Mobas 4.0: investimenti e benefici nella Regione Basilicata

di Marco De' Francesco ♦︎ Intervista a Michele Casino, assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro della Regione Basilicata sul progetto di mobilità sostenibile in Basilicata. Che mira ad affrontare sfide come la gestione e la prenotazione delle stazioni di ricarica; lo studio delle soluzioni di "second life" per le batterie esauste; l'integrazione delle infrastrutture di ricarica elettrica. Il costo? 2,1 milioni di euro, una cifra contenuta, considerati i potenziali benefici

«Abbiamo finanziato Mobas 4.0 con 1,4 milioni di euro per contribuire alla realizzazione di obiettivi strategici di crescita intelligente e sostenibile, riducendo le disparità regionali e potenziando la competitività del sistema produttivo locale nel settore automobilistico». Lo afferma Michele Casino, assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro della Regione Basilicata. Il riferimento è al progetto di R&D Mobas 4.0 (acronimo di “Mobilità sOstenibile in BASilicata 4.0”), uno dei dieci co-finanziati nel 2021 dalla Regione Basilicata (nell’ambito dell’asse I – ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico del Po Fers 2014-2020, azione 1B.1.2.1.). il progetto è stato realizzato con il contributo dell’Unione Europea.

L’Asse 1 del Programma Operativo Fers 2014-2020 è cruciale per lo sviluppo della ricerca e delle capacità innovative delle imprese lucane: si concentra su cinque settori strategici identificati nella “Strategia regionale per la Specializzazione Intelligente” (S3): aerospazio, automotive, bioeconomia, energia e industria culturale e creativa. I cluster tecnologici, aggregazioni di imprese e istituzioni di ricerca, sono centrali in questo contesto, essendo motori di sviluppo che rafforzano il sistema produttivo regionale e promuovono l’innovazione. Una volta ottenuto il riconoscimento ufficiale, l’Associazione Cluster Lucano Automotive Fabbrica Intelligente Ets ha elaborato un piano dettagliato per il suo sviluppo. Parallelamente, un partenariato pubblico-privato, composto da vari membri del cluster ha presentato la candidatura del progetto “Mobas 4.0”, che è che è stato valutato positivamente.







L’obiettivo di Mobas 4.0 era quello di sviluppare nuove soluzioni tecnologiche legate al settore automotive per migliorare i servizi della mobilità sostenibile pubblica e privata, e per creare i presupposti di una rafforzata competitività del sistema produttivo della Basilicata. Pertanto, le attività di ricerca e sviluppo sperimentale hanno riguardato ad esempio la pianificazione delle citate “colonnine” di ricarica per le auto green; una piattaforma e delle App per prenotare le corse del trasporto pubblico locale; la menzionata “carrozzina” per disabili geolocalizzata, sensorizzata per evitare ostacoli e per raccogliere informazioni sullo stato di salute degli utenti; il citato prototipo di bus elettrico dotato di intelligenza artificiale e lo sviluppo di tecnologie finalizzate al recupero delle parti metalliche ad alto valore e ad elevato impatto ambientale, nonché quello di un sistema “second life” per accumulatori già impiegati nella trazione elettrica. (Per maggiori informazioni sul progetto Mobas 4.0, leggere questo articolo di Industria Italiana).

Le attività hanno avuto inizio nel gennaio 2022 e sono terminate nel dicembre 2023. Capofila del progetto è stata la C.o.m. Società Cooperativa Officine Meccaniche di Palazzo San Gervasio (Potenza); erano della partita la cooperativa di ingegneri elettronici Coing di Matera, iI Consorzio Train “Consorzio per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per il TRAsporto INnovativo” di Rotondella (Matera), il Gruppo Digimat di Matera (aerospaziale, Ict), l’Enea, la start-up innovativa Luxant (trasformazione digitale, sempre a Matera), la Plasticform di San Nicola – Melfi (Potenza) e l’Università della Basilicata. Di tutto ciò abbiamo parlato con Michele Casino.

