Camozzi: Ingersoll entra nel Guinness dei primati mondiali con la sua mega stampante 3D

Una delle due aziende della divisione Machine Tools del Gruppo guidato da Lodovico Camozzi entra a gamba testa nella celebre lista grazie al più grande dispositivo al mondo per stampa con plastica

La stampante 3D MasterPrint by Camozzi ideata dalla divisione Machine Tools – che raccoglie Ingersoll e Innse-Berardi) – è in grado di creare oggetti in plastica lunghi fino a 100 piedi, larghi 20 e alti 10.
Progettata principalmente per realizzare strumenti per l’industria aerospaziale è stata costruita nello stabilimento Ingersoll di Rockford (USA).

La MasterPrint al lavoro nel navale

L’Università del Maine ha recentemente acquistato MasterPrint  per realizzare stampi per l’industria navale, settore molto fiorente in quella zona degli Stati Uniti.
L’università ha già prodotto una barca di 5mila libbre e 25 piedi in meno di 72 ore. L’imbarcazione, varata in un simulatore oceanico, è il più grande oggetto solido stampato in 3D al mondo e la più grande barca stampata in 3D.







Una plastica sostenibili con fibre di legno

I ricercatori universitari stanno inoltre collaborando con il Laboratorio Oak Ridge National per creare una plastica più sostenibile che utilizzi al suo interno fibre di legno invece delle tradizionali fibre di carbonio o di vetro.

Le collaborazioni con le Università

Anche in Italia il Gruppo Camozzi è attivo nelle strette collaborazioni con Atenei e i loro centri ricerche. Lo scorso 2 agosto la società bresciana ha firmato un accordo con il Politecnico di Milano per avviare iniziative congiunte di ricerca e formazione scientifica su tre direttrici. La prima investe massimizzazione dell’impiego della robotica collaborativa all’interno delle linee di produzione di Camozzi: dalla fase di assemblaggio dei componenti fino alla comunicazione con il MES aziendale per l’ottimizzazione dei layout e dei job scheduling. Particolare attenzione sarà rivolta ai processi di pianificazione intelligente dei task e di analisi e monitoraggio attraverso l’utilizzo di dispositivi di percezione delle azioni di robot ed operatori. La seconda direttrice riguarda lo viluppo di componentistica, sensoristica e software di ultima generazione in ottica Industry 4.0. Infine, lo studio e caratterizzazione del processo di additive manufacturing.

 














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