I cacciatorpediniere classi Horizon si avvicinano al loro periodo di mezza vita e potrebbe rendersi necessario un ammodernamento. Il contratto per gli studi di fattibilità di questo progetto è stato firmato da Naviris (società controllata al 50% da Fincantieri) e Naval Group con Occar, l’Organizzazione europea per la cooperazione in materia di armamenti.
Lo studio di fattibilità, che verrà sviluppato nei prossimi dodici mesi, rappresenterà la prima fase del progetto e si concentrerà principalmente sulla capacità Anti Air Warfare di quattro navi.
«Siamo molto orgogliosi per questo contratto e vogliamo ringraziare non solo Occar, ma anche SegreDifesa e la Direzione Generale degli Armamenti francese per la stretta collaborazione italo-francese che ha permesso di arrivare a questo risultato in tempi ragionevolmente brevi, seppur in un periodo complesso per l’organizzazione del lavoro di gruppo», hanno dichiarato Giuseppe Bono e Claude Centofanti, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Naviris. «La forza dell’alleanza tra Fincantieri e Naval Group è stata rimarcata recentemente dai Ministri della Difesa dei nostri due Paesi e questo rappresenta per noi motivo di estrema soddisfazione».
I cacciatorpediniere Horizon, costruite fra il 2000 e il 2010, sono navi da combattimento di prima linea con un compito altamente specializzato: la guerra antiaerea, nota anche come difesa aerea. Le principali capacità di queste unità sono infatti il controllo dello spazio aereo su aree operative, il comando e il controllo della difesa aerea e la copertura antiaerea per i gruppi di trasporto e convogli. Tali unità potranno offrire protezione contro minacce e attacchi da parte di missili anti-nave e contribuiscono anche al controllo aereo e marittimo durante le operazioni militari, garantendo il comando e la gestione della difesa aerea per le forze alleate. Possono anche partecipare a missioni di pubblico servizio.