D: Il Progetto di R&D Mobas 4.0 (acronimo di “Mobilità sOstenibile in BASilicata 4.0”), uno dei dieci co-finanziati nel 2021 dalla Regione Basilicata (nell’ambito dell’asse I – ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico del Po Fers 2014-2020, azione 1B.1.2.1.). il progetto è stato realizzato con il contributo dell’Unione Europea. Cos’è esattamente l’asse I?

Michele Casino, assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro della Regione Basilicata.

R: L’Asse 1 del Programma Operativo Fesr 2014-2020 rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo e il potenziamento della ricerca regionale e delle capacità innovative delle imprese lucane. Questo asse è stato concepito con l’obiettivo di alimentare e sostenere la crescita economica attraverso cinque ambiti strategici: aerospazio, automotive, bioeconomia, energia e industria culturale e creativa. Questi settori sono stati identificati all’interno della “Strategia regionale per la Specializzazione Intelligente” (S3), che ha conferito un ruolo di primaria importanza ai cluster tecnologici. I cluster, intesi come aggregazioni di imprese, operatori economici e istituzioni di ricerca geograficamente vicine, sono concepiti come veri e propri motori di sviluppo. Il loro compito principale è quello di rafforzare il sistema produttivo regionale, promuovendo la ricerca e l’innovazione attraverso il trasferimento e la diffusione di conoscenze e buone pratiche. Inoltre, favoriscono la creazione di reti di collaborazione e sinergie tra gli attori economici del territorio. Un altro elemento fondamentale dei cluster è la loro capacità di interagire attivamente con le istituzioni regionali, contribuendo alla definizione delle politiche regionali e proponendo indirizzi strategici per l’orientamento delle stesse. In questo modo, i cluster diventano veri e propri partner della Regione Basilicata, partecipando alla formulazione di una “agenda strategica” per lo sviluppo dell’area di interesse, e proponendo eventuali revisioni della strategia di specializzazione intelligente.

D: Che cosa si finanzia e perché?

R: I finanziamenti sono destinati a creare e favorire la nascita dei cluster tecnologici, a creare infrastrutture di ricerca per l’innovazione di tutto il contesto regionale, per attrarre ricercatori e imprese e per sostenere gli investimenti in ricerca ed innovazione; nonché per coordinare e rafforzare il collegamento tra ricerca e impresa e fornire servizi specialistici per il trasferimento tecnologico e la domanda di innovazione.

I finanziamenti sono destinati a creare e favorire la nascita dei cluster tecnologici, a creare infrastrutture di ricerca per l’innovazione di tutto il contesto regionale, per attrarre ricercatori e imprese e per sostenere gli investimenti in ricerca ed innovazione.

D: In realtà c’è un sistema di co-finanziamento.

R: Il sistema del cofinanziamento per i progetti di ricerca e sviluppo, di cui fa parte il progetto Mobas 4.0, prevede che la Regione Basilicata contribuisca alla loro realizzazione con un’intensità di aiuto che parte da una base pari al 50% dei costi ammissibili per la ricerca industriale e al 25% per lo sviluppo sperimentale; la restante parte resta a carico del beneficiario. Tuttavia, l’avviso ha previsto che queste percentuali aumentino a seconda della tipologia di imprese, piccole o medie, e per gli enti di ricerca, fino a un massimo di finanziamento pari all’80% della spesa sostenuta.

D: Si intende sostenere lo sviluppo di un cluster tecnologico per ognuna delle aree di specializzazione della strategia S3; tra cui, appunto, l’Automotive. Quali legami tra la Regione e questo Cluster in particolare?

