Il cloud? Sarà il supercomputer per l’intelligenza artificiale. La strategia per l’IA di Oracle Cloud spiegata da Giovanni Ravasio

di Piero Macrì ♦︎ Ottavo articolo di una serie dedicata all'impatto dell'IA sul business. Secondo Larry Ellison, chairman di Oracle, l'IA è la tecnologia informatica più importante di sempre. La multinazionale sta trasformando la sua infrastruttura cloud per integrarla lungo tutto lo stack e in tutte le applicazioni. La partnership con Nvidia per integrare le Gpu nella struttura di calcolo di Oracle. L'integrazione dei LLm Cohere e LLama per offrire soluzioni pronte all'uso

Larry Ellison, chairman e cto di Oracle

OTTAVO ARTICOLO DI UN VIAGGIO SULL’IMPATTO DELL’IA SUL BUSINESS. NELLE PRECEDENTI TAPPE ABBIAMO RACCONTATO LA VISIONE DI MICROSOFTSASGOOGLEAUTODESKSAPIMPRESOFTLENOVO.

L’IA generativa è la tecnologia informatica più importante di sempre? «Probabilmente sì. Una cosa è certa, stiamo per scoprirlo. Investiamo miliardi di dollari nell’IA generativa e nei large language models. Le aziende potranno adottare rapidamente e facilmente le più recenti funzionalità di intelligenza artificiale per migliorare la produttività e il processo decisionale, automatizzare i processi e ridurre i costi operativi».







È quanto afferma Larry Ellison, fondatore, chairman e chief technology officer di Oracle, la seconda più grande software company a livello mondiale con un market share superiore al 30% nella tecnologia database e secondo fornitore di soluzioni Erp (il primo se si considerano solo le applicazioni cloud-native). Cloud e intelligenza artificiale, integrata a sua volta nell’infrastruttura e nelle applicazioni in cloud, sono oggi i motori di crescita di Oracle, che nell’anno fiscale 2023 ha raggiunto un fatturato di 50 miliardi di dollari con una crescita del +18%.

La roadmap per l’IA generativa prevede di integrare progressivamente più e più funzionalità nelle Fusion Cloud Application (Erp, Scm, Hcm e Crm) e nel software-as-a-service verticale per il manufacturing, il retail, il finance, le utilities, le telecomunicazioni e la sanità. Obiettivo? Introdurre la robotica software in grado di automatizzare attività ad alto dispendio di tempo, rivoluzionando l’esperienza utente grazie all’utilizzo di interfacce basate sul linguaggio naturale.

«In questo ultimo periodo (da giugno 2023 NdR) abbiamo annunciato più di 50 funzionalità e casi d’uso GenAI nelle Oracle Fusion Cloud Applications, e le stiamo via via rilasciando. In tutti i settori siamo in grado di fornire le componenti per supportare le principali funzioni aziendali con nuove modalità operative, attraverso le nostre applicazioni SaaS cloud native», afferma Giovanni Ravasio, cloud applications VP & country leader di Oracle Italy & Iberia. L’infrastruttura abilitante l’intelligenza generativa è l’Oracle Cloud Infrastructure, con 48 Cloud Region distribuite nel mondo che abilitano una risposta a latenza zero. «Il cloud è di fatto il supercomputer per l’intelligenza artificiale, l’infrastruttura Gpu-based su cui facciamo girare i nostri applicativi e il luogo dove risiedono i Large Language Model (Llm) per sviluppare applicazioni verticali – dice Ravasio -. La maggior parte delle aziende non costruirà autonomamente Llm. Questi saranno il punto di partenza per creare modelli specializzati per le singole aree applicative. Lavoreranno sui dati delle organizzazioni e contribuiranno a cambiare le modalità con cui gli utenti interagiscono con la knowledge base aziendale».

L’intelligenza generativa per semplificare e automatizzare il lavoro contribuendo alla creazione di una nuova business intelligence

Giovanni Ravasio, cloud applications VP & country leader di Oracle Italy & Iberia.

