Merck: con Tracelink prevede di testare la gestione predittiva delle scorte nel 2020

Secondo un articolo del Wall Street Journal, la società farmaceutica tedesca sta affrontando un problema: la previsione della domanda di un farmaco per prevenire l'eccesso di stoccaggio. Il progetto pilota parte sui farmaci immuno-oncologici

Il gigante tedesco del pharma afferma che le sue previsioni di domanda e offerta sono precise all’85% circa. Ma vuole rendere queste informazioni più precise e puntuali grazie a una soluzione della società americana TraceLink, piattaforma cloud è in grado di “analizzare in tempo reale i dati delle varie strutture nella catena di fornitura di Merck, tra cui farmacie, ospedali e distributori all’ingrosso”.

La rete Tracelink

La rete di Tracelink ha informazioni da più di “275mila organizzazioni in tutto il mondo, inclusi ospedali, farmacie al dettaglio, grossisti e produttori di farmaci”. Il suo funzionamento si basa sull’analisi dei dati mediante algoritmi in grado di fornire indicazioni sul numero di giorni di scorte di un prodotto farmaceutico. In fatto di previsione, Tracelink sta lavorando a un sistema di apprendimento automatico che sarà in grado di prevedere la domanda di un farmaco per prevenire l’eccessivo accumulo. Questa tecnologia sarà testata per la prima volta all’interno del progetto pilota con Merck.







Il progetto pilota

Il progetto pilota inizierà con una specilae famiglia di farmaci immuno-oncologici. “Vogliamo iniziare in un’area in cui il prodotto è un farmaco salvavita”, ha dichiarato Alessandro DeLuca, Chief Information Officer del dipartimento dei servizi sanitari di Merck, intervistato dal Wall Street Journal. Oltre a questa sicurezza, Merck spera anche di risparmiare denaro. In effetti, una gestione molto più fine rende possibile non avere più farmaci in eccesso ed evitare così i costi associati alle spedizioni fast.

Espandere il mercato in luoghi senza infrastrutture

Merck non è il primo cliente di Tracelink. Le società farmaceutiche Amerigen Pharmaceuticals e Stirling Anglian Pharmaceuticals hanno già adottato questo metodo. Con una gestione predittiva delle scorte, il colosso tedesco spera di espandere il proprio mercato in località prive di infrastrutture di approvvigionamento affidabili, in particolare in alcune parti dell’Africa e del sud-est asiatico, ha affermato Pepe Rodriguez, Amministratore delegato e partner del Boston Consulting Group, specializzato nelle operazioni e nelle catene di fornitura delle società farmaceutiche.














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