendere plug& play le cose industriali, per connetterle facilmente al Web e poi all’applicazione e a qualsiasi altra cosa, ed è ciò che siamo riusciti a fare in questi 10 anni – dichiara Antonio Conati Barbaro, cofondatore e Coo di Alleantia – Negli ultimi tre o quattro anni tante aziende hanno capito che digitalizzare aiuta e migliora i processi produttivi di fabbrica. Potremmo dire che siamo all’esame del primo anno per la digitalizzazione, con l’integrazione della produzione, e per questo bisogna andare oltre. Noi abbiamo sviluppato una piattaforma di integrazione IoT costituita da un software che consente di connettere facilmente qualsiasi tipo di macchinario industriale a qualsiasi tipo di applicazione on premise oppure on cloud, e su installazioni complesse è una soluzione che permette di gestire in modo uniforme tanti dispositivi e avere tutta una rete IoT sotto controllo, sia sotto il punto di vista del funzionamento sia degli utenti, della security eccetera».

L’integrazione completa di TeamViewer IoT e Alleantia consente di connettere le macchine a tutte le principali applicazioni IIoT

Quando Alleantia parla di “qualsiasi macchinario” intende effettivamente un po’ di tutto: dai controlli numerici ai robot, dai controlli proprietari ai Plc eccetera, grazie a una impressionante libreria che comprende oltre 5000 driver – concettualmente simili a quelli che qualsiasi Pc Windows usa per parlare con le sue periferiche – in continuo aggiornamento. «A oggi possiamo garantire la copertura di circa il 90% della base installata nelle aziende, e poter connettere questi dispositivi a “qualsiasi tipo” di applicazione rende il tutto molto versatile e rende i dati facilmente utilizzabili. Questo dunque è ciò che abbiamo realizzato. Ma bisogna andare oltre, anche nella utilizzazione dei dati. Per questo insieme a partner come TeamViewer abbiamo lavorato per avere un’integrazione immediata con le applicazioni, in questo caso in cloud, che permettono di usare in pochi secondi il dato della macchina direttamente dentro le applicazioni di monitoraggio, di analytics e di realtà aumentata fornite dai partner della suite TeamViewer». Quello che Alleantia e i partner stanno quindi proponendo è di fare di più con i dati. Non solo la gestione della produzione, insomma, ma catturare dalla macchina più dati per sviluppare più funzioni. In particolare per quanto riguarda la manutenzione, il service, il monitoraggio, gli analytics, e per gestire in modo più intelligente gli asset.

Collega facilmente tutte le macchine installate in azienda al cloud e sfrutta la potenzialità di TeamViewer IoT per l’analisi, la realtà aumentata di Frontline e il supporto da remoto

«Si va verso la direzione di una macchina più intelligente, che può fornire più informazioni, che può rendere gli utenti più smart, e più efficiente chi va a manutenerla. E chi più dei costruttori di macchine dovrebbe prendersi il “merito” di avere degli asset ancora più intelligenti, pronti a fornire funzioni, dati smart, capacità di gestione e avere delle macchine quasi autonome? Le chiamiamo “machine customer”: la macchina diventa un cliente che chiede di intervenire quando è necessario, chiede una parte di ricambio, un refill di un refrigerante e così via. Quindi macchine che hanno i dati, la capacità di elaborarli e di renderli disponibili integrati nei processi (applicazioni di service, di ticketing, di monitoraggio…). Tutto questo lo abbiamo fatto con la suite di TeamViewer, con i partner che ci accompagnano ed è pronto all’uso oggi». Questo surplus di informazioni consente anche di creare nuove linee di business: per esempio, il costruttore di macchinari, sapendo come e quando viene usata la macchina, è in grado di sapere just in time quando serve un certo pezzo di ricambio, o quando è necessario fornire alla linea nuovi pezzi da lavorare. Magari impostando il trasporto temporizzato tramite Agv, perché so esattamente a che ora mi servirà il materiale per procedere con la lavorazione. Ai produttori di macchinari fra l’altro è dedicato uno specifico prodotto del portfolio Alleantia, chiamato MacBuilder, una soluzione completa per i costruttori che vogliono trasformare le loro macchine in smart machine, per rendere più efficienti ed efficaci i servizi di assistenza, e fornire ai loro clienti servizi digitali al fine di migliorare l’efficienza di impianti e processi produttivi, il tutto garantendo la sicurezza informatica delle soluzioni e dei dati sensibili. Abbiamo parlato recentemente di MacBuilder, proprio con Conati Barbaro, in questa intervista.

