L’intelligent transformation di Lenovo per il lavoro ibrido

di Piero Macrì ♦︎ Secondo la survey, l’83% dei decisori IT si aspetta che lo smart working rimanga per almeno il 50% del tempo. Le realtà più innovative hanno sfruttato il lockdown per gestire in modo permanente un’organizzazione delle attività “on e off premise”, dislocata all’interno e all’esterno del perimetro fisico aziendale. Le soluzioni della multinaziomale? ThinkSmart View, il personal assistant per la videocollaboration, e ThinkSmart Hub, suite modulare per la configurazione di meeting room. Tutte le novità spiegate da Andrea Recupero, head of Emea Smart Collaboration

Thinksmart Hub 500 by Lenovo

In e out, dentro e fuori, in presenza e a distanza. Se avete pensato che lo smart working fosse solo una parentesi dettata dall’emergenza Covid vi siete sbagliati. Smart working è la modalità di lavoro con cui ci confronteremo da qui ai prossimi anni. Il lavoro, per usare la metafora del sociologo Zygmunt Bauman, assume una forma liquida e il digitale diventa il contenitore del “new normal” workplace. Secondo lo studio Future of Work and Digital Transformation effettuato da Lenovo (qui l’approfondimento) l’83% delle aziende afferma che il lavoro da remoto assorbirà circa il 50% del tempo dei dipendenti. Un cambiamento che sta già avvenendo.

Le aziende più innovative hanno già sfruttato l’esperienza del lockdown per gestire in modo permanente un’organizzazione del lavoro “on e off premise”, dislocata all’interno e all’esterno del perimetro fisico aziendale. Un fenomeno che ha sollecitato la creazione di tecnologie abilitanti un workplace più produttivo ed efficiente. Come interpretare il nuovo paradigma del lavoro ibrido da un punto di vista tecnologico? Quali sono i prodotti di nuova generazione? La risposta è nella serie di dispositivi e soluzioni che vengono proposti da Lenovo con il brand ThinkSmart. Tra questi ThinkSmart View, il personal assistant per la videocollaboration, e ThinkSmart Hub, suite modulare per la configurazione di meeting room. Ecco la visione e le novità di Lenovo spiegate da Andrea Recupero, head of Emea Smart Collaboration della multinazionale del personal computing ed enterprise IT che nell’ultimo trimestre fiscale ha raggiunto un fatturato di 17,2 miliardi di dollari… lavorando in smart working.







 

Tempo remoto, futuro prossimo del lavoro digitale

ZoomRoom smart office by Lenovo. Secondo lo studio Future of Work and Digital Transformation effettuato da Lenovo (qui l’approfondimento) l’83% delle aziende afferma che il lavoro da remoto assorbirà circa il 50% del tempo dei dipendenti. Un cambiamento che sta già avvenendo

«Quanto sta accadendo rappresenta un’ulteriore spinta al processo globale di digitalizzazione – afferma il manager di Lenovo – Si diventa sempre più consapevoli che uno scenario interconnesso, se strutturato in modo adeguato, può generare un miglioramento complessivo delle performance aziendali e allo stesso tempo sviluppare una maggiore soddisfazione degli utenti». Dall’indagine Lenovo emerge infatti che il 60% dei dipendenti preferisce lavorare da remoto per metà del tempo mentre più di un terzo preferisce lavorare da casa per tutto il tempo o la maggior parte del tempo. «Questo – spiega Recupero – è vero soprattutto nelle grandi aziende perché in questo caso parliamo di dipendenti che sono abituati a lavorare in team distribuiti a livello geografico e quindi la necessità di essere fisicamente in ufficio è meno rilevante rispetto a una pmi».

 

Il new normal e le nuove dinamiche lavorative

Il concetto di ufficio è cambiato radicalmente e si sono affermate nuove dinamiche lavorative. La quasi totalità delle aziende ritiene che il lavoro ibrido vada ben oltre lo scenario emergenziale e lo considera il new normal. L’ufficio non è più visto come il luogo del lavoro del passato ma come lo spazio dove creare relazioni creative tra colleghi. Le attività che richiedono una maggiore concentrazione si preferisce invece vengano fatte da casa. «Le aziende che avevano già intrapreso questo percorso prima del covid sono riuscite a garantire adeguati livelli di produttività, altre hanno dovuto accelerare, adottando in tempi brevi soluzioni che potessero garantire livelli adeguati di collaboration. Durante tutta l’emergenza pandemica abbiamo registrato un incremento molto importante della domanda di soluzioni dedicate al lavoro a distanza, tanto è vero che nel luglio scorso sono state approntate nel mondo ben 18 nuove linee produttive. E stata una crescita che ha seguito di pari passo l’esponenziale aumento nell’utilizzo di piattaforme di comunicazione unificata come Microsoft Teams, Zoom e Google Meet.

 

Intelligent Tansformation per il lavoro ibrido

L’obiettivo di Lenovo è essere leader nell’Intelligent Transformation. La visione è “smarter technology for all” per consentire a tutte le aziende di realizzare la trasformazione il lavoro ibrido. «E’ importante avere un approccio end-to-end in grado di offrire soluzioni che consentano di accelerare questo cambiamento. Fondamentale è indirizzare le aziende verso dispositivi di facile adozione per agevolare la collaborazione a distanza tra dipendenti e tra clienti e partner – afferma Recupero – Il 2020 ha dimostrato che la tecnologia può promuovere una collaborazione efficace in ambienti di lavoro distribuito. Continuare a espandere le nostre soluzioni di Intelligent Transformation è fondamentale nella nostra ambizione di offrire ai clienti le migliori esperienze per tenere riunioni produttive. Che si tratti di un dispositivo di elaborazione flessibile, di accessori per sale riunioni o di servizi gestiti end-to-end, Lenovo può aiutare i clienti ad accelerare il passaggio al lavoro ibrido».

