Il crescente costo dell’energia è un problema sia per i cittadini sia per il settore manifatturiero. Secondo Massimo Marengo, ceo del gruppo Marengo, però, se siamo arrivati a questo punto la colpa è anche da attribuire a una serie di errori, sia dal lato delle aziende, sia dal Governo stesso.
Marengo ha espresso i suoi dubbi a margine di #energybforum, convegno dedicato a operatori specializzati nell’ambito dell’autoproduzione e nel risparmio energetico.
Ma quali sarebbero, nello specifico, questi errori? Sotto il profilo delle responsabilità legate alla aziende Marengo sottolinea come queste «hanno considerato l’acquisto diretto dell’energia e del gas come l’unica variabile per risparmiare e abbattere i costi energetici, non investendo abbastanza quindi in efficienza energetica, ma soprattutto in sistemi industriali di autoproduzione come la coge/trige/quadrigenerazione a gas ad alta efficienza o anche solo in fotovoltaico».
Questi sistemi potrebbero coprire anche il 100% del fabbisogno di molte realtà e, precisa Marengo «se abbinati a contratti di acquisto a lungo termine, consentono oggigiorno a tantissime aziende lungimiranti di non subirei forti aumenti di questi periodo». Una maggiore lungimiranza, insomma, avrebbe permesso a molte aziende di gestire con più semplicità questa difficile fase.
Marengo però non vuole “incolpare” chi non ha guardato al futuro nel momento giusto. Se numerose aziende hanno evitato questo tipo di investimenti, è anche perché il Governo non si è mai impegnato a fondo nello stimolarli. «Lo Stato e il #mise Ministero dello Sviluppo Economico, non hanno mai veramente incentivato e stimolato le aziende ad investire in autoproduzione efficiente di energia escludendo specificatamente i sistemi suddetti da industria 4.0 e dalla detrazione fiscale/credito di imposta del 50% che invece tanto bene ha funzionato e sta funzionando per tutti i macchinari produttivi, consentendo alla aziende di innovare e abbattere i costi di produzione», spiega Marengo.
Fortunatamente, il Pnrr è un’opportunità sotto questo profilo e potrebbe porre rimedio a questi errori strategici. «Se adesso con il Pnrr ci fosse un cambio di passo si potrebbe iniziare un nuovo percorso di investimenti e di efficienza nel settore energetico industriale terziario», afferma Marengo, che coglie l’occasione per sottolineare un aspetto da non trascurare: «si sta affacciano un nuovo soggetto che ritengo sarà protagonista dei prossimi anni, l’idrogeno!».