Ecosistema cloud: così si abilita l’automazione della filiera applicativa dell’IIoT. Con Oracle

di Piero Macrì ♦︎ L’Autonomous Database semplifica il data management. È convergente, modulabile, scalabile e as a service: risponde anche alle esigenze delle Pmi. Alcar Ruote: gestione integrata dei processi per una supply chain predittiva. Punch Torino: simulazioni di fluidodinamica del motore. Lafert: integrazione dati per controllo di gestione e amministrativo. Marazzi: consegne e pick-up in modalità self-service. Haier: integrazione applicativa per il customer service. L’adesione al Gtts 7 del Cluster Fabbrica Intelligente

La RoadMap del CFI di prossima uscita mette le piattaforme di collaborazione per la progettazione e la produzione al centro dell’attenzione, per una reale efficienza e prestazioni in tempo reale degli ecosistemi, una tradizione complessa per le Pmi, ma necessaria per rimanere competitivi. Una soluzione è rappresentata dalle infrastrutture e piattaforme as a service per il mondo manifatturiero. Ne sono un esempio il cloud di Oracle, socio sostenitore di Cluster. Da una parte le applicazioni d’impresa – Erp, Supply Chain, Crm, Hcm (per l’HR) – che permettono di sviluppare soluzioni integrate per il controllo e la gestione real time dei processi, dall’altra le tecnologie IaaS (Inftrastructure as a Service) e PaaS (Platform as a Service) per implementare soluzioni innovative sulla parte di produzione. Un ecosistema tecnologico che abilita una vera e propria automazione della filiera applicativa dell’Industrial IoT.

Piattaforme digitali acquisiscono dati da un numero teoricamente infinito di sensori e dispositivi e sfornano informazioni a supporto dell’operatività di fabbrica, avvalendosi di potenti motori machine learning. L’infrastruttura supporta infatti la potenza di calcolo per lo sviluppo di soluzioni edge orientate all’anomaly detection e alla manutenzione preventiva e predittiva. Al centro di molte di queste soluzioni c’è ancora il database Oracle in versione Cloud, con capacità di autonomous computing, modulabile e scalabile a seconda delle esigenze. Massima attenzione, infine, alle interfacce grafiche con dashboard adattabili ai diversi profili degli utilizzatori, dall’operatore al responsabile di produzione fino alla direzione d’impresa, alle vendite e al marketing. Come affermano Riccardo Sagratini e Vincenzo Tricoci, rispettivamente direttore commerciale e direttore pre-sales Oracle Cloud per le Pmi, «Le soluzioni cloud Oracle permettono un adattamento continuo delle risorse di fabbrica agli obiettivi di business, monitorando e controllando gli asset produttivi e i prodotti, fornendo un valido supporto decisionale agli operatori e ai responsabili di stabilimento».







L’obiettivo è lo sviluppo di nuove strategie di produzione e di gestione di reti industriali complesse con supply chain dinamiche in grado di sfruttare capacità di forecasting, planning, monitoring e measurement così come metodi e tecniche per la valorizzazione di prodotti e processi grazie alla disponibilità di dati e informazioni basate sul paradigma dell’Industrial IoT. Centrale, in questo senso, la modellazione e simulazione per analizzare il comportamento di processi, risorse e sistemi. Un approccio che crea le condizioni per una riconfigurazione e ottimizzazione della fabbrica in tempo reale. «Molte sono le aziende che scelgono un Erp direttamente SaaS (Software as a Service) – ad esempio il nostro NetSuite, per le Pmi -, ma sono tante anche quelle che hanno migrato in cloud applicazioni Erp utilizzate precedentemente on-premises, proprio grazie ai servizi infrastrutturali IaaS e PaaS di Oracle, dice Sagratini. Sono scelte basate su una decisione strategica, quella di portare in cloud il cuore pulsante dell’azienda».