R: Il cluster lucano Automotive – Fabbrica Intelligente intende fungere da pilastro di supporto per l’intera filiera automobilistica della Basilicata, con l’obiettivo di cooperare strettamente con le istituzioni decisionali e amministrative. Questa collaborazione è cruciale data la necessità di aggregare gli operatori economici interessati alla ricerca e all’innovazione nel settore. L’obiettivo principale del cluster è individuare aree specifiche di intervento per potenziare sia il tessuto produttivo che sociale della regione. Questo processo inizia capitalizzando sulle eccellenze già consolidate presenti a livello locale nel campo della ricerca e delle imprese. Le principali aree di sviluppo individuate includono la promozione della mobilità sostenibile, l’innovazione nei processi e nei prodotti, l’applicazione di tecnologie avanzate come la modellazione, la robotica e la meccatronica nei sistemi di produzione. Questo approccio integrato mira a stimolare la crescita economica e sociale della regione, sfruttando appieno il potenziale delle sue risorse e competenze esistenti.

L’obiettivo principale del cluster è individuare aree specifiche di intervento per potenziare sia il tessuto produttivo che sociale della regione.

D: Mobas 4.0 è stato candidato al citato bando regionale dalla C.o.m. In pratica, attraverso un’azione sinergica tra Pmi, Università della Basilicata, Enea e Consorzio Train. Perché è stato finanziato? Quali esigenze pubbliche incontra?

R: Mobas 4.0 si propone di affrontare molteplici sfide legate alla mobilità sostenibile, tra cui la gestione avanzata e la prenotazione delle stazioni di ricarica, lo studio delle soluzioni di “second life” per le batterie esauste dei veicoli e l’integrazione delle infrastrutture di ricarica elettrica. Inoltre, il progetto mira a migliorare l’efficienza energetica attraverso il rilevamento e l’analisi dei dati di consumo legati alla propulsione elettrica, nonché a promuovere l’adozione di sistemi innovativi di trasporto collettivo per la mobilità elettrica, sia per la visita turistica dei borghi regionali che per il trasporto pubblico locale. Le azioni pianificate includono la realizzazione di reti di sensori sui veicoli per raccogliere dati sul consumo energetico delle batterie e l’elaborazione di indicatori di prestazione energetica e sostenibilità. Grazie alla collaborazione con l’Università della Basilicata, l’Enea e altri organismi di ricerca, il progetto prevede lo sviluppo di protocolli, metodi e tecnologie per il recupero dei materiali preziosi dalle batterie esauste, contribuendo così a potenziare il tessuto industriale regionale e ad aumentare la sua competitività nel settore in rapida evoluzione della mobilità sostenibile. Inoltre, il progetto Mobas 4.0 si allinea con gli obiettivi di tutela ambientale della Regione Basilicata, promuovendo l’adozione di energie rinnovabili e puntando a un aumento occupazionale attraverso lo sviluppo di competenze nel settore della mobilità sostenibile. Particolarmente significativo è il contributo del progetto al settore automobilistico della Basilicata, concentrandosi sulle tecnologie abilitanti chiave per l’innovazione dei materiali, come il design di nuovi sistemi di batterie leggere e la definizione di protocolli per il recupero di materiali dalle batterie esauste.

D: Qual è il costo totale del progetto Mobas 4.0?

R: Il progetto Mobas 4.0. ha un costo totale di 2,1 milioni di euro. Il finanziamento Regione Basilicata a valere sul Po Fesr Basilicata 2014-2020 è pari a 1 milione di euro per la Ricerca Industriale e a 382mila per lo sviluppo sperimentale; la restante parte è cofinanziata dai beneficiari.

D: Qual è l’iter?

Antonio Braia, Presidente Cluster Lucano dell’Automotive, Fabbrica Intelligente Ets.

