Leonardo porta la sua esperienza nelle attività spaziali anche in Australia. Attraverso e-Geos, una joint venture fra Telespazio (controllata di Leonardo) e l’Agenzia Spaziale Italiana, il colosso è entrato a far parte di Lot Fourteen, hub di ricerca di Adelaide che rappresenta il cuore pulsante dell’industria aerospaziale australiana e dove ha sede il Centro di Ricerca Cooperativa Spaziale SmartSat Crc. La partnership di Leonardo Australia – tra le prime dieci società al mondo nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, con ricavi annuali di 23 miliardi di dollari australiani – con SmartSat è iniziata nel 2019 ed è un fattore chiave nella strategia dell’azienda per accrescere la propria presenza nell’industria spaziale nella regione dell’Oceania e per sviluppare opportunità di ricerca e commercializzazione congiunte. In qualità di importante fornitore del programma europeo Copernicus, e-Geos supporta operazioni rapide di risposta ai disastri in tutto il mondo, compresa la fornitura di mappe alle autorità australiane durante i recenti bushfires.
«Lot Fourteen è il cuore pulsante dell’attività spaziale australiana», ha commentato Michael Lenton, executive chairman di Leonardo Australia. «È qui che viene creato il futuro della capacità spaziale del Paese. Leonardo ed e-Geos hanno numerose competenze spaziali da offrire, tecnologia da trasferire ed esperienza da condividere. Vogliamo vedere crescere l’industria spaziale australiana, come non essere parte di questa emozionante avventura?»”
«Il South Australia è la capitale della difesa e dello spazio del Paese ed è fantastico vedere un’altra incredibile azienda internazionale che sceglie il South Australia per fare affari», ha commentato Steven Marshall, Premier dell’Australia Meridionale. «Il forte interesse mostrato dai principali attori nazionali e internazionali è un ottimo vantaggio per il South Australia ed è un’ulteriore prova che Lot Fourteen è una calamita per gli affari e posti di lavoro. L’arrivo di Leonardo al Lot Fourteen rafforza il forte impegno del mio governo nel creare un hub unico che genererà migliaia di posti di lavoro per gli australiani meridionali, oggi e nel futuro».