Larry Ellison, fondatore, chairman e chief technology officer Oracle

In questo dinamico scenario ci sono anche aziende che hanno scelto il cloud per sviluppare nuovi servizi e applicazioni. E’ il caso di Punch Torino, che utilizza la potenza del cloud per la simulazione e prototipazione virtuale dei motori del comparto automotive, e di una startup del Politecnico di Milano, che si avvale dei servizi di cloud analytics per ottimizzare le prestazioni di climatizzatori installati in edifici commerciali e industriali riducendone i consumi energetici. Altri esempi, quelli della multinazionale svizzera – ma ben presente anche in Italia – Alcar Ruote e del Gruppo Lafert, che hanno realizzato un’integrazione dei processi d’impresa. O, ancora, il gruppo Haier che con la sua Candy che ha progettato una piena integrazione tra erp, magazzino e ambiente di produzione, e Marazzi, che attraverso la soluzione Oracle di transportation management ha velocizzato il prelievo merci facendolo diventare un servizio self service. Non ultime, le aziende dell’automotive.

«Utilizzano il cloud per la simulazione e/o la prototipazione, una decisione che, in alcuni casi, ha contribuito a ridurre di circa il 35% i costi di produzione», spiega Tricoci. In termini di ricerca e sviluppo non mancano, infine, futuribili progetti che sfruttano l’intelligenza algoritmica e che potrebbero presto trovare applicazione nell’industria siderurgica. Partner tecnologico del Cluster Fabbrica Intelligente, Oracle si propone di portare all’attenzione delle pmi tutte le tecnologie dell’ecosistema cloud per la digitalizzazione del comparto manifatturiero: erp, supply chain, crm e soluzioni data-driven basate su algoritimi di intelligenza artificiale e supportate dall’Autonomous Database, il sistema in cloud che semplifica tutte le attività di data management. Nello specifico, l’intervento di Oracle all’interno del Cluster si focalizza nel gruppo di lavoro Gtts 7, che ha cura della linea di intervento dedicata alle piattaforme digitali, modellazione, AI security. «Con il Cluster proseguiranno le attività per portare all’attenzione delle imprese il cloud come piattaforma abilitante dello smart manufacturing», dice Sagratini.

 

Flessibilità e sostenibilità economica grazie a consumo as a service

Riccardo Sagratini, direttore commerciale Oracle Cloud per le Pmi

La complessità e la variabilità delle esigenze di business richiede ormai una grande flessibilità nella riconfigurazione del prodotto e dei processi con sistemi di monitoraggio e controllo della produzione. Spesso, questa esigenza è ostacolata dalla struttura dei sistemi informatici a supporto dei processi di business e manifatturieri, dalla presenza di applicazioni monolitiche, chiuse e non facilmente personalizzabili. Da qui la frequente impossibilità, per process owner e stakeholder, di avere delle viste coerenti in merito a processi e obiettivi di business. «Con il cloud Oracle e le relative piattaforme modulari, composte da building block applicativi specializzati, afferma Sagratini, è invece possibile realizzare una piena integrazione, lavorando secondo una logica di maggiore flessibilità e sostenibilità economica, grazie alle prerogative del modello di consumo di risorse cloud as a service».

 

Nella gestione dei sistemi produttivi le decisioni devono essere prese su informazioni certe. Il cloud Oracle per la fabbrica real time

La previsione degli ordini, l’ottimizzazione delle risorse produttive o l’esecuzione dei processi è ormai legata a una capacità di controllo dell’intera catena del manifatturiero, che deve strutturarsi come impresa real time. Nuovi approcci per la pianificazione e lo scheduling aiutano a migliorare il time to market, l’allocazione delle attività e delle risorse produttive in funzione di una domanda che appare sempre più discontinua. Tutto questo crea le premesse per la creazione di organizzazioni d’impresa reattive, basate su una gestione dei dati più veloce ed efficiente. Capacità che vengono soddisfatte dall’Autonomous Database, un database in cloud “convergente”, che coniuga cioè specializzazioni e query diverse: di datawarehouse, di ricerca testuale, per immagini o altre tipologie, di data processing transazionale. «Ciascuno di questi database, dice Tricoci, è stato progettato per garantire le massime prestazioni nei singoli ambiti applicativi e porta in dote una gestione semplificata delle operazioni che sono normalmente a carico dell’amministratore di sistema, con scalabilità automatica della capacità di calcolo e di storage che sono rese possibili dall’intelligenza artificiale ormai pienamente integrata nell’architettura cloud del database Oracle».

