Alla scoperta del marketplace di Prima Additive, un cloud di risorse per la stampa 3d

di Piero Macrì ♦︎ Un luogo virtuale dove le aziende possono accedere per tutte le esigenze relative alla manifattura additiva in metallo. Un’infrastruttura as a service per capitalizzare la capacità produttiva delle singole macchine e favorire l'accesso alle tecnologie di stampa 3D su metallo. Ianus, la macchina a due teste. Print Genius 150: due sorgenti laser. Ce ne parla Paolo Calefati

Produzione di piccoli lotti e prototipi, riparazioni di parti in metallo, rivestimenti e pezzi di grandi dimensioni, supporto nello sviluppo applicativo e nella scelta dei materiali. Sono alcuni dei tanti servizi fruibili con il marketplace per la stampa 3D realizzato da Prima Additive, la società del Gruppo Prima Industrie, che sviluppa, produce, vende e distribuisce sistemi industriali per applicazioni di additive manufacturing del metallo. «Il marketplace è un cloud di risorse per la manifattura additiva cui possono accedere tutte le aziende che necessitano di una produzione di componenti in metallo, spiega Paolo Calefati, ceo di Prima Additive. Attraverso i partner che hanno acquisito la nostra tecnologia, affiliati al network Prima Open Additive, connettiamo la richiesta di stampa 3D con chi può produrre parti e componenti». 

Marketplace, quindi, come piattaforma collaborativa per incrociare domanda e offerta, accelerando la diffusione di una tecnologia dalle grandi potenzialità. «Il nostro intento – afferma il ceo – è favorire e semplificare l’accesso alle tecnologie di additive manufacturing del metallo, mettendo a disposizione competenze e servizi per gestire tutte le diverse fasi del processo additivo, dalla progettazione, alla scelta dei materiali, alla produzione». L’installato Prima Additive di stampanti a tecnologia Powder Bed Fusion (Pbf) e Direct Energy Deposition (Ded) diventa così fruibile per una produzione conto terzi. «Quello che realizza il marketplace è un network di risorse produttive on-demand, un’infrastruttura as a service per capitalizzare la capacità produttiva delle singole macchine, creando le fondamenta per una manifattura flessibile, in grado di rispondere alle più diverse esigenze», dice Calefati. Un’iniziativa che si ispira ai principi della sharing economy. Il marketplace mette infatti in condivisione non solo risorse tecnologiche ma anche conoscenze ed esperienze. In altre parole, la piattaforma favorisce un’intelligenza collettiva per creare reale innovazione. «La nostra idea di macchina è stata concepita per poter creare modelli di business basati sulla servitizzazione e non più esclusivamente sulla vendita di hardware», afferma Calefati.







Il modello di business di Prima Additive vuole dare forza a uno degli aspetti rivoluzionari dell’additive manufacturing: la possibilità di produrre on demand, solo quando serve, senza la necessità di stoccare grandi quantità di pezzi in magazzino. È questa una delle funzioni del marketplace, consentire alle aziende di accedere all’additive manufacturing anche senza possedere una macchina. «L’iniziativa non è soltanto un’opportunità per Prima Additive, ma per tutti i clienti e i partner, che possono così aggiungere un nuovo canale da cui ricevere richieste di applicazioni, aumentando il tasso di utilizzo delle macchine e la redditività di questa tecnologia», spiega Calefati. L’affiliazione alla piattaforma prevede una sottoscrizione annuale dal costo simbolico. Una volta a bordo ci si può confrontare con le richieste del mercato, indirizzare e orientare i clienti nel mare magnum della stampa 3D. «Sarà anche un punto di acquisto per i consumabili, per le parti di ricambio e potrà essere integrato alle applicazioni d’impresa, Erp, Plm e Crm, in modo da permettere ai clienti di automatizzare la richiesta delle forniture, in altre parole digitalizzare la supply chain dell’additive», aggiunge Calefati.

