Con Microsoft Texa porta l’IoT a bordo delle auto

La soluzione sviluppata dalle due aziende permette di consultare i dati sulla salute del motore e sui consumi di carburante, oltre ad alcune metriche che valutano l’abilità di guida del conducente

Dati e automotive: quanto è importante accedere agli insight prodotti dai computer di bordo dei veicoli? Fondamentale, perché solo consultando i dati sullo stato del motore si possono risparmiare tempo e denaro! Mentre monitorando le metriche che valutano l’abilità di guida del conducente è possibile configurare soluzioni in grado di inviare notifiche automatiche a soccorsi e forze dell’ordine se il veicolo è coinvolto in un incidente o subisce atti di vandalismo. Ma come si concretizza tutto questo? Una parola: IoT! E lo sa bene Texa, leader nella fornitura di strumenti diagnostici per veicoli, che ha voluto aiutare i proprietari di questi mezzi nelle numerose sfide che affrontano, sbloccando gli insight ottenuti da questi dati. Oltre a fornire a consumatori e fleet manager le metriche sull’utilizzo dei veicoli, Texa ha reso disponibile ai propri clienti anche un modo per allertare automaticamente il personale di pronto intervento nel caso in cui il mezzo venga coinvolto in un incidente o sia oggetto di vandalismo.

«Stiamo rapidamente trasformando i nostri prodotti da attrezzature a uso dei meccanici nelle officine a soluzioni mobili dedicate a conducenti, meccanici e fleet manager, che vi accedono dal proprio smartphone – commenta Walter Geromel, Global Information Communications Technology Director di Texa – È questa la visione globale per noi di Texa, resa possibile oggi dall’IoT».







E come partner per la propria soluzione l’azienda ha scelto Microsoft. «Analizzando grazie a Microsoft Azure i dati raccolti dai sensori di un’auto connessa, i conducenti vengono avvisati di eventuali problemi al motore e possono consultare le metriche relative a consumi e performance di guida, come il tempo passato in folle – illustra Roberto Silvestri, IoT Platform and Hybrid Cloud Services Director di Texa – Possono anche definire un proprio schema di valutazione dello stile di guida, approfondendo in dettaglio con la spiegazione dei dati numerici su accelerazione rapida, frenata d’emergenza e velocità irregolare o informazioni di altro genere. I dati che forniamo possono essere considerati, in un certo senso, una scuola guida capace di renderci autisti più esperti e con uno stile migliore».

 

Dalla raccolta dati all’utilizzo degli insight

Texa ha deciso di lanciare la sua soluzione IoT in grado di analizzare in tempo reale i dati dei veicoli in Italia, dove ha il proprio headquarter. Per raccogliere tutti i dati dai sensori di bordo dei veicoli, gli ingegneri impiegati hanno realizzato un dongle che si collega alla porta della diagnostica di bordo (OBD). Il dongle compila i dati e li trasmette via Bluetooth e rete cellulare ai server dei data center Texa, che utilizzano Microsoft Sql Server. I clienti adottano poi applicazioni mobile scritte in C# e sviluppate con Microsoft Visual Studio, accedendo così alle dashboard che riassumono i dati tenendo conto del fatto che l’utente sia un consumatore, un meccanico o un fleet manager. «Nell’arco di sei mesi abbiamo dovuto raddoppiare la produzione di dispositivi – prosegue Silvestri – Una buona notizia, anche se ci siamo resi conto che era impossibile scalare la nostra infrastruttura con la rapidità necessaria per stare al passo con gli ordini».

Per accelerare le forniture, Texa ha deciso di scalare la soluzione sfruttando macchine virtuali in cloud: un approccio che prende il nome di Infrastructure as a Service (IaaS). Gli ingegneri coinvolti hanno eseguito dei test con Microsoft Azure, Amazon Web Services (Aws) e Google Cloud Services, affidando poi il deployment dei sistemi di produzione ad Azure e Aws. Questa mossa ha permesso all’IT di ridurre le risorse hardware da procurarsi e gestire on-premise, ma ben presto si è presentata una nuova sfida. Texa aveva progettato la soluzione perché processasse tutti gli eventi o i messaggi ricevuti dai sensori dei veicoli in maniera sincrona, quindi tutti insieme. Ma fornendo un servizio di pronto intervento, l’azienda doveva anche trovare il modo di assegnare una priorità agli eventi. «Se un cliente ha un incidente, la responsabilità di garantire rapidamente l’assistenza medica è nostra – commenta Silvestri – I nostri sistemi, in cloud o in locale, devono ricevere i dati in fretta e senza nessun errore. In quel momento processavamo già oltre un miliardo di messaggi al mese da 20.000 dispositivi, ma non avevamo modo di assicurarci che i dati relativi a un incidente avessero la precedenza».