 

Riduzione dei consumi energetici dei climatizzatori e acciaierie in smart manufacturing per l’ottimizzazione dei processi di produzione

Vincenzo Tricoci, direttore pre-sales Oracle Cloud per le Pmi

Il cloud manufacturing di Oracle è orientato all’aggregazione di dati provenienti da sorgenti dati eterogenee. Operazione che permette di eseguire correlazioni da cui estrarre informazioni per supportare le decisioni. E’ possibile, per esempio, sapere come e perché si è verificato un calo della produzione, o i motivi che sono all’origine di un degrado di performance di una macchina. Ma i vantaggi si estendono alle applicazioni più diverse, Una startup del Politecnico di Milano utilizza il cloud per ottimizzare il consumo energetico di impianti di climatizzazione installati in edifici commerciali e industriali: un business che, vista la crisi energetica, è in piena espansione.

«La soluzione sfrutta un dispositivo Iot basato su tecnologia Arduino che, in funzione dei dati analizzati, consente di modulare la temperatura, riducendo i costi complessivi», afferma Tricoci. Soluzioni avanzate, basate sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sono inoltre alla base di sperimentazioni che potrebbero presto tradursi in progetti reali. E’ il caso di algoritmi inferenziali sviluppati per il controllo qualità in ambiente siderurgico. Da una parte si individua il più basso grado di temperatura a cui può funzionare un altoforno, dall’altra, attraverso scansione di immagini, si rileva la qualità del manufatto. Obiettivo, in questo caso, è individuare il minor consumo energetico senza compromettere l’integrità del prodotto.

 

Alcar Ruote, gestione integrata di tutti i processi core per una supply chain e produzione predittive

La produzione in Alcar

La multinazionale svizzera che produce, anche in Italia, cerchioni in acciaio per il comparto automotive, utilizza la soluzione di supply chain e manufacturing del cloud Oracle per gestire tutti i processi core (produzione, pianificazione, gestione ordini e gestione amministrativa). Con l’utilizzo del modulo cloud order management and planning l’80% degli ordini vengono prodotti automaticamente riducendo i costi del 35%. Uno dei più importanti concetti con cui è stato sviluppato il progetto è il real time. A livello di produzione la piattaforma cloud Iot analizza i dati acquisiti da sensori, anticipando failure e minimizzando i downtime produttivi. «E’ uno dei progetti Oracle cloud più completi finora realizzati, dice Sagratini. Coinvolge finance, supply chain, manutenzione e monitoraggio IoT della produzione». Alcar Ruote ha inoltre adottato la soluzione Oracle IoT Production Monitoring e Maintenance: utilizzando dati provenienti dal monitoraggio continuo delle linee produttive, individua in logica predittiva potenziali esigenze di manutenzione, aiutando a garantire maggiore elasticità e capacità di ripianificazione della produzione. Secondo quanto affermato dal management del gruppo, avere un sistema integrato che da un lato aggiorna in tempo reale le informazioni per adeguare la pianificazione e dall’altro supporta la continuità operativa dell’impianto si è rivelato un asset fondamentale per garantire e flessibilità operativa.

Punch Torino, simulazioni di fluidodinamica del motore utilizzando Oracle Cloud

Punch Torino utilizza la potenza del cloud per la simulazione e prototipazione virtuale dei motori del comparto automotive

