Salta l’accordo fra Siae e Meta: il commento di Marco Gay (Anitec-Assinform)

L'associazione condivide la scelta di Meta di dare piena attuazione alla Direttiva Copyright, rimuovendo in via cautelativa i brani del repertorio Siae dalla libreria musicale delle proprie piattaforme

Maro Gay, presidente esecutivo di Digital Magics

Anitec-Assincorm esprime la sua preoccupazione per il mancato accordo fra Siae e Meta (ex Facebook) e condivide la scelta del colosso dei social di rimuovere, in via cautelativa, i brani del repertorio Siae da tutte le proprie piattaforme.

Secondo Anitec-Assinform, la definizione di un accordo tra le parti debba essere funzionale a riconoscere tanto il diritto degli autori a veder tutelati i propri contenuti, quanto quello degli utenti a poter continuare ad accedere ai servizi delle piattaforme in maniera efficiente e funzionale, così come accade nel resto dei paesi europei. Le piattaforme digitali operano in tutto il mondo, inclusi i 27 membri dell’Unione, di cui sono tenute a rispettare gli ordinamenti e le rispettive discipline in materia di copyright. A livello Ue, dove si applica la Direttiva Copyright, solo in Italia non si è riuscito a trovare un accordo, con il rischio di danneggiare gli interessi dei tanti autori che grazie ai social network raggiungono milioni di utenti con i loro contenuti.







«Le piattaforme digitali sono parte integrante del sistema economico del nostro Paese, dove investono e creano valore per cittadini e imprese. Hanno ormai da tempo organizzazioni e strutture operative in Italia grazie alle quali generano valore per la nostra economia e sono funzionali alla crescita ed evoluzione di tante industrie del nostro Paese, consentendo alle PMI di ampliare i propri mercati di riferimento, differenziare i servizi, promuovere i prodotti e far emergere i tanti talenti di cui dispone l’Italia. Questo vale anche per chi produce e diffonde contenuti musicali, che oggi guarda sempre di più alle piattaforme come canali privilegiati per diffondere i propri contenuti soggetti a diritti d’autore e coprire un pubblico sempre più vasto e diversificato», spiega Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform. «Proprio per questo, le piattaforme sanno di avere una grande responsabilità verso i titolari dei diritti d’autore e sono costantemente impegnate per salvaguardare la diffusione dei contenuti tutelati, nel pieno rispetto delle normative vigenti. La definizione di un accordo non può che riconoscere l’impegno delle piattaforme ed essere ispirato a modelli condivisi in Europa, così da garantire uniformità di applicazione e pari tutela di utenti e titolari dei diritti».














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