«L’intelligenza artificiale è una grandissima opportunità. Il nostro impegno consiste nel renderla fruibile all’interno delle nostre applicazioni SaaS e nelle piattaforme IaaS e PaaS, facendola diventare un elemento abilitante l’innovazione in tutti i processi di business», dice Ravasio. Integrando l’IA generativa nel portafoglio di applicazioni cloud, Oracle vuole dare ai clienti l’opportunità di sfruttare le ultime innovazioni all’interno dei processi aziendali esistenti. «Funzionalità GenAI integrate nelle Fusion Applications valorizzeranno il patrimonio dati aziendali, coniugando produttività e creatività», spiega Ravasio. Insomma, quante volte ci siamo chiesti “se potessi avere un assistente, qualcuno che lavorasse per me liberandomi dalle attività più ripetitive e noiose, che leggesse al posto mio pagine e pagine di tabelle e numeri e mi fornisse un estratto o una sintesi intelligente delle sole informazioni che mi servono”. Ecco, la GenAI è tutto questo. «Gli algoritmi di nuova generazione sono in grado di svolgere in autonomia una vasta serie di attività. All’utente rimane il compito di rivedere, modificare, e approvare il risultato, dice Ravasio. Gli algoritmi imparano dall’interazione, osservano le nostre correzioni, i nostri commenti, le nostre azioni e via via affinano il loro comportamento. E questo indipendentemente dal ruolo che ricopriamo in azienda, perché le aree di possibile utilizzo, quelle dove possiamo trarre i maggiori benefici, sono tantissime: dalle vendite, all’amministrazione, dalle risorse umane al marketing fino al customer care e alla supply-chain. La finalità è rendere la maggior parte dei processi di business più snelli e rapidi, migliorando efficienza e produttività».

Supercloud con Gpu Nvidia e modelli linguistici frutto della partnership con Cohere e Meta Lama 2

La collaborazione con Nvidia ha permesso a Oracle di dotare la sua infrastruttura ccloud delle Gpu fondamentali per accelerare i calcoli relativi all’IA.

Grazie alla partnership con Nvidia, Oracle ha dato vita a un cloud alimentato dalle più recenti Gpu. Un servizio di supercalcolo che consente alle aziende l’accesso immediato all’infrastruttura e al software necessari per addestrare modelli avanzati per l’IA generativa. «Basata su Cpu e Gpu interconnesse, è predisposta per gestire al meglio la sicurezza e la riservatezza dei dati, da sempre uno dei punti forti del cloud di seconda generazione di Oracle, progettato con l’approccio “security-by-design”», dice Ravasio. Oracle Cloud, quindi, come infrastruttura ad hoc per supportare l’intelligenza artificiale. «Con le cloud region di nuova generazione, dislocate in 48 diverse aree del mondo, abbiamo creato un differenziale competitivo poiché permettiamo ai clienti di far girare le applicazioni as a service con performance di gran lunga più elevate rispetto ad altre infrastrutture di public cloud». Nello specifico, tutti i data center dispongono di una rete a larghezza di banda elevata che garantisce bassa latenza. «Una soluzione che offre un metodo performante e conveniente per il training di modelli generativi di intelligenza artificiale su larga scala, dice Ravasio. Nuovi servizi di IA generativa potranno essere sviluppati grazie alla partnership con Cohere e Meta Llama 2, aziende che hanno sviluppato modelli linguistici b2b di livello enterprise».

Soluzioni cross enterprise per valorizzare il patrimonio dati aziendale

Utilizzando i modelli base di Cohere o Meta Llama, le aziende possono integrare in tutta sicurezza i propri dati per addestrare modelli specifici, implementarli nella migliore infrastruttura IA attraverso l’Oracle Cloud Infrastructure e sfruttarne da subito i vantaggi. «Siamo focalizzati per risolvere casi d’uso del mondo reale e abilitarne un’adozione estesa a livello aziendale. Per farlo stiamo inserendo l’IA in tutto lo stack tecnologico, integrandola nelle nostre applicazioni cloud native e nel database», spiega Ravasio.