Fondata a Torino nel 2005, in precedenza centro di eccellenza per General Motors Global Propulsion System, Punch Torino sviluppa e progetta sistemi di propulsione per il mercato automotive e utilizza l’Oracle Cloud Infrastructure per la simulazione e prototipazione virtuale. Spostando le simulazioni di fluidodinamica e prototipazione virtuale su infrastruttura cloud si riesce ora a modulare la potenza di calcolo necessaria grazie all’implicito modello di consumo flessibile. Risultato ottenuto: qualità di esecuzione del test e riduzione dei costi It. Gli ingegneri possono distribuire il numero preciso di core di elaborazione per produrre il risultato desiderato entro un periodo di tempo e un budget predeterminati. Grazie alla capacità adattiva dell’infrastruttura del cloud Oracle, denominata Oci (Oracle Cloud Infrastructure), è ora possibile definire la potenza di calcolo ottimale per ogni singola simulazione di motore. Gli ingegneri connessi alla Cloud Region di Oracle a Milano controllano la durata e i costi delle simulazioni di fluidodinamica, sfruttando il ridimensionamento automatico dell’infrastruttura per avviare decine di migliaia di core su richiesta o disattivarli quando non sono più necessari. Se prima si dedicava a un unico produttore di auto, Punch ora può eseguire più simulazioni in parallelo, fornendo servizi di analisi di fluidodinamica a numerosi clienti del settore automobilistico.

 

Gruppo Lafert, integrazione dati per il controllo di gestione e amministrativo

Lafert Motori Autofrenanti

Leader in Europa nella progettazione, produzione e fornitura di motori elettrici e azionamenti customizzati per l’impiego industriale, il Gruppo ha dato vita a un importante progetto di innovazione e trasformazione digitale supportato dalle tecnologie cloud di Oracle. Si partiva da una condizione in cui i dati erano estratti da fonti eterogenee, integrati manualmente ed elaborati in diversi passaggi, con tempi incompatibili con le esigenze di business. Questo avveniva sia per i bilanci, sia per i dati di gestione relativi alla produzione, controllo di gestione e vendite. Per affrontare questo problema, si è implementata una soluzione per il controllo di gestione e amministrativo, adottando metodologie di business intelligence di nuova generazione e utilizzando l’ Oracle Autonomous Database specializzato nel datawarehousing e data analytics. Per i dati di bilancio è stata sviluppata una soluzione (Oracle Epm Cloud) che permette di mettere in relazione basi di dati eterogenee. Con questo sistema gli operatori hanno piena autonomia per l’analisi dei dati e si velocizza la creazione dei report, le cui informazioni sono accessibili anche da dispositivi mobili. I vantaggi dell’innovazione apportata nel Gruppo Lafert sono molteplici: cruscotti personalizzati per il top management, integrazione dei diversi sistemi informativi senza stravolgere l’organizzazione del lavoro, tempi più rapidi di produzione, analisi e lettura dei dati semplificata, maggiore accessibilità da remoto.

 

Marazzi, consegne e pick-up in modalità self-service. Come velocizzare i prelievi con il modulo di trasportation management

Lavorazione del gres alla Marazzi
Lavorazione del gres alla Marazzi

L’azienda nata in Italia nel 1935, leader nella produzione di design di piastrelle e gres porcellanato, è oggi parte del gruppo Mohawk Industries, punto di riferimento mondiale nel settore della pavimentazione. In Europa sono presenti numerosi impianti produttivi e ancora oggi il cuore di questa impresa – il cui brand è presente sul mercato di oltre 140 Paesi – si trova nel distretto della ceramica di Sassuolo. I clienti, piccoli o grandi retailer, sono quasi tutti rivenditori multimarca che gestiscono una logistica complessa, con trasportatori che ritirano i carichi individualmente presso le aziende del distretto. Il progetto sviluppato con Oracle è nato dall’esigenza di rendere più efficiente questa specifica attività. Le inefficienze sono state risolte integrando la soluzione cloud Oracle Transportation Management: consente ai trasportatori di prenotare il pick-up del carico in autonomia, avendo la precedenza al momento del ritiro e trovando la merce già pronta. Un’idea semplice a cui però nessuno aveva pensato prima, che è stato possibile realizzare grazie alle caratteristiche del cloud, che permette, con un investimento contenuto, senza dotarsi di infrastrutture ad hoc, di introdurre innovazione. Quando è scoppiata l’emergenza Covid-19, Marazzi ha fatto dell’applicazione disponibile ai trasportatori il fulcro di una gestione in sicurezza e velocità delle consegne grazie al pick-up in modalità completamente self-service.