 

Prima Additive, Morphica e Cim 4.0. Come creare un marketplace attraverso un processo di open innovation

Paolo Calefati, ceo Prima Additive

La piattaforma è stata sviluppata in collaborazione con Morphica, uno dei principali service di stampa 3D del Sud Italia, proprietario di una piattaforma di manufacturing on demand dedicata alla stampa di polimeri per il mercato consumer. «Nel giro di due anni la piattaforma ha acquisito più di 200 partner, diventando una sorta di Uber della stampa 3D, racconta Calefati. Chi aveva una stampante a casa la metteva a disposizione del network. Un progetto vincente. Da qui l’idea di creare un’analoga piattaforma per il mondo b2b industriale». Ecco, quindi, l’adattamento del marketplace b2c precedentemente realizzato da Morphica all’attuale versione di Prima Additive. Un progetto che ha incontrato l’interesse del Cim4.0 di Torino. «È diventato il primo affiliato, mettendo a disposizione una linea pilota basata su nostre macchine», dice Calefati.

Il competence center, oltre ad aver supportato lo sviluppo attraverso il Bando Pmti, realizzando parte del beta test della nuova piattaforma, offrirà supporto per studi applicativi, analisi e qualifica dei casi di studio degli utenti del marketplace, realizzando la consulenza necessaria all’implementazione e alla re-ingegnerizzazione dei componenti additivi. La piattaforma mette dunque a fattor comune l’esperienza di Prima Additive come costruttore di macchinari, quella del Cim4.0 come fornitore di servizi e quella di Morphica come infrastruttura It. «È solo il primo passo poiché l’obiettivo è allargare il marketplace alla più ampia platea di fornitori di servizi», dice Calefati. Centrale in questo senso il ruolo dei Prima Open Additive Lab, la community di partner qualificati – università, centri di ricerca pubblici e privati, innovation hub – che supportano Prima Additive nell’assistere i clienti, svolgendo la funzione di punti di contatto dislocati sul territorio nazionale e internazionale. Come afferma Calefati, «I Prima Open Additive Labs sono protagonisti di un processo di co-innovazione e garantiscono ai clienti un’efficace attività di consulenza sull’additive manufacturing del metallo».

Dalla mitologia… al laser! Ianus, la macchina a due teste di Prima Additive

Un marketplace per capitalizzare il valore di un’infrastruttura produttiva distribuita

L’additive è un processo molto lento. Per produrre un pezzo ci possono volere 6 ore o un giorno intero. Ergo, per fare 2.000 pezzi in un solo giorno si dovrebbe avere a disposizione un’officina con 2.000 stampanti. Come dire, esiste spesso un problema di gestione di volumi di stampa. Quale la possibile soluzione a costi di produzione sostenibili? Un’infrastruttura condivisa su cui mettere a fattore comune più risorse produttive. È l’idea da cui è nato il marketplace. «Quando arriva un ordine di quantità importanti il marketplace lo suddivide tra i vari affiliati. In questo modo si garantisce il time to market e la standardizzazione della produzione», dice Calefati. Secondo il manager non siamo ancora in presenza di un mercato additive maturo. «Nei confronti di questa tecnologia esiste un grande interesse ma manca un’offerta strutturata, di competenze, servizi, use case che possa far decollare l’intero settore», spiega Calefati. Il supporto consulenziale è quindi fondamentale e deve dare risposte alle più comuni domande. Non solo. Oltre alla necessità di precisione dimensionale e di caratteristiche meccaniche dei pezzi finiti spesso emerge anche il bisogno di certificare le parti in base agli standard di riferimento per il settore. Anche questo è un servizio importante e non certo trascurabile che può trovare una risposta attraverso il marketplace.

