A fine agosto, Enea ha depositato il brevetto Metodo di scrittura laser diretta di nanoparticelle mediante l’uso di sensibilizzante. Si tratta di un processo innovativo per ottenere una matrice Rgb, che rappresenta il filtro di conversione impiegato per la realizzazione di display del tipo quantum dot, ossia schermi a punti quantici che possono essere utilizzati su smartphone, smart glasses e macchine fotografiche. Grazie alle proprietà ottiche legate alla qualità dei colori delle nanoparticelle e alla versatilità della tecnologia laser, si pensa di utilizzare i filtri convertitori in campi di applicazione della fotonica, che coinvolgono la manifattura di display, come gli schermi TV, cellulari abbattendo i costi di produzione dei singoli componenti.
La ricerca è stata effettuata dai ricercatori del Laboratorio Micro e Nanostrutture per la Fotonica del Centro Ricerche di Frascati, all’interno del progetto europeo Miledi (Micro quantum dot Light emitting diode and organic Emitting diode Direct Patterning), che mira a dimostrare come la combinazione di laser e ottiche quantum dot siano utilizzabili per la produzione di micro Led e micro Oled.
«L’innovazione può essere descritta immaginando un raggio laser con specifiche caratteristiche che ‘scrive’ su una superficie polimerica, opportunamente trattata, delle piccole aree colorate che vanno a formare i pixel», spiega Francesco Antolini, ricercatore Enea e coordinatore del progetto. «Questi consentono successivamente la formazione dei colori e delle immagini all’interno dei display. Grazie alle proprietà ottiche delle nanoparticelle e alla versatilità della tecnologia laser è pensabile di poter utilizzare i filtri convertitori in campi di applicazione della fotonica, che coinvolgono la manifattura di display, abbattendo i costi di produzione dei singoli componenti».