 

In Teams we trust

ThinkSmart View Teams Display, disponibile nella versione per Microsoft Teams, secondo Lenovo rappresenta il vero asso nella manica per un’efficiente collaboration, in grado di ottimizzare al meglio la produttività in uno scenario di remote e hybrid working

ThinkSmart View Teams Display, disponibile nella versione per Microsoft Teams, secondo Lenovo rappresenta il vero asso nella manica per un’efficiente collaboration, in grado di ottimizzare al meglio la produttività in uno scenario di remote e hybrid working. «E’ un dispositivo wireless, easy to use – con schermo touch da 8 pollici, speaker, microfoni e videocamera integrati – che trasporta l’esperienza della piattaforma di collaboration targata Microsoft in un sistema all-in-one, dice Recupero. È il dispositivo perfetto e complementare al notebook o al desktop: da un lato un dispositivo per la produttività, il pc, dall’altro un dispositivo per agevolare la video collaboration, Teams Display. È stato pensato per garantire la massima versatilità e consentire una vera comunicazione personale, sicura e integrata. Può infatti essere utilizzato anche per fare chiamate su rete telefonica, fissa o mobile, e condividere documenti in cloud One Drive. Il vero punto di forza è rappresentato dalla user experience che è la stessa identica con cui ci si confronta con Ms Teams da una qualunque altra piattaforma».

 

Un’occasione per ripensare lo spazio lavorativo

ThinkSmart View Teams Display si presta per attrezzare nuovi layout degli spazi lavorativi. «Le aziende stanno ormai pensando a uffici con scrivanie condivise, osserva il manager. Nel new normal la scrivania non sarà più assegnata a una persona specifica ma verrà prenotata su richiesta». Ecco quindi che, grazie alla funzione Hot Desk di Teams, il dipendente che arriva in ufficio, dopo aver prenotato la postazione, può disporre del device a suo uso personale. «Basta inserire le proprie credenziali e automaticamente si configura in base al proprio profilo consentendo di avviare videochiamate, effettuare e ricevere chiamate telefoniche e poter accedere al proprio calendario per poter gestire al meglio gli appuntamenti – spiega Recupero – Insomma, prenoto il desk, uso il mio personal assistant all-in-one e nel momento in cui termino la sessione lascio la scrivania ad altri colleghi. ThinkSmart View comporta quindi un’ottimizzazione del costo e dello spazio di lavoro».

 

ThinkSmart Hub, la meeting room secondo Lenovo

ThinkSmart Hub è una soluzione “all-in-one” composta da un pc con schermo touch da 10,1 pollici (ruotabile a 360 gradi) con integrati microfoni e speaker e due uscite per proiettore e video per creare un’esperienza multimediale immersiva tra utenti che lavorano dall’ufficio e a distanza.

L’offerta Smart Collaboration di Lenovo si estende a tutto quanto può servire per attrezzare le meeting room. ThinkSmart Hub è una soluzione “all-in-one” composta da un pc con schermo touch da 10,1 pollici (ruotabile a 360 gradi) con integrati microfoni e speaker e due uscite per proiettore e video per creare un’esperienza multimediale immersiva tra utenti che lavorano dall’ufficio e a distanza. La soluzione è modulare e consente di dimensionare le diverse tecnologie per small, medium e large meeting room. Vi sono poi tutta una serie di accessori come ThinkSmart Cam e ThinkSmart Bar che consentono di avere una qualità video e audio ancora maggiori e vera un’esperienza immersiva. Le soluzioni possono integrare diverse piattaforme di collaboration, non solo Teams ma anche Zoom e Google Meet, attraverso la nuova generazione di meeting room Series One Kits Lenovo.

 

ThinkSmart Manager, il software per gestire i dispositivi da remoto

Il lavoro ibrido deve poter essere gestito con la massima semplicità. Non solo dall’utente finale ma anche da chi ne deve avere il controllo. Ecco, quindi, che Lenovo ha voluto rendere disponibile ai responsabili dell’IT aziendale una modalità di gestione centralizzata di tutti i dispositivi utilizzati da dipendenti dentro e fuori dall’ufficio. ThinkSmart Manager consente infatti ai dipartimenti IT di effettuare installazioni, configurazioni, aggiornamenti e troubleshooting di qualunque dispositivo ThinkSmart da qualsiasi postazione. Come spiega Recupero «Se per una qualsiasi ragione sono in remote working, il software ThinkSmart mi dà la possibilità di risolvere problemi di funzionamento di dispositivi che stanno utilizzando miei colleghi da sede aziendale o da casa. Mi collego alla macchina, verifico eventuali problematiche ed effettuo azioni di troubleshooting risolutive». La fornitura di tutti i dispositivi di Smart Collaboration è infine supportata da tutta una serie di servizi che possono supportare partner e clienti finali nella fase progettuale, nell’installazione e in attività di training (professional services); i factory services, che consentono una personalizzazione on demand del dispositivo per poterne tracciare la spedizione con codice univoco e i servizi “premier support” che estendono la garanzia fino a 3 anni.














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