Milleproroghe 2020. Sorpresa: la ricerca al centro

L’esecutivo punta ad innalzare il credito di imposta 2020 a favore delle attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle regioni del Sud. Intanto, l’anno nuovo ha già portato il “Bonus eccellenze” per assumere in tutto il Paese ricercatori under 34

Con la pubblicazione in Gazzetta del D.L. 30 dicembre 2019 (c.d. Decreto Milleproroghe) è cominciato il percorso in Parlamento per la conversione in legge con le consuete audizioni dei principali stakeholder.

 







A favore della ricerca nel Meridione

Tra le pieghe del Milleproroghe si deve sottolineare l’intenzione dell’esecutivo che punta ad innalzare dal 12% al 50% il credito di imposta previsto per il 2020 a favore delle attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale purché gli investimenti siano effettuati nelle regioni del Sud. Il beneficio potrà applicarsi al netto di altri contributi ricevuti per le stesse spese, nel limite massimo di 3 milioni e la copertura finanziaria, pari a 157,8 milioni in tre anni, sarà a carico del Fondo sviluppo e coesione (Fsc).

 

L’incentivo “Bonus eccelenze” è partito

Fuori dal perimetro del Milleproroghe l’anno nuovo ha portato un nuovo incentivo per promuovere in tutto il territorio nazionale l’occupazione eccellente under 34. Di che cosa si tratta? Il “Bonus eccellenze” permette al datore di lavoro di assumere a tempo indeterminato giovani under 30 (fino a 29 anni e 364 giorni), in possesso di laurea magistrale ottenuta nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019, con la votazione di 110 e lode potendo contare su un esonero dal versamento dei contributi previdenziali a suo carico, nel limite massimo di 8mila euro, per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dalla data di assunzione.

Ma una voce molto importante del “Bonus eccellenze” riguarda il futuro dei giovani ricercatori under 34.

 

A.A.A ricercatori under 34 assumonsi

Per i ricercatori under 34 (in possesso di dottorato di ricerca ottenuto: presso una Università statale o non statale legalmente riconosciuta, tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019) è possibile un’assunzione a tempo indeterminato, presso imprese, studi professionali, associazioni, fondazioni, Onlus, Enti pubblici economici ecc. (escluse solo le Pubbliche amministrazioni).

In caso di assunzione di un giovane ricercatore, l’esonero a carico del datore di lavoro sarà del 50% dei contributi previdenziali  (ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche), entro il massimale di 3mila euro su base annua (riparametrato e applicato su base mensile). Le tipologie contrattuali sono tre: tempo pieno; part-time (il limite massimo dell’incentivo viene proporzionalmente ridotto); trasformazione a tempo indeterminato di un contratto a termine (il giovane deve essere in possesso del requisito anagrafico al momento della trasformazione).

 














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