Un nuovo approccio: dalla IaaS alla PaaS

La soluzione IoT di Texa sfrutta l’approccio Platform-as-a-Service (PaaS) anziché quello IaaS. «Discutevo quotidianamente con i colleghi sulle soluzioni IaaS e PaaS – chiosa Silvestri – Non siamo un’azienda IT. Siamo un produttore e un service provider, perciò dobbiamo concentrarci sul fornire soluzioni su una piattaforma standard semplice, in grado di supportare una scalabilità pressoché illimitata. Il nostro tempo non deve andare nella governance dei database e in altre complessità legate all’infrastruttura».

Prendendo le mosse dalla propria infrastruttura esistente, Texa ha costruito una piattaforma utilizzando l’offerta PaaS di Azure. «Se si ricorre all’Infrastructure-as-a-Service non c’è una così grande differenza tra i vari provider – spiega Geromel – In sostanza è questione di costi. Con la Platform-as-a-Service, invece, la differenza tra un provider e l’altro è significativa. Molti degli strumenti in grado di fornirci un vantaggio competitivo sono disponibili solo in Azure». L’offerta comprende:

Hub eventi, che fagocita gli eventi in maniera asincrona. Per facilitare la prioritizzazione e aumentare la sicurezza, Texa ha configurato l’Hub eventi in modo da identificare ciascun messaggio sulla base del numero di serie del dongle che lo invia e del veicolo in cui è inserito.

Analisi di flusso, che analizza tutti gli eventi processando per primi quelli relativi a un’emergenza e inviando i dati codificati a sistemi interni ed esterni ad Azure, come i centralini di pronto intervento.

Cache di Azure per Redis, che velocizza l’elaborazione degli eventi. Trasmette all’Analisi di flusso una cache in memoria che contiene le informazioni necessarie per mappare il numero di serie di un evento al rispettivo profilo cliente e modello del veicolo, in modo da archiviarlo correttamente in DocumentDB e nel Database SQL.

DocumentDB, che gestisce l’inserimento rapido dei dati grezzi relativi agli eventi in un database NoSQL distribuito con latenza inferiore a 10 millisecondi e il 99,99% di disponibilità garantito dal contratto di servizio. Tutti i dati vengono replicati in diversi domini di errore e di aggiornamento in ogni area geografica, per ottenere la resilienza anche in caso di aggiornamenti o di problemi all’hardware. A tendere, Texa ha in programma l’archiviazione dei dati in DocumentDB per sei mesi e il loro successivo trasferimento su Hadoop o l’archiviazione Blob in Azure.

• Database SQL, che funge da data warehouse, aggregando le informazioni a beneficio dei processi di analisi grazie a cui si forniscono gli insight ai clienti.

 

Tutta la potenza di Azure, a portata di click

Gli ingegneri sfruttano gli strumenti integrati di Azure per semplificare lo sviluppo e gestire gli aspetti di sicurezza. Per esempio, è possibile impostare i profili della flotta in Database SQL e Azure Active Directory per consentire l’accesso ai dati dei singoli veicoli solo agli utenti autorizzati. «Utilizziamo l’autenticazione a più fattori per trasmettere al cliente le informazioni giuste – spiega Silvestri – e aggreghiamo i dati in maniera diversa in base a chi è il destinatario: il conducente, il meccanico o il fleet manager».

Per mantenere la separazione dei dati e agevolare uno scale out rapido, Texa crea poi per ogni cliente una partizione dedicata in Hub eventi e DocumentDB. «Il partizionamento in Azure è semplicissimo – conferma – Ne abbiamo già configurati un migliaio». Con l’ampliarsi della base di clienti Texa, DocumentDB assegna automaticamente risorse hardware aggiuntive per soddisfare il fabbisogno in termini di archiviazione e produttività. Inoltre, gli ingegneri non devono preoccuparsi né della gestione della disponibilità né del bilanciamento dei dati tra le nuove infrastrutture: trattandosi di una soluzione PaaS, se ne occupa DocumentDB.

 

Clienti sempre soddisfatti, anche durante il cambio di architettura

Per mantenere un livello di servizio elevato e favorire la rapidità del time-to-market per la soluzione PaaS, Texa ha scelto di supportare i clienti storici tramite l’infrastruttura ibrida e le app mobile. I servizi per i clienti nuovi sono invece ospitati sulla piattaforma PaaS di Azure, e l’accesso alle analisi avviene da un portale web self-service. Al momento è in corso, in C# e tramite Visual Studio, lo sviluppo di nuove app mobile che interagiscano con l’infrastruttura PaaS. Gli ingegneri che se ne occupano stanno anche procedendo alla migrazione dati dai servizi IaaS alla PaaS. «Il mio obiettivo è quello di abbandonare completamente entro l’anno l’infrastruttura IaaS a favore della nostra soluzione PaaS Azure», dichiara Silvestri.

