Marposs diventa il data scientist del machinery! Tutte le novità a Bi-Mu

di Piero Macrì ♦︎ Il Gruppo vuole consolidare la posizione nell’automotive e rafforzarsi nei mercati dell’elettrodomestico, della refrigerazione e del medicale. Tramite crescita organica e acquisizioni. Ultra Probing System: tastatura macchine utensili con trasmissione ultra wideband. Maindo: data lake per monitoraggio produttivo. Il software di raccolta dati C-Analyze e la rete di sensori SmartNet. Le sfide dell’E-mobility

UltraWideBand Marposs

Tecnologia di misurazione e di controllo di processo delle macchine utensili, sistemi integrati hardware e software per una vasta gamma di applicazioni “in-process” e “post-process” per rettificatrici, macchine ad asportazione, macchine per stampaggi e presse. Non c’è oem che non conosca una qualche soluzione Marposs: contribuiscono a perfezionare la macchina utensile, migliorare le lavorazioni, incrementare la qualità e la precisione dei pezzi, ridurre gli scarti e i fermi di produzione. «La misura in macchina rende automatica, veloce e accurata la verifica dimensionale di pezzi e utensili. Insomma, il controllo durante le lavorazioni consente di avere le informazioni dimensionali in real-time nelle effettive condizioni di lavoro», afferma Giuseppe Sceusi, Presidente di Marposs Italia. Attività e competenze di Marposs sono ormai strettamente associate all’analisi dei dati in logica Industry 4.0. Centrale, in questo senso, Maindo, la nuova piattaforma digitale supportata da algoritmi di intelligenza artificiale: acquisisce dati in tutte le fasi del processo produttivo per poi convogliarli in un data lake dove vengono elaborati e convertiti in informazioni utili per migliorare produzione e qualità del prodotto.

La leadership di Marposs viene poi riaffermata con l’introduzione del nuovo Ultra Probing System. Come dice Sceusi, «è il primo sistema al mondo di tastatura per centri di lavoro ad utilizzare una trasmissione wireless con tecnologia ultra wideband, un sistema veloce, non soggetto a interferenze ed estremamente affidabile che può essere gestito e monitorato con una semplice app, superando i limiti e le criticità che presenta una comunicazione wi-fi». La multinazionale bolognese, fatturato ormai prossimo al mezzo miliardo e primaria azienda per i costruttori di macchine utensili e per i più importanti gruppi del settore automobilistico, aeronautico ed elettronica di consumo, non vive di sola tecnologa di misura e controllo processo. Ha una seconda anima. E’ quella che deriva dalle attività di testing e collaudo, business tradizionalmente legato al mercato dell’auto che, in virtù della transizione elettrica, innesca oggi una domanda per soluzioni che devono validare gli elementi centrali di un powertrain elettrico, dai motori alle batterie «E’ una sfida su cui Marposs vuole giocare un ruolo da protagonista, dice Sceusi. Stiamo investendo per riuscire ad avere soluzioni competitive e affidabili per l’e-mobility, il che vuol dire avere sistemi integrati per misura, ispezione e test dei componenti dell’auto elettrica. Puntiamo a consolidare la nostra posizione nel mercato automobilistico e allo stesso tempo entrare in nuovi mercati, come quelli dell’elettrodomestico, della refrigerazione e del medicale. Un percorso che affrontiamo attraverso una crescita organica e una politica di acquisizioni» afferma Sceusi.







In Bimu, oltre all’Ultra Probing System, (12 -15 ottobre 20, Fieramilano Rho) Marposs esporrà i più recenti sistemi di monitoraggio utensile, controllo del processo di lavorazione e manutenzione preventiva della linea Artis, incluso il software di raccolta dati C-Analyze per l’analisi statistica dei dati relativi ai processi monitorati allo scopo di aumentare l’efficienza delle macchine connesse. Sarà inoltre possibile scoprire le funzionalità di Maindo attraverso dimostrazioni di raccolta dati dai prodotti presenti allo stand. In ambito misura, spazio anche a SmartNet, la nuova rete di sensori capace – secondo quanto affermato dai tecnici di Marposs – di acquisire misure 50 volte più velocemente di qualunque altra soluzione sul mercato.