Bars, la realtà aumentata per tutti i lavoratori “sul campo”

Alfredo Tessitore di Bars

«Bars (Bold Augmented Reality Systems) è una società nuova, che nasce con una missione fondata su due considerazioni di base. La prima è che 2,7 miliardi di lavoratori nel mondo lavorano sul campo, lontani da una scrivania. Intendo parlare di reparti produttivi, manutenzione e service, controllo qualità, magazzini, e sono lavoratori che in qualche modo sono rimasti un po’ indietro nei servizi di digitalizzazione rispetto a coloro che lavorano dietro una scrivania – racconta Alfredo Tessitore di Bars – L’altra considerazione è che dovunque ci siano lavoratori sul campo, e dovunque ci siano macchinari complessi che vengono usati per eseguire task quotidiani, vi è esigenza di supporto. Bars nasce per abilitare questi lavoratori usando nuove tecnologie, in particolare quelle della realtà aumentata. L’idea di fondo è quella di digitalizzare l’ambiente di lavoro nel quale queste persone eseguono i propri task quotidiani, e mettere a disposizione dei lavoratori device di nuova generazione, cosiddetti “wearable”, indossabili, che consentano loro di eseguire le attività quotidiane a mani libere e senza distogliere la loro attenzione dal mondo reale che hanno davanti. Quindi mediante smart glasses, o altri dispositivi come smart ring o smart glove, tutte le informazioni digitali magari provenienti da sistemi di back-end vengono messe a disposizione degli operatori esattamente quando ne hanno bisogno, step by step.

Quindi questi operatori, sfruttando queste tecnologie non sono più “costretti” a portarsi dietro pesanti manuali cartacei di istruzioni, o a utilizzare tablet o smartphone che comunque richiedono di dare comandi a un dispositivo, ma usando smart riescono a lavorare a mani libere avendo allo stesso tempo le informazioni di cui hanno bisogno per eseguire le attività». Per realizzare questi obiettivi utilizziamo la piattaforma di TeamViewer, che è appunto progettata per implementare workflow in realtà aumentata a supporto degli operatori. Bars è gold Partner di TeamViewer ed è oggi il suo partner di riferimento in Italia per tutto quello che è il disegno, la configurazione e l’integrazione delle soluzioni in realtà aumentata nelle aziende clienti». Un errore che spesso le aziende fanno in questo segmento è di pensare che le soluzioni basate sulla realtà aumentata siano utili solo a chi lavora nel settore della manutenzione. In realtà, come dimostrano le varie applicazioni che Bars ha già creato e inserito nella piattaforma TeamViewer FrontLine, le applicazioni di realtà aumentata spaziano dall’assembly alla supply chain, dal supporto remoto fino appunto alla manutenzione “on field”. Basti pensare ai sistemi per il picking in Ar, grazie ai quali l’operatore di magazzino che indossa gli smart glasses può selezionare l’oggetto che deve prendere semplicemente guardandolo, senza dover scorrere liste sul tablet, confrontare codici sugli scaffali e via discorrendo.

