Mapei: parola d’ordine sostenibilità. Di prodotto, di processo e…sociale

Il terzo Bilancio di Sostenibilità della società guidata da Giorgio Squinzi è da record: 820,9 milioni di euro di valore distribuito agli stakeholders sul territorio italiano

Coniugare crescita a comportamenti etici, nell’ottica della sostenibilità di prodotto, di processo e sociale, è da sempre insito nelle strategie industriali di Mapei – tra i maggiori produttori mondiali di prodotti chimici per edilizia – sui versanti dell’Internazionalizzazione, della Ricerca & Sviluppo e della Specializzazione nel mondo di riferimento.

Dal 2017 Mapei – per rendere leggibile le sue scelte – pubblica annualmente il Bilancio di Sostenibilità, il report sugli impatti ambientali, sociali ed economici dell’azienda, redatto secondo i GRI (Global Reporting Initiative) Sustainability Reporting Standards.







Quest’anno l’azienda guidata da Giorgio Squinzi ha scelto il Cersaie 2019 (ne scriviamo oltre) per presentare il terzo Bilancio di Sostenibilità, condividendo con i propri stakeholder i traguardi raggiunti nel 2018 dalla Capogruppo e dalle consociate italiane del Gruppo (Adesital, CerCol, Mosaico+, Polyglass, Vaga, Vinavil). In una nota diffusa dalla società si legge che “…Rispetto agli anni precedenti i portatori di interesse di Mapei sono stati validati, mentre l’analisi di materialità è stata aggiornata per dare maggior peso all’attenzione dell’Azienda verso alcuni aspetti ambientali e rendere ancora più chiara ed efficace la definizione di alcuni temi già esistenti”.

Giorgio Squinzi, patron della Mapei, una delle aziende familiari di successo

I risultati di un anno di sostenibilità

Nel 2018 Mapei Italia ha generato 820,9 milioni di euro di valore economico distribuito agli stakeholder; ha investito 35,7 milioni di Euro in Ricerca & Sviluppo; ha introdotto sul mercato 108 nuovi prodotti; ha speso circa 32 milioni di Euro in contributi per iniziative sportive, culturali e sociali.

Il 94% delle assunzioni sono a tempo indeterminato: un segnale importante dell’attenzione di Mapei verso i dipendenti. Attenzione che si allarga ad altre misure come l’erogazione di 42.200 ore di formazione totali, l’accordo sindacale sulle ferie solidali e la banca ore etica.

I traguardi raggiunti nel 2018, presentati nel Bilancio di Sostenibilità, si appoggiano su quattro pilastri: il primo, un’intensa attività di Ricerca, Coordinata dal Centro di Ricerca principale di Milano, in via Cafiero (sede storica di Mapei). Nel triennio 2016-2018 le risorse investite mostrano un trend di crescita. Nel 2018 sono stati raggiunti quasi 36 milioni di Euro di investimento, l’88% dei quali è in capo alla Capogruppo. Il secondo, un processo produttivo efficiente, con linee di intervento che hanno riguardato l’intero processo: dall’adozione di sistemi di gestione, dall’amministrazione consapevole e sostenibile della catena di fornitura e del consumo responsabile dei materiali, dalla gestione degli impatti ambientali generati. Terzo pilastro, l’investimento per la crescita dei dipendenti, che si traduce in un impegno costante nello sviluppo delle loro capacità professionali e in un’attenzione particolare nei confronti del loro benessere e della loro sfera personale. Infine, partecipazione attiva alla vita della comunità, attraverso iniziative sportive, culturali e di solidarietà, in diverse aree e territori per favorirne lo sviluppo e il benessere.

Condividere buone pratiche col mondo, per il mondo

Sostenibilità è in casa Mapei anche adesione, condivisione e promozione dell’Agenda 2030 e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) approvati dai Paesi membri dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la pace e la prosperità per le persone e il pianeta.

In particolare, Mapei ha scelto di condividere e promuovere, sulla base delle proprie priorità e in linea con i temi materiali identificati, quattro tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dalle Nazioni Unite: salute e benessere per tutti e per tutte le età; istruzione di qualità equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti; imprese, innovazione e infrastrutture, ovvero costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile; città e comunità sostenibili, dunque rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

Il Cersaie 2019 ovvero la ceramica italiana modello di innovazione

Mapei ha scelto Cersaie 2019 per annunciare il suo bilancio di Sostenibilità. Contribuendo al clima di entusiasmo che si avverte nei 161mila metri quadri di superficie espositiva dove sono state accolte 869 aziende (454 brand ceramici) provenienti da 40 Paesi (338 i marchi, poco meno della metà, stranieri). Cersaie è l’appuntamento internazionale più importante per chi si occupa di design delle superfici, ceramiche e in altri materiali, e di arredo del bagno. Mai come quest’anno la vetrina svela l’assoluta superiorità del made in Italy, su qualsiasi fronte: bellezza, qualità, innovazione. L’industria della ceramica non si è affidata alla fortuna, ma ha investito: nel 2018 gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, anche grazie a Industria 4.0, hanno superato il 10% del fatturato, con oltre due miliardi di euro spesi. E il risultato è visibile. Sotto forma di grandi lastre utilizzabili anche per gli edifici pubblici e dei formati ultrasottili. O come la tecnologia mangia smog. O in piastrelle che aiutano la luminosità delle gallerie stradali. E l’elenco potrebbe allungarsi all’insegna della sostenibilità.














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