 

Ultra Probing System, il primo sistema al mondo di tastatura con trasmissione ultra wideband

Giuseppe Sceusi, Presidente di Marposs Italia

Lo scopo principale dei sistemi di tastatura è quello di ottimizzare il processo produttivo delle macchine utensili, aumentandone sia la qualità che i volumi di produzione. Il rilevamento automatico della posizione degli assi della macchina offre vantaggi in termini di posizionamento e controllo dei pezzi, direttamente all’interno del centro di lavoro. «Il nuovo sistema, già presentato negli Stati Uniti e prossimamente in Bimu, per la prima volta in Italia e in Europa, è nato per risolvere i problemi di interferenze causati dalla presenza di un innumerevole di dispositivi che utilizzano frequenze wi-fi. Smartphone, tablet e modem, in particolare, ma anche tanti altri dispositivi e apparati che sono presenti in ambiente industriale, dice Sceusi. Traffico che spesso genera una saturazione e un degrado della banda a 2,4 GHz, pregiudicando l’affidabilità dei sistemi di probing wireless, ed esponendo le aziende a fermi macchina e, più in generale, a una riduzione della qualità del processo produttivo».

La caratteristica più importante, e principale vantaggio introdotto dall’Ultra Probing System è, quindi, l’utilizzo di un diverso range di trasmissione in modo tale che nessun altro segnale fisico interferisca con il funzionamento. L’app, inoltre, consente il monitoraggio in tempo reale dello stato del sistema, unitamente alle operazioni di diagnostica e assistenza, rendendo il sistema facile e veloce da usare. Come dice Sceusi, «permette all’operatore di avere informazioni sullo stato del tastatore, su quello che si sta misurando e su come si sta misurando».

 

Manutenzione predittiva, il futuro è negli algoritmi. Marposs diventa il data scientist della macchina utensile

OptoCloud EDU Marposs

«Qualunque oem deve ormai prevedere una sensoristica a bordo macchina per il controllo di processo e di misura, dice Sceusi. E’ ormai uno standard». Il risultato? In primis, una migliore qualità del prodotto finito, ma anche prevenzione guasti e downtime prossimi allo zero. I sensori che misurano la temperatura e le vibrazioni alimentano infatti un volume di dati che permette di salvaguardare la continuità e integrità della produzione. Il focus è ora sull’intelligenza artificiale, sullo sviluppo di sofisticati algoritmi affinché dati eterogenei possano dare informazioni utili e consolidate.

«Tutti parlano di manutenzione predittiva ma in giro ce n’è davvero poca, osserva Sceusi. Il motivo? Mancano gli algoritmi. La sfida è davvero grande ma vi sono opportunità incredibili, anche nell’ambito inferenziale e di riconoscimento di immagini. E’ un percorso sul quale si sono avviate sperimentazioni molto interessanti, con soluzioni già utilizzate presso alcuni clienti dell’automotive che presto saranno essere estese a un numero più ampio di utilizzatori. Abbiamo 70 anni di competenza sulle macchine utensili, una posizione di tutto vantaggio per creare servizi a valore aggiunto per il machiney poiché non è sufficiente avere competenze elettroniche e di software». Insomma, l’idea di Marposs è diventare il data scientist del machinery.

 

Maindo, il data lake “made in Marposs” per il monitoraggio produttivo

Schermo Maindo, il data lake su cui convergono tutti i dati acquisibili nei percorsi produttivi

In Marposs il tema della raccolta dati trova un punto di sintesi nella piattaforma Industrial Iot Maindo, un vero magazzino dati, o data lake, se vogliamo utilizzare una terminologia informatica, su cui convergono tutti i dati acquisibili nei percorsi produttivi. «Siamo sempre stati capaci di acquisire informazioni da sensori, controlli e stazioni di misura lungo tutto il processo produttivo, dice Sceusi. Quello che abbiamo capito è che i clienti vogliono un unico contenitore o data lake virtuale dove far confluire tutte le informazioni per dare la possibilità a operatori di macchina, responsabili di reparto e di stabilimento, di comprendere meglio quello che succede in officina».

