Nuovo record per Lenovo: un milione di dispositivi elettronici prodotti dal primo stabilimento sostenibile in Europa

Dalla sua inaugurazione la struttura ha registrato un aumento del 20% dell'organico, con uno staff composto da 15 nazionalit

Dopo soli 10 mesi dall’inizio dei lavori durante la pandemia, la struttura è stata inaugurata nel giugno 2022

Importante traguardo raggiunto da Lenovo: il primo stabilimento di produzione in Europa, situato a Budapest, in Ungheria, ha prodotto e spedito un milione di workstation e server. Dopo soli 10 mesi dall’inizio dei lavori durante la pandemia, la struttura è stata inaugurata nel giugno 2022 per supportare i clienti in tutta Europa, Medio Oriente e Africa  e soddisfare le esigenze di infrastrutture server, sistemi di storage e workstation di fascia alta. Nel giugno 2023, lo stabilimento ha fornito soluzioni a più di 1.000 clienti in 69 paesi e ha visto accelerare la scala e la velocità delle operazioni nel corso dell’ultimo anno. Visitato da più di 180 clienti, l’impianto ha favorito una maggiore collaborazione e trasparenza e una più completa comprensione delle esigenze dei clienti Lenovo nell’intera area Emea.

Szabolcs Zolyomi, factory site leader di Lenovo, ha dichiarato: «L’apertura dello stabilimento ungherese rappresenta una tappa molto significativa per Lenovo, ci ha consentito di ampliare le nostre attività produttive internazionali e apre notevoli opportunità di crescita economica per il settore pubblico e privato del nostro paese. Il raggiungimento del traguardo di un milione di unità è la testimonianza di 12 mesi di proficua collaborazione interna ed esterna con i nostri dipendenti e clienti. Siamo stati in grado di rispondere alle esigenze dei clienti in modo più efficace, con una maggiore efficienza e un maggiore controllo sullo sviluppo dei prodotti e sulle operazioni della supply chain, sempre mantenendo costante il nostro impegno per la sostenibilità e il sostegno alla comunità locale».







Dalla sua inaugurazione la struttura ha registrato un aumento del 20% dell’organico, con uno staff composto da 15 nazionalità. Lenovo è stata inoltre premiata dal ministero del commercio estero ungherese per aver creato il maggior numero di posti di lavoro nel paese. Attraverso la Lenovo Foundation, l’ente filantropico collegato all’azienda, lo stabilimento ha anche avviato una collaborazione formale con la comunità locale per offrire attività di volontariato e supporto tecnologico alle scuole locali, oltre a partecipare a donazioni di sangue mensili in collaborazione con la Fondazione della Croce Rossa Ungherese. Il sito produttivo di Budapest è stato costruito all’insegna della sostenibilità, infatti, a partire dall’apertura dell’impianto l’isolamento termico dell’edificio è stato progressivamente reso più efficiente, è stata completata l’installazione di un sistema di sensori per l’illuminazione ed è stato ottimizzato l’utilizzo del calore di scarto del compressore d’aria. È in corso la seconda fase di installazione dei pannelli solari per aumentare la capacità a 4 megawatt, ovvero l’equivalente in termini di energia prodotta di circa 12 autocisterne di gas naturale. Nel corso dell’anno, il calore proveniente dall’intero sito produttivo viene reindirizzato per mantenere calda l’area dove sono presenti gli addetti per la manifattura. In inverno, l’aria fredda proveniente dall’esterno della struttura viene utilizzata per il raffreddamento, prevista e si prevede di estendere questo processo all’intero stabilimento. Il riutilizzo del calore ha permesso di ridurre i costi energetici del 14%.

A fronte del proprio impegno a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni di gas serra in tutta la filiera entro il 2049/50, Lenovo ha registrato una riduzione delle emissioni di CO2 nelle spedizioni di oltre il 90% grazie alla riduzione dei chilometri percorsi e alla posizione favorevole dello stabilimento posto al centro dell’Europa. Inoltre, i processi di produzione innovativi, come il metodo di saldatura a bassa temperatura brevettato da Lenovo, stanno aiutando l’azienda a raggiungere i propri obiettivi climatici basandosi su dati scientifici














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