Haier Europe, integrazione applicativa per il customer service

Lavatrici nello stabilimento Haier di Brugherio

Haier Europe, gruppo leader nel settore degli elettrodomestici intelligenti, con i marchi Candy e Hoover, ha scelto Oracle Soa Cloud Service, soluzione basata su un modello di sviluppo software per la distribuzione di componenti applicative orientate ai servizi, per migliorare l’efficienza dei propri servizi e processi. Grazie a Oracle Cloud Service, Gias, storico service di Candy-Hoover Group oggi al servizio di Haier Europe, assicura continuità operativa nella fase di integrazione delle diverse applicazioni che il gruppo richiede, mettendo a disposizione piattaforme ad alte prestazioni. «Oracle Soa Cloud Service permette di migliorare la continuità dei servizi e ridurre i tempi di risposta, guadagnando in semplicità e rapidità, afferma Cesare Mottola de Nordis, direttore sistemi informativi del gruppo. Si tratta di una soluzione sicura e innovativa che si coniuga al meglio con la nostra visione strategica e il nostro modello organizzativo». In sintesi, Oracle Soa Cloud Service offre una soluzione flessibile per l’integrazione di applicazioni complesse per le attività aziendali orientate ai servizi.  Oracle ha inoltre implementato per Haier la soluzione Pbcs (Planning and Budgeting Cloud Service) che garantisce una migrazione sul cloud di tutte le procedure più squisitamente legate al finance – un moderno strumento digitale di business administration, costantemente aggiornato rispetto alle tecnologie emergenti di più stretta attualità, come Rpa e interfaccia vocale. La soluzione fa parte della suite Oracle Epm (Enterprise Performance Management), che riguarda tutti i processi di budget e pianificazione.

 

L’impegno di Oracle nello sviluppo del cloud di prossimità a sovranità nazionale

Le soluzioni cloud Oracle permettono un adattamento continuo delle risorse di fabbrica agli obiettivi di business, monitorando e controllando gli asset produttivi e i prodotti, fornendo un valido supporto decisionale agli operatori e ai responsabili di stabilimento

In cloud we trust. Con la creazione della nuova Cloud Region italiana a Milano, Oracle ha dato vita all’IT a km zero e interpreta la nuova tendenza che si sta imponendo sul mercato: non più un cloud centralizzato ma un’infrastruttura distribuita, un cloud di prossimità che semplifica la compliance alle sempre più stringenti normative di sovranità del dato, assicurando al tempo stesso migliori performance operative, con latenze nell’ordine di pochi millisecondi. «Con le infrastrutture cloud di nuova generazione, dislocate oggi in ben 40 diverse aree del mondo, abbiamo creato un differenziale competitivo poiché permettiamo ai nostri clienti di far girare le applicazioni as a service con performance di gran lunga più elevate rispetto ad altre infrastrutture public cloud, aveva affermato Alessandro Ippolito, vice president e country manager di Oracle Italia, in occasione dell’annuncio della nuova region. Grazie a questa superiorità tecnologica molti clienti che avevano in utilizzo un’applicazione database Oracle su altri cloud sono passati a nostri datacenter. Siamo più veloci, e questo significa più produttività. Pur essendo sempre pronti a fornire al Cliente i migliori servizi cloud anche su piattaforme di altri vendor con cui abbiamo accordi di interoperabilità, come Microsoft con Azure o Vmware, ad esempio».

Questa logica di gestione e valorizzazione del dato, rende possibile sviluppare sistemi distribuiti e modulari, lavorare su piattaforme collaborative, pensare e progettare macchinari con safety e security by design, aumenta la capacità di personalizzare prodotti e servizi, l’alta flessibilità delle linee e sfrutta al meglio la capacità di combinare design e alta tecnologia, facilita l’accesso anche per le startup e le Pmi al processo collaborativo e questi sono temi prioritari per il Cluster Fabbrica Intelligente.














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