Il covid ha rappresentato una grossa sfida per praticamente ogni impresa, ma ha dato anche una forte spinta all’innovazione, accelerando lo sviluppo di nuove soluzioni per rispondere alla crisi. Fra le priorità delle aziende, c’è quella di garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro, e a tal proposito i robot mobili autonomi (amr) si sono rivelati perfetti.
Per poterli utilizzare per questi compiti è stato necessario adattarli alle nuove esigenze, e MiR ha lavorato insieme ai suoi distributori italiani per sviluppare delle soluzioni efficaci. Una di queste è stata realizzata da Phs e utilizza raggi Uv-C e ozono generati da una lampada a scarica in vapore di mercurio a bassa pressione in grado di emettere radiazioni elettromagnetiche a lunghezza d’onda corta, da 100 nm a 280 nm, con un alto potere disinfettante.
Una seconda soluzione arriva da BeFree e prevede la disinfezione immediata di virus, batteri, spore e funghi agendo direttamente sull’aria presente negli ambienti. Si basa su lampade Led con una lunghezza d’onda di 270 nm. «Questa soluzione, rispetto alla disinfezione con lampade UV-C, è molto flessibile poiché può essere attuata anche in presenza di persone nelle aree da sanificare», spiega Davide Boaglio Area Sales Manager di MiR «L’uso dei dispositivi PHS e BeFree è poco invasivo e offre una garanzia di sicurezza di tutti gli ambienti che vengono sottoposti al trattamento».
Le aziende che intendono provvedere a sanificare i propri locali non saranno obbligate ad acquistare i robot, ma potranno noleggiarli con la formula di robot as a service.