Quello che realizza il marketplace è un network di risorse produttive on-demand, un’infrastruttura as a service per capitalizzare la capacità produttiva delle singole macchine, creando le fondamenta per una manifattura flessibile, in grado di rispondere alle più diverse esigenze

Dalla progettazione alla prototipazione alla produzione. Un marketplace per supportare i clienti in tutte le fasi dell’additive

Ha senso produrre un certo componente in additive? Posso utilizzare questa tecnologia in maniera profittevole nel mio contesto produttivo? Può essere utile al mio business? Quale il break even dell’investimento? In quanto tempo posso pensare di raggiungere il ritorno dell’investimento? «Il marketplace nasce per rispondere a queste domande e per gestire tutte le fasi di un processo additivo, dice Calefati. Dalla progettazione alla prototipazione alla produzione, accompagniamo il cliente dall’inizio alla fine. Ci possono essere tante belle idee, ma per centrare gli obiettivi di business si deve entrare nel merito di tutte le criticità che si evidenziano nell’utilizzo reale. Ecco, quindi, l’importanza di use case, che possano validare il progetto da un punto di vista di sostenibilità economica e finanziaria. Qualificare la prototipazione, la produzione pre-serie, la scelta della tecnologia. Deve esistere un design coerente, che sfrutti le reali potenzialità dell’additive, con analisi dal punto di vista delle proprietà meccaniche e del materiale».

Due sorgenti laser e un letto di polvere: la stampa 3d di Print Genius 150 di Prima Power

 

Con il marketplace si realizza la convergenza tra competenze e tecnologie, tra domanda e offerta

Il modello di business di Prima Additive vuole dare forza a uno degli aspetti rivoluzionari dell’additive manufacturing: la possibilità di produrre on demand, solo quando serve, senza la necessità di stoccare grandi quantità di pezzi in magazzino

Il costo operativo per produrre in additive un pezzo in metallo è competitivo con quello di una macchina utensile? «Nel 90% dei casi la risposta è no. Diventa vantaggiosa nel momento in cui si aggiungono nuove funzionalità e geometrie che possono essere realizzate esclusivamente in additive; dice Calefati. Insomma, iniziare a produrre in additive necessita di competenze, di analisi e studi di fattibilità. Richieste che possono essere gestite direttamente da Prima Additive oppure indirizzate a un particolare service o partner qualificato. Valutazione iniziale degli aspetti chiave del processo, simulazione della strategia di stampa, report sulla convenienza e sostenibilità, realizzazione di prototipi con il materiale richiesto, procedura di stampa e ripetibilità, verifica degli standard qualitativi, valutazione delle proprietà meccaniche e termiche. Sono tutti servizi chiave che trovano nel marketplace un’offerta per soddisfare una variabilità infinita di progetti di stampa. «La forza dell’additive manufacturing sta nella possibilità di realizzare parti con forme un tempo impensabili, afferma Calefati. Per chi si avvicina per la prima volta a questa tecnologia c’è quindi bisogno di un supporto per modificare il design dei componenti, per renderli più funzionali, più leggeri, più performanti».

 

Un marketplace dove coesistono competenze diversificate per accelerare l’introduzione e utilizzo della stampa 3D

«Il meccanismo implementato dalla piattaforma permette di creare relazioni con il mercato e fare in modo che chi si avvicina con l’intenzione di affidare a terzi la produzione di un certo numero di componenti, un domani possa decidere di portarsi in casa la produzione, integrando in officina la nostra tecnologia», spiega Calefati. Il marketplace è inoltre la modalità che consente di acquisire dati e informazioni per costruire macchine sempre più performanti e competitive, con un costo operativo sempre più basso, favorendo così una maggiore diffusione della stampa 3D. In buona sostanza, con il marketplace Prima Additive gestisce una domanda applicativa attraverso una piattaforma collaborativa sulla quale possono convergere tutti i partner, mettendo a fattore comune un insieme di competenze in grado di rispondere alle più svariate esigenze. In sintesi, come spiega Calefati, «Il marketplace digitalizza tutto il percorso di avvicinamento alla stampa 3D. È un modo intelligente per accelerare lo sviluppo di questo mercato, facilitando l’accesso a nuove tecnologie produttive, alternative a quelle tradizionali, a chi è curioso di trovare nuove opportunità per innovare il proprio business». Aggiungerei, infine, in qualche modo l’indirizzo del Prima Additive Marketplace, che è attivo e funzionante a questo indirizzo:

https://marketplace.primaadditive.com/printing-request

(Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 12 gennaio 2023)














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