La partnership con Ubimax per le soluzioni SW di Realtà Aumentata

Melchioni, hardware certificato per l’industria in cloud

Michele Busnelli, direttore marketing di Melchioni Electronics

La milanese Melchioni è un’azienda storica nella distribuzione di hardware. «Noi ci occupiamo di distribuire hardware da circa 70 anni – dice Michele Busnelli, direttore marketing di Melchioni Electronics – e da 40 anni a questa parte ci siamo dedicati al mercato dell’elettronica industriale, quindi distribuzione di componenti elettronici, di soluzioni embedded e sottosistemi per il mondo dell’industria. Ci occupiamo di componenti attivi, semiconduttori, componenti passivi, Led, connettori, batterie. E poi c’è il mondo dell’embedded, dei sottosistemi, di cui fanno parte display, Pc industriali e networking. I nostri clienti sono in tutta l’industria ma in particolare nell’automotive, nel medicale, nel consumer, e poi transportation, energia, militare, avionica. Quindi davvero siamo in tutti i settori del comparto elettronico in Italia. Chiunque in Italia progetti o produca sistemi elettronici è nostro potenziale cliente, o lo è già». Proprio per l’ampiezza della gamma di prodotti trattati, dal componente al sistema, le tipologie di clienti che Melchioni va a toccare sono molto diversificate. Si passa dal terzista della componentistica al system integrator, che è tipico del mondo delle soluzioni embedded. Anche il modo di arrivare al mercato di Melchioni merita attenzione. «Non siamo un box mover, non vendiamo semplicemente il codice prodotto, ci piace fare creazione della domanda, aiutare il cliente nella fase di design e progettazione della scheda o del sistema, affiancandolo e non sostituendolo. E se pensiamo al mondo dei system integrator, siamo un solution provider. Ci piace trovare insieme al cliente la soluzione nell’ambito dei sistemi».

Timing Oscillators. Melchioni Electronics si dedica al mercato dell’elettronica industriale, quindi distribuzione di componenti elettronici, di soluzioni embedded e sottosistemi per il mondo dell’industria

E quindi cosa ha spinto Melchioni, uno specialista dell’hardware, a distribuire anche delle soluzioni software per l’industria? Ha influito la domanda da parte dell’industria italiana di soluzioni preconfigurate hardware e software? «Nel mondo embedded noi parliamo di display touch e monitor, per intenderci parliamo del vetro, non del monitor finito. Parliamo di Industrial Pc e della relativa accessoristica (memoria, power supply, moduli di comunicazione e sistemi di networking). Cosa manca qui nell’ottica di presentare una soluzione? Il software. Che in effetti negli ultimi venti anni non è stato il nostro lavoro. Ma abbiamo sentito una forte spinta in questa direzione, arrivata per esempio da nuove tecnologie, come l’IoT e il cloud, che si portano dietro discorsi tipicamente software. Poi c’è stata una spinta dai fornitori, che già prima del Covid parlavano più di software che di hardware. E infine dal cliente, cui cerchiamo di offrire una soluzione completa. Ci siamo trovati al tavolo a discutere all’inizio di un progetto con il cliente e la software house, che veniva coinvolta soprattutto nella fase di scelta primaria dell’impostazione del sistema. In questi ultimi due o tre anni abbiamo quindi deciso di fare una serie di esperimenti, che hanno portato anche buoni risultati, e soprattutto abbiamo deciso di concretizzare questi sforzi con l’ alleanza, con questo team che abbiamo costituito per rispondere alle domande che ci siamo posti: come soddisfare la spinta che arriva dal fornitore di hardware, come rispondere al cliente che chiede qualcosa in più rispetto alla semplice soluzione hardware, fornendo qualcosa che sia pre-testato, precertificato da chi costruisce l’hardware e da chi offre il software. Stiamo anche pensando di arrivare nel giro di poco tempo ad avere delle soluzioni pre-testate e preconfigurate che possano aiutare il cliente nella fase di startup di design».

Distribuzione di componenti elettronici, soluzioni embedded e sottosistemi per il mondo dell’industria: è la storia di Melchioni Electronics!