Un esempio associato a una macchina utensile, quello di una rettificatrice: si acquisiscono sia i dati di misura sia la componente dati che deriva dalla sensoristica di vibrazione. Risultato? Qualsiasi variazione di misura e vibrazione viene rilevate in cloud, correlata e analizzata, supportando gli operatori nella gestione ottimale della fase di lavorazione. Il data lake è ovviamente scalabile. Ad esso possono essere associati dati di singole macchine o di intere flotte di macchine, consentendo una vista dell’intero ambiente di produzione.

 

E-mobility, sfide e opportunità che nascono dalla transizione elettrica del comparto automobilistico

Marposs ha 3.500 dipendenti, di cui i tre quarti in Europa e il resto nelle diverse sedi commerciali sparse in giro per il mondo. Optoflash sistema ottico di misura

L’automotive è di fronte a una sfida senza precedenti. In quindici anni il volume globale di auto elettriche aumenterà di 10 volte, raggiungendo un numero prossimo a 82,56 milioni di veicoli. Le auto a combustione, che oggi rappresentano più del 90% della produzione, saranno una componente residuale. Per Marposs, presidiare l’e-mobility è, quindi, una scelta obbligata ma allo stesso tempo un’opportunità. Le competenze per supportare test e collaudi nasceranno da uno sviluppo organico e dall’integrazione e acquisizione di nuove realtà aziendali. Tra le ultime e più rilevanti, quella della milanese E.d.c. (Electrical Dynamic Company) che svolge attività di collaudo e verifica funzionale di motori elettrici e dei loro componenti (statori e rotori).

«Gli investimenti, dice Sceusi, riguarderanno anche la rete commerciale globale, che dovrà essere potenziata in termini di strutture e di persone». L’offerta di Marposs per l’auto green riguarda sia i test di tenuta del pacco finito e del circuito di raffreddamento che quelli elettrici, funzionali e fine-linea di moduli e pacchi. In particolare, per i test di tenuta si utilizza il sistema che prevede l’elio come gas tracciante (cosiddetto sniffing automatico): due robot con sonde sniffing vengono utilizzati per controllare l’eventuale presenza di perdite infinitesime nel gruppo assemblato. Quanto ai test elettrici per i moduli di batterie, Marposs ha studiato una soluzione estremamente compatta, predisposta per il controllo finale del corretto assemblaggio.

 

Marposs, una vita di misura per il mondo della manifattura e della macchina utensile

Ricostruzione 3D con sistema laser. Marposs è un serial acquiror, con 28 takeover negli ultimi anni. Il gruppo integra nel proprio perimetro solo aziende “sane”, che realizzano prodotti complementari e strategici, quelli che consentono potenzialmente a Marposs di penetrare nuovi mercati

Marposs è stata fondata nel 1952 dall’Ing. Mario Possati. Fin dagli esordi l’azienda produce sistemi standard e soluzioni personalizzate per applicazioni industriali di misura e controllo dimensionale, geometrico e della superficie di componenti meccanici. Marposs lavora sia con utilizzatori finali sia con costruttori di macchine utensili, dai primi stadi di sviluppo di un progetto fino al suo completamento, e fornisce supporto e assistenza a lungo termine.

Le soluzioni applicative possono soddisfare tutte le esigenze, dal controllo immediato della macchina utensile al controllo finale dei pezzi lavorati ed alla raccolta ed elaborazione statistica dei dati di misura. I prodotti Marposs sono progettati per macchine utensili, i costruttori di stazioni di misura e gli utenti finali nel settore macchine utensili, automobilistico e loro subfornitori, aerospaziale, cuscinetti, vetro, motori elettrici, ingranaggi, energia, elettronica e hi-tech, biomedicale.














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