Future Factory: due giorni dedicati alle filiere del printing, del converting e del packaging (15-16 settembre)

L'evento sarà l'occasione per approfondire le nuove sfide del settore su temi quali sostenibilità, industria 4.0, servitizzazione e risorse umane. Parteciperanno Alec Ross. consulente senior per l’innovazione del Segretario di Stato durante l’amministrazione Obama; Nouriel Roubini, professore di Economia presso la Stern School of Business; Paola Mariani, Professore associato di diritto internazionale presso l’Università Bocconi di Milano

Future Factory, l’evento annuale organizzato da Acimga, associazione di Confindustria che rappresenta i costruttori italiani di macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini, si terrà a Milano il 15 e 16 settembre. La manifestazione si svolgerà in un doppio formato, fisico e in streaming, così da offrire a tutti l’opportunità di partecipare in sicurezza.

L’evento sarà l’occasione per approfondire le nuove sfide del settore su temi quali sostenibilità, industria 4.0, servitizzazione e risorse umane e vedrà intervenire ospiti nazionali e internazionali. Tra i relatori segnaliamo la presenza di Alec Ross, distinguished visiting professor presso la Bologna Business School e consulente senior per l’innovazione del Segretario di Stato durante l’amministrazione Obama, offrirà una prospettiva sul contesto economico orientato all’innovazione tecnologica; Nouriel Roubini, professore di Economia presso la Stern School of Business della New York University e ceo della società di consulenza macroeconomica globale Roubini Macro Associates, parlerà del contesto economico globale e di come le economie si potranno ( o dovranno) riorganizzarsi per fronteggiare un cambio di rotta verso un futuro necessariamente più sostenibile e dove la produzione, i prodotti e il packaging ne saranno attori protagonisti; Ivana Pais, Professore associato in Sociologia Economica all’Università Cattolica del Sacro Cuore, in coppia con David Stark, Arthur Lehman Professor of Sociology alla Columbia University, approfondirà il modello economico della piattaforma; Paola Mariani, Professore associato di diritto internazionale presso l’Università Bocconi di Milano, guarderà ai temi economici strettamente collegati al diritto internazionale; Bertrand Badré, già ceo della Banca Mondiale, cfo del gruppo Société Générale e Crédit Agricole e fondatore di Blue Like an Orange Sustainable Capital, fornirà una riflessione sula finanza sostenibile e sul futuro dell’organizzazione aziendale. Numerosi altri contributi forniranno infine nuovi punti di vista sul settore guardando agli orientamenti futuri per i prossimi anni.







«Future Factory è l’evento che raduna non solo i produttori italiani di macchine grafiche, cartotecniche e di trasformazione, ma tutta la community internazionale collegata, che comprende brand owner, agenzie di comunicazione e GDO, oltre ai fornitori di tecnologia, stampatori e produttori di materiali», spiega Andrea Briganti, direttore generale di Acimga. «È un’occasione di networking, che quest’anno si svolgerà nel segno della ripartenza: dopo un 2020 difficile per le nostre imprese, i primi sei mesi del 2021 hanno registrato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente una crescita degli ordini del 67,1% (+76,2% gli ordini interni, +64% gli ordini esteri), mentre il fatturato ha segnato un +21,4%, attestandosi sul valore di 1,4 miliardi. Segnali confortanti, che ci lasciano sperare di tornare entro l’anno ai livelli pre-Covid e in una forte ripresa delle esportazioni. A Future Factory avremo quasi trenta media partner internazionali per valorizzare quella vocazione ai mercati esteri che da sempre contraddistingue le nostre imprese: nel 2020, nonostante le difficoltà della pandemia, l’industria italiana del settore si è confermata terzo maggior esportatore al mondo (dietro a Cina e Germania), con una quota di mercato del 10%. Il claim di questa nuova edizione di Future Factory è “Il domani al servizio dell’uomo” . Un claim che vuole sottolineare, in questo preciso contesto globale, la necessità di riposizionare l’essere umano al centro della scena. Come elemento di sostenibilità, come touch-point relazionale per servitizzazione e al fine di sfatare il falso mito che digitalizzazione significhi solamente “macchina”. Al contrario le competenze umane sono valorizzate sia in fase di progettazione dei sistemi produttivi e dei macchinari, sia in fase di elaborazione dei dati. Sono competenze che evolvono. Vedremo come».














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