Chi sono le aziende coinvolte

TeamViewer è fra i massimi specialisti mondiali nei software di assistenza remota e collaborazione online. Nata nel 2005, l’azienda ha mano a mano ampliato la sua sfera di competenza, per includere prima il cloud e successivamente tecnologie come l’IoT, l’Ar, la robotica, la digitalizzazione di fabbriche e magazzini, il training eccetera, sempre facendo leva sull’expertise nella remotizzazione per offrire soluzioni adatte a ogni parte della catena del valore. Al momento, ci sono circa 2,5 miliardi di dispositivi che montano il software di TeamViewer.

Alleantia nasce nel 2008 e dal 2011 si dedica principalmente al settore dell’IoT. In particolare, il suo prodotto di punta è un software che, installato a bordo macchina, consente di interfacciare qualsiasi dispositivo industriale con la maggior parte dei sistemi di gestione del business, permettendo di monitorare in tempo reale ogni fase del processo di produzione, nonché di prevedere errori e correggerli rapidamente.

Bars è una start-up con base a Benevento, che punta a digitalizzare il lavoro dei 2,7 miliardi di lavoratori “off-desk” utilizzando sofisticate tecnologie di Realtà aumentata, implementate tramite app da installare su cloud e portate agli utilizzatori tramite dispositivi quali gli smart glasses, gli smart ring ed altri. Oltre alle applicazioni, l’azienda fornisce anche servizi sempre in chiave Ar: dal consulting al testing di configurazioni, dal training alla gestione e supporto delle app, oltre all’integrazione di sistemi in realtà aumentata e alla scelta e al provisioning dell’hardware più adatto per un determinato progetto.

Melchioni, infine, è uno storico distributore italiano di hardware elettronico, con alle spalle oltre 70 anni di esperienza nel settore. Con la nascita della divisione industria (1971) l’azienda inizia ad ampliare il suo raggio d’azione alla componentistica elettronica professionale. Oggi il Gruppo Melchioni opera tramite varie divisioni dedicate a specifici settori di riferimento, e dispone di uffici operativi a Shanghai e a Hong Kong. Anche le sue competenze si stanno espandendo oltre la semplice distribuzione dell’hardware per includere know-how e servizi relativi al software. Questo per soddisfare per esempio le richieste dei clienti che si confrontano sempre più spesso con apparecchiature dotate di una importante componente firmware.

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Cosa pensano le aziende coinvolte di questa partnership?

Secondo Rossi di TeamViewer, «crediamo molto in questo team di lavoro, che condivide sia la quotidianità sia gli obiettivi a lungo termine. Siamo disponibili sempre, sia per le demo in laboratorio, sia per toccare con mano le tecnologie, per provarle dal vivo. Come TeamViewer siamo convinti di aver individuato il giusto gruppo di lavoro per il futuro, con un orizzonte a lungo termine».

Per Conati Barbaro di Alleantia, «questa alleanza l’abbiamo costruita “bottom up” mettendo i pezzi insieme perché c’erano delle cose che ci servivano, e alla fine ci siamo trovati ad avere una suite plug&play di applicazioni pronte e funzionanti, dentro a dell’hardware pronto all’uso, per cui potrei andare a comprare un certo tipo di soluzione e mi arriverebbe pronta, e con poco – perché sono facilmente usabili – cominciare a vendere la macchina o la fabbrica o l’impianto. Ma a parte l’aspetto strategico, è importante un aspetto pratico: queste cose sono disponibili oggi, non fra tre anni».

«Lavoriamo veramente benissimo con i nostri partner, anche se da un anno ci incontriamo solo in video. Ma abbiamo obiettivi ben definiti e anche un percorso comune per raggiungerli, e devo ringraziare tutti per la cooperazione attiva», dice Tessitore di Bars.

Secondo Busnelli di Melchioni, «è un’esperienza stimolante per noi, sentiamo anche un linguaggio diverso da quello del venditore di ferro. E poi la cosa sta prendendo piede, c’è un riscontro dai clienti, quindi siamo soddisfatti».

(Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 22 luglio 2021)














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