Utilizzando i modelli base di Cohere o Meta Llama, le aziende possono integrare in tutta sicurezza i propri dati per addestrare modelli specifici, implementarli nella migliore infrastruttura IA attraverso l’Oracle Cloud Infrastructure e sfruttarne da subito i vantaggi.

Invece di fornire un insieme di strumenti da assemblare Oracle ha quindi scelto di rendere disponibile una suite di servizi di IA generativa pronti all’uso per risolvere i problemi in modo più rapido e intelligente, consentendo agli utenti di dialogare con diverse fonti di dati aziendali attraverso il linguaggio naturale, senza la necessità di competenze specialistiche. «L’approccio consente ai nostri clienti di perfezionare modelli precostituiti utilizzando i propri dati, in modo che i modelli comprendano la loro particolare attività aziendale, in cui poter offrire un contributo generativo», afferma Ravasio.

Possibilità applicative della GenAI dalle vendite al marketing, dal finance al manufacturing

Rendere l’IA accessibile a tutte le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione o dal loro budget, offrire soluzioni di IA pre-configurate e facili da usare, integrare l’IA nelle applicazioni e nei servizi cloud. L’obiettivo è liberare gli utenti da attività manuali che richiedono molto tempo. Come? Consentendo l’accesso a contenuti, consigli e analisi in tempo reale con le interfacce conversazionali. Per le vendite e il marketing è per esempio possibile ottenere una profilazione delle aziende target, creare delle vere e proprie analisi, interpretando i dati presenti sul loro sito internet e sul web in generale, per arrivare in pochi secondi a una sintesi. «In ambito di gestione delle risorse umane (Oracle Fusion Cloud Hcm, Human Capital Management), ad esempio, posso chiedere all’IA generativa di predisporre una rosa di profili per la ricerca di un nuovo collaboratore, ottenere suggerimenti per la descrizione degli obiettivi da raggiungere, creare un report delle prestazioni dei dipendenti analizzando più tipologie di dati e “performance review” per migliorare lo sviluppo di carriera, fornire una sintesi delle capacità e degli attributi più idonei per una posizione».

Oracle intende integrare l’IA in tutte le sue applicazioni, Oracle Fusion Cloud inclusa. In questo video viene mostrato un esempio di come la GenAI può supportare i manager nella valutazione delle performance dei dipendenti. 

Nel mondo Afc, Amministrazione finanza e controllo, si può ridurre il tempo che viene oggi investito nell’analisi dei dati e dei documenti finanziari e produrre delle note integrative preimpostate. Agli utenti il solo compito di lettura finale, modifica o integrazione. È possibile avere delle analisi predittive e di forecasting che possono basarsi su qualunque tipologia di fattore di influenza, sia endogeno che esogeno. E nel mondo del marketing la GenIA può aiutare a creare nuove campagne, innovative e più mirate, con messaggi personalizzati, prendendo spunto da molte più informazioni di quelle che una qualsiasi persona potrebbe leggere e analizzare in settimane o mesi. «Gli esempi sono tantissimi, anche su logistica e servizio post-vendita, ma di fatto quello che l’intelligenza artificiale di tipo generativo abilita è la possibilità di trovare modi nuovi per risolvere problemi che fino a oggi non sembrava possibile affrontare», dice Ravasio.

Secondo Larry Ellison, fondatore e cto di Oracle, L’IA generativa potrebbe essere la tecnologia informatica più importante di sempre.

Infine, l’IA nell’ambito della produzione. «L’intelligenza artificiale semplifica l’esecuzione delle attività operative, permette di ottimizzare le decisioni e di controllare la qualità e i costi. Nello specifico, è possibile implementare soluzioni di manutenzione predittiva, aumentando l’affidabilità e il tempo di attività delle apparecchiature e riducendo così i costi di manutenzione», osserva Ravasio. Analisi predittiva, quindi, per prevedere i guasti e monitorare il ciclo di vita dei singoli asset, macchinari o impianti, generando informazioni in tempo reale per intervenire in una logica di manutenzione e ottimizzazione preventiva.














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