Microsoft: per godere dei vantaggi dell’I.A. è necessario investire sulla formazione

Secondo il colosso di Redmond le aziende più innovative hanno compreso l’importanza di creare nuove competenze

Barbara Cominelli, coo e marketing & operations lead di Microsoft Italia.
Barbara Cominelli, coo e marketing & operations lead di Microsoft Italia.

L’intelligenza artificiale è adottata da un numero sempre maggiore di aziende, in Italia: il 28,2% delle imprese della Penisola ha già integrato l’I.A. nella propria strategia o sta lavorando sulla sua implementazione, mentre il 38,8% ne sta valutando o sperimentando l’adozione. I settori dove la penetrazione di questa tecnologia è superiore solo Oil & Gas, quello tecnologia e quello industriale, mentre nella parte grafica della classifica troviamo i beni di consumo, le utilities e il settore sanitario. Questo è quanto emerge dalla ricerca Le competenze dei dipendenti e il potenziale dell’IA realizzata da Microsoft e basata su un campione di 12.000 persone fra dirigenti e dipendenti, 600 dei quali in Italia.

Un punto molto interessante della ricerca è che le aziende che hanno ottenuto i maggiori benefici dall’integrazione dell’I.A. nelle strategie aziendali sono quelle che hanno investito sulle competenze. La combinazione di competenze e soluzioni tecnologiche intelligenti sta aiutando le aziende ad avere successo: il 96,5% dei dirigenti delle imprese più mature sull’utilizzo dell’I.A. ha dichiarato di averne già tratto un valore per il proprio business, rispetto al 66,7% degli intervistati presso le aziende che muovono in primi passi in questo campo.







La maggior parte delle aziende più innovative (89,1%) ha, inoltre, riscontrato una migliore ottimizzazione delle operazioni grazie all’intelligenza artificiale e maggiori probabilità che i propri dipendenti riescano a creare nuove opportunità di business grazie all’I.A.: dallo sviluppo di nuovi prodotti e servizi (61,8% contro 30,8% delle aziende meno mature nell’adozione dell’AI) a una migliore customer experience (52,7% contro il 23,1% nelle aziende meno mature).

Tutte le aziende italiane (100%) più “mature” nell’adozione dell’AI, hanno affermato di aver già avviato o di essere nella fase di pianificazione di percorsi di formazione dedicati ai propri dipendenti e quasi due terzi (62,7%) degli impiegati di queste organizzazioni hanno dichiarato di aver già partecipato a programmi di riqualificazione, rispetto al 41,9% della media dei dipendenti di tutte le aziende intervistate. Il 97,7% delle aziende prese a campione sta assumendo nuovi dipendenti con competenze in ambito I.A. o ha intenzione di farlo.

«Ci troviamo in un momento cruciale per le imprese italiane che negli ultimi mesi hanno saputo accelerare i propri percorsi di trasformazione digitale a un ritmo precedentemente inimmaginabile», ha dichiarato Barbara Cominelli, Coo di Microsoft Italia. «In risposta all’emergenza sanitaria, molte aziende hanno fatto leva sulla tecnologia per garantire la continuità del business e ora dovranno capitalizzare questa esperienza, continuando a investire in innovazione per crescere in mercati sempre più competitivi. In questo nuovo mondo, il nostro obiettivo è aiutare le aziende e i loro dipendenti a sfruttare le tecnologie e le competenze necessarie per liberare il pieno potenziale dell’A.I. e ottenere l’agilità e la flessibilità utili per la fase di ripresa».














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