Smart City 2 – Ecco le nuove frontiere per la manifattura

di Luigi dell’Olio ♦ Per i sindaci neoeletti l’introduzione di tecnologie intelligenti nella vita quotidiana delle città sarà prioritaria. Con ricadute importanti per gli operatori specializzati.

Due miliardi annui da qui al 2020. È la stima degli investimenti in smart city che sarà realizzata nel nostro Paese secondo l’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano. Dunque, per i sindaci neoeletti (oltre ovviamente che per quelli in carica) si apre una bella sfida per accaparrarsi risorse nazionali e comunitarie, da cofinanziare a livello territoriale, in grado di migliorare la vita urbana. Un’opportunità anche per le nostre aziende manifatturiere, che sono all’avanguardia nello sviluppo di soluzioni “intelligenti”.







Veicoli elettrici a Milano
Veicoli elettrici a Milano

Rivoluzione in tre step

La costruzione di una smart city passa essenzialmente per tre componenti: le tecnologie abilitanti, a cominciare dalle soluzioni di trasporto innovative (si pensi all’utilizzo dei gps per ottimizzare il traffico) e sostenibili (dall’elettricità usata come carburante al car pooling e car sharing); gli attori pubblici e privati, che devono essere in grado di marciare nella medesima direzione; i modelli di finanziamento, fondamentali in una fase di austerity.

Le principali applicazioni

“La prospettiva di applicazione più importante riguarda il tema della mobilità”, commenta Gianluca Donato, business development & sales electric vehicles charging infrastructure di Abb. “In questo ambito l’evoluzione tecnologica degli autoveicoli e dei carburanti è a livello avanzato e ormai si sta superando anche il problema delle infrastrutture, che a lungo ha frenato il decollo delle smart city nel nostro Paese”. Donato vede grandi possibilità di sviluppo, sia nell’ottica della qualità della vita nelle città, sia di conseguenza per i produttori specializzati, anche per i processi di integrazione dei sistemi di comunicazione. “In una vera smart city i sistemi come trasporti, energia elettrica, gestione idrica e edifici sono fortemente interconnessi e possono interagire con l’ambiente circostante. Per quanto ci riguarda, siamo attivi ad esempio nella realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione a supporto di reti intelligenti”.

Schema di rete per smart city
Schema di rete per smart city

Opportunità per le aziende di componentistica

Anche StMicroelectronics vede potenzialità inespresse soprattutto nel campo della mobilità. Una prospettiva interessante per le numerose aziende italiane specializzate nella componentistica. “La mobilità intelligente ed ecosostenibile potrà avere un grande impatto in tutti i settori produttivi, in particolare quello manifatturiero”, commenta Claudio Marchisio, advanced system technology della società italo-francese. “Infatti, basti ricordare che, in Italia, il trasporto merci su gomma copre più dell’85% del totale. È chiaro, quindi, che il miglioramento della mobilità potrà generare un importante effetto positivo sulla logistica e quindi sull’efficienza produttiva, grazie a tempi di approvvigionamento più rapidi e a costi di trasporto potenzialmente inferiori”.

Tra le applicazioni attive, Marchisio cita le iniziative legate a car e bike sharing, che però al momento si stanno diffondendo solo nelle grandi città. “L’effettiva implementazione di nuove applicazioni, che avranno un impatto pervasivo sia sul trasporto di merci che di persone, passa comunque attraverso la disponibilità di tecnologie affidabili e a basso costo che consentiranno un capillare sviluppo delle infrastrutture”, avverte.

Energica Motor debutta all'Aim
Energica Motor debutta all’Aim

Tra tradizione e innovazione

Lungo la Penisola si assiste a un fiorire di nuove iniziative imprenditoriali o alla riconversione di vecchie attività per cavalcare questi trend. Come nel caso di Energica Motor, primo produttore italiano di sportbike 100% elettriche, nata nel distretto motoristico di  Modena da una costola dello storico gruppo Crp, che fa componentistica per tutte le scuderie di F1. Un esempio di come si possa combinare tradizione e innovazione per seguire l’evoluzione del mercato.

Completamente nuova è, invece, Snapback, inserita nella short-list di Congicity, il più famoso programma verticale sulle smart city d’Europa. Il cuore del business è una soluzione software che permette di interagire con i dispositivi mobili senza guardarli e toccarli, riconoscendo air gesture, device motion, voce, suoni e altri comandi come il soffio. Questo rende possibile lo sviluppo di soluzioni energeticamente efficienti, senza l’impiego di hardware aggiuntivo. I principali mercati in cui opera l’azienda sono la sicurezza stradale, quella personale e sui luoghi di lavoro, la disabilità e, appunto, le smart city.

Smart City e smartphone
Smart City e smartphone

Spostamenti intelligenti

“Le città intelligenti sono una delle frontiere più importanti davanti a noi”, commenta Federico Protto, amministratore delegato di Retelit, operatore di di servizi dati e infrastrutture per il mercato delle telecomunicazioni. “In questo scenario che ci vede anche sempre più interconnessi diventa essenziale la raccolta, la trasmissione e l’elaborazione del dato efficiente e rapida, in modo da consentire un’analisi immediata della situazione e una risposta tempestiva”.

La fibra ottica può essere di aiuto. “Per esempio, nella gestione del traffico, unitamente alle tecnologie wireless, 4G e a breve 5G, la fibra ottica consente di creare una rete di sensoristica e di punti di interconnessione e condivisione con i veicoli, per la ricezione delle informazioni ad alta affidabilità e velocità”, spiega il manager. Aggiungendo che l’obiettivo dell’azienda per i prossimi anni sarà di sviluppare partnership con le amministrazioni locali, aziende del settore automotive e con chi si occupa di intelligence mobility e system integrator per creare applicazioni Car-to-Infrastructure (C2I).

Federico Protto, amministratore delegato di Retelit
Federico Protto, amministratore delegato di Retelit

Su ambiti simili si colloca anche Datalogic, produttore di lettori di codici a barre, mobile computer, sensori e marcatura laser. “Ci stiamo concentrando soprattutto sulle esigenze della mobilità”, spiega Mattia Piunti, product marketing manager mobile computing. “L’obiettivo è fornire soluzioni per un mondo sempre più interconnesso grazie a tecnologie di rete sempre più veloci e performanti e grazie a implementazioni infrastrutturali e applicative di tipo cloud”.  Allo stesso tempo, ricorda, la rivoluzione degli smartphone ha generato nuovi trend anche nel mondo della mobilità industriale, “come l’utilizzo di display full touch dalle dimensioni sempre maggiori, nuovi sistemi operativi sempre più user friendly e tecnologie come l’Nfc”. Tutte applicazioni destinate a diventare di uso comune, cambiando in profondità il modo di vivere e lavorare nelle città. Un’occasione di business che le aziende italiane farebbero bene a non farsi sfuggire.














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