R: Il percorso procedurale ha preso avvio con l’emanazione dell’Avviso pubblico da parte della Giunta regionale nel giugno del 2018, volta a sostenere la formazione e lo sviluppo dei Cluster tecnologici nel contesto del Programma Operativo Fesr Basilicata 2014-2020. In questa prima fase, l’obiettivo principale era individuare e creare cluster che fungessero da hub aperti a tutti coloro capaci di contribuire con competenze specifiche, specialmente nel settore tecnologico e nell’industria automobilistica. Una volta ottenuto il riconoscimento ufficiale, l’Associazione Cluster Lucano Automotive Fabbrica Intelligente Ets ha elaborato un piano dettagliato per lo sviluppo, l’animazione e la promozione del cluster. Parallelamente, un partenariato pubblico-privato, composto da vari membri del cluster lucano automobilistico, ha presentato la candidatura del progetto Mobas 4.0 tramite gli strumenti telematici disponibili, focalizzandosi sull’Area di Specializzazione Automotive. Una Commissione di Valutazione, comprendente anche esperti esterni, ha esaminato in modo positivo il progetto sia sotto il profilo della sua ammissibilità che del suo merito. L’iter di approvazione del progetto si è quindi concluso con l’assegnazione di un contributo in conto capitale di 1.4 milioni di euro suddiviso tra i membri del partenariato in base alla ripartizione dei costi definita nel Piano Finanziario approvato.

D: La Regione continua a monitorare gli avanzamenti del progetto?

R: L’Ufficio per l’Internazionalizzazione, la Ricerca Scientifica e l’Innovazione Tecnologica, responsabile della gestione del progetto Mobas 4.0, ha mantenuto un costante coordinamento con l’Autorità di Gestione del Programma Operativo Fesr 2014-2020. Questo coordinamento ha permesso di monitorare regolarmente lo stato di avanzamento del progetto attraverso incontri periodici con il Capofila e i partner coinvolti, durante i quali è stata attentamente esaminata tutta la documentazione prodotta, inclusi i report progettuali e i documenti relativi alle spese sostenute. Grazie al finanziamento fornito dalla Comunità Europea, la realizzazione del progetto è stata portata a termine nei tempi previsti, in linea con la scadenza del Programma Operativo Fesr 2014/2020. In definitiva, possiamo considerare l’obiettivo di promuovere e finanziare la ricerca regionale e le capacità innovative delle imprese lucane nel settore dell’Automotive raggiunto attraverso il completamento del progetto Mobas 4.0.

D: Cosa si attende la Regione da Mobas? Quale impatto su aziende e territorio? Quali benefici per il territorio?

Fra i risultati concreti del progetto Mobas 4.0 la realizzazione di un prototipo di carrozzina elettrica ultratecnologica, che include un radar, connettività Bluetooth e un modulo Gps.

R: Il progetto finanziato attraverso i fondi Fesr si allinea perfettamente alla strategia dell’Unione Europea volta a promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva per ridurre le disparità regionali. L’obiettivo generale è di sviluppare nuove soluzioni tecnologiche mirate a migliorare i servizi di mobilità sostenibile sia pubblica che privata, creando così le condizioni per rafforzare la competitività del sistema produttivo della Basilicata. Le tecnologie sviluppate nel contesto di questo progetto permetteranno alle industrie operanti sul territorio regionale di acquisire competenze cruciali per migliorare la loro competitività e per inserirsi nel settore della mobilità, un ambito dove l’avanzamento tecnologico e sostenibile include anche settori operativi specifici come le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) e lo sviluppo di reti di comunicazione sempre più efficienti e accessibili per cittadini e imprese in un futuro prossimo. L’espansione graduale del Cluster coinvolgendo nuovi partner, soprattutto le aziende nell’indotto di Stellantis a Melfi, potrebbe favorire la creazione di un tavolo tecnico permanente dedicato agli argomenti dell’Automotive. Questo tavolo potrebbe suggerire percorsi e contribuire a un indirizzo più efficace delle politiche industriali regionali per questo settore. Inoltre, il Cluster, riunendo imprese e enti di ricerca, sulla base dell’esperienza acquisita con il progetto Mobas 4.0, potrebbe diventare il veicolo per il lancio di nuovi e importanti progetti di ricerca e innovazione. Questi progetti potrebbero essere promossi anche a livello di rete di imprese e presentati per finanziamenti nei bandi nazionali ed europei che sostengono piani strategici non solo per la Basilicata, ma per l’intero Mezzogiorno.














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