Vitrociset (Leonardo) si è aggiudicata due gare per il potenziamento del Sardinia Radio Telescope

Vitrociset, azienda controllata da Leonardo, contribuirà allo sviluppo tecnologico del Sardinia Radio Telescope (Srt), infrastruttura gestita dall’Osservatorio Astronomico di Cagliari dell’Istituto Nazionale di AstroFisica (Inaf). L’azienda si occuperà dell’integrazione dei sistemi elettromeccanici al servizio dei ricevitori sull’Srt e doterà l’infrastruttura di un sistema metrologico avanzato. Un potenziamento che consentirà di integrare e validare la nuova strumentazione scientifica, predisporre l’infrastruttura per gli sviluppi tecnologici e scientifici, razionalizzare le attività di manutenzione e gestire e migliorare l’affidabilità. I nuovi sviluppi permetteranno di ottenere una diminuzione del downtime del telescopio, aumentandone così la produzione scientifica.

La collaborazione tra Inaf e Vitrociset inizia nel 2015, con il ripristino funzionale del Sistema di Superficie Attiva (Ssa) dello specchio primario dell’Srt e prosegue oggi con alcune ulteriori attività a supporto del Programma Eusst – (European Space Surveillance & Tracking) di monitoraggio dei detriti spaziali. Grazie ai sistemi installati in Sardegna dal 2017, che operano con l’antenna Inaf della stazione di Medicina (Bologna), l’Italia è tra i primi Paesi al mondo per le capacità di tracciamento e monitoraggio, specialmente in occasione dei rientri di oggetti in atmosfera, potenzialmente pericolosi per la popolazione.







Alto circa 70 metri, dal peso di oltre 3000 tonnellate e con una parabola (lo specchio primario) di diametro pari a 64 metri, Srt è un radiotelescopio con caratteristiche innovative per applicazioni radioastronomiche e spaziali fino a frequenze superiori ai 100 GHz, realizzato dall’Inaf in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana. L’antenna parabolica, strumento dall’altissimo valore tecnologico, scruta il nostro cielo ininterrottamente alla ricerca e per lo studio di corpi celesti, sistemi planetari con pianeti simili alla terra, sistemi stellari, pulsar e oggetti o corpi dalla forte emissione radio (nuclei galattici attivi, radiogalassie, quasar, buchi neri), ma anche alla ricerca di forme di vita extraterrestri.














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