Chi acquista i dongle Texa può visualizzare i dati di base sulla salute del proprio veicolo da qualsiasi dispositivo connesso a internet, e riceve in automatico un allarme quando è necessario sostituire un componente e dei promemoria per gli interventi di manutenzione, come il cambio olio.

 

Macchine e persone più sicure grazie all’IoT

Nel sottoscrivere l’abbonamento ai servizi di notifica delle emergenze correlati ai dongle di Texa, come per esempio Texa Care, i clienti hanno anche la possibilità di configurare la soluzione in modo che sia avvisato per esempio il partner, un genitore o il manager se il veicolo ha un guasto o è coinvolto in un incidente. Gli allarmi digitali, inviati tramite messaggio vocale e di testo, conterranno il nome del proprietario e la localizzazione Gps del veicolo. Questo servizio riduce i rischi per i clienti ed è utile soprattutto nel caso in cui si abbia un incidente in un luogo isolato, perché consente di ricevere rapidamente assistenza medica anche se non si è in grado di chiamare i soccorsi. «Utilizzando la PaaS di Azure siamo riusciti a realizzare un servizio cloud di estrema flessibilità e scalabilità grazie a cui siamo certi che i dati saranno trasmessi e processati senza errori né ritardi – sottolinea Silvestri – Finora abbiamo avuto il 100% di tempo di attività».

La soluzione Texa consente un notevole risparmio di tempo e costi nella manutenzione di auto e camion. «Anziché gestire ogni veicolo singolarmente, grazie alla nostra soluzione IoT in Azure le aziende ora hanno una visione d’insieme della flotta – commenta Silvestri – che comprende registri di manutenzione, log di viaggio e classifiche che segnalano i piloti provetti e i guidatori peggiori». È possibile anche eseguire diagnosi da remoto. «Anche se un veicolo si trova a centinaia di chilometri, il meccanico ha a disposizione la soluzione Texa per accedere a informazioni dettagliate sulle cause dei problemi al motore. In molti casi il meccanico può rimettere in funzione il mezzo a distanza resettando la centralina». E se questo step non funziona, il meccanico ha modo di decidere a ragion veduta se convenga raggiungere il veicolo per eseguire la riparazione o chiedere supporto a un’officina del posto.

 

Nuovi servizi e aumento della competitività

La domanda per la soluzione Texa è globale, e ora l’azienda dispone della piattaforma veloce e altamente scalabile in grado di supportarla. «Posso dire con orgoglio che la governance della soluzione IoT Microsoft che serve migliaia di clienti e dispositivi in tutta Italia è in capo a sole quattro persone – aggiunge Silvestri – E la fornitura di questo servizio ha un costo mediano inferiore a 24 centesimi di euro al mese per ciascun veicolo». Con l’estensione della disponibilità di determinati servizi PaaS Azure a più aree geografiche, Texa ha in programma il roll-out dell’offerta in nuovi Paesi. Ampliando la soluzione sulla PaaS Azure, Texa è in grado di massimizzare l’efficienza del reparto IT accelerando le forniture e potendo disporre di un’infrastruttura sempre a punto per l’erogazione di servizi a bassa latenza per i clienti che li utilizzano da remoto, oltre a una disponibilità che fa la differenza.

Realizzare una soluzione flessibile capace di trasformare i silos di dati ottenuti da diversi sensori in insight utili per i proprietari dei veicoli è stata una vera e propria svolta per Texa. «Il successo duraturo della nostra soluzione è legato a doppio filo alla portabilità dei risultati e all’integrazione con altre piattaforme – conclude Silvestri – Riusciamo a personalizzare senza pregiudicare l’infrastruttura principale, e per ognuno di questi interventi abbiamo una visione chiara dei costi. Ora sperimentiamo le nuove idee nel giro di un pomeriggio anziché dover convocare 20 riunioni per decidere se acquistare servizi con licenza o affidarci a dei consulenti. Ci bastano giorni, non più settimane, per consegnare nuovi tipi di analisi predittive. Con Azure tutto il processo di analisi, sviluppo, test e deployment di un ambiente di produzione è estremamente agile. Questo fattore si rivela importante perché, a mio modesto parere, finora abbiamo portato alla luce soltanto il 10% del potenziale di applicazione della nostra soluzione».














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