Industria 4.0: prorogato al 30 giugno il bando V-IR 2019. Valore residuale 2 milioni

di Piero Macrì ♦︎ Obiettivo è favorire l’accesso delle Pmi alle infrastrutture pubbliche e private che si occupano sul territorio del trasferimento tecnologico alle imprese. I contributi erogati vanno da 20 mila a 200 mila euro e potranno coprire fino al 70% dei costi. Il progetto è finanziato dalla Regione Piemonte, coinvolti Mesap e Cim4.0

Prorogato al 30 giugno 2021 il bando V-IR 2019 della Regione Piemonte a sostegno di progetti d’innovazione assimilabili a una logica di sviluppo Industria 4.0. La componente residuale del bando, valore originario 9 milioni di euro, è di 2 milioni di euro. «L’obiettivo è favorire l’incontro tra domanda e offerta di ricerca e innovazione promuovendo l’accesso delle Pmi alle infrastrutture pubbliche e private che si occupano sul territorio del trasferimento tecnologico alle imprese», afferma Paolo Dondo, Technology Manager di Mesap, il polo d’innovazione smart products e smart manufacturing cofinanziato dalla Regione Piemonte e membro del Cluster Fabbrica Intelligente e del Cluster Nazionale Trasporti.

I finanziamenti serviranno a coprire le spese relative all’acquisizione del servizio prestato dall’infrastruttura selezionata per un tempo massimo di 6 mesi. I contributi a fondo perduto che verranno erogati vanno da un minimo di 20 mila fino a un massimo di 200 mila euro e potranno coprire fino al 70% dei costi. «Gli incentivi, come ricordato da Dondo, si inseriscono nella strategia di specializzazione intelligente (S3), istituita dalla Regione a partire dal 2016, che mira a creare le basi per una rinascita economica del territorio. Un’iniziativa volta a rafforzare la ricerca e l’innovazione in sette settori chiave: aerospazio, automotive, chimica verde, meccatronica, agroalimentare, tessile e salute».







Paolo Dondo technology manager del Mesap

Le infrastrutture identificate cui potranno accedere le imprese sono prevalentemente quelle che gravitano nell’orbita del Politecnico di Torino, dell’Università di Torino e dell’Università del Piemonte Orientale. Tra queste, il già citato Mesap, l’Aim ovvero l’Integrated Additive Manufacturing del Politecnico di Torino e il Cim4.0, il competence center torinese focalizzato su automotive e aerospace che ha appena inaugurato le proprie linee pilota. Le imprese potranno anche ricorrere a infrastrutture nazionali accreditati dalla Regione: l’Istituto Italiano di Tecnologia (Itt), l’Istituto Nazionale Ricerca Metrologica (Inrm), il Cnr (Cnr-Stems) e il Csp.

Mesap, Aim e Cim4.0 metteranno a disposizione i propri spazi e attrezzature di laboratorio garantendo servizi di supporto alle fasi successive alla progettazione dettagliata. In buona sostanza significa che i progetti che verranno accettati – relativi a prodotti o processi – dovranno essere già in fase avanzata di progettazione e orientati alla messa in produzione. I servizi che verranno supportati da Mesap, Aim e Cim 4.0 sono infatti compresi tra i livelli 5 e 9 dell’indice TRL (Technology Readiness Level) vale a dire: validazione tecnologica in ambito industriale; dimostrazione della tecnologia in ambito industriale, dimostrazione del prototipo in ambiente operativo reale; definizione e qualificazione completa del sistema; dimostrazione completa del sistema in ambiente operativo reale (prova funzionale con tecnologie abilitanti ed applicazione al settore industriale specifico).

 

Smart manufacturing Cim 4.0

Linea pilota Digital Factory di Cim4.0

Le linee pilota inaugurate nel dicembre scorso dal competence center di Torino sono due esempi di manifattura con tecnologie e impianti all’avanguardia nei campi dell’additive manufacturing e della digital factory e rappresentano strutture in grado di semplificare e rendere più competitivo l’approccio ai nuovi mercati da parte delle imprese. Le linee rendono possibile testare processi e prodotti prima di portare le innovazioni sul mercato. Nella digital factory c’è una combinazione delle diverse tecnologie, in primis l’Industrial Internet of Things, che combina sensori wireless, cloud computing, big-data analysys, abilitando nuove e più avanzate funzionalità di ottimizzazione di processi e di business intelligence, ad esempio implementando nuovi algoritmi di AI a supporto della predictive maintenance. Ampio spazio alla robotica con i cobot collaborativi, che si integrano con i nuovi sistemi cyber-fisici e danno vita a una fabbrica sviluppata sul concetto del digital twin. Non ultimo i nuovi spazi ospitano tutto ciò che riguarda la tecnologia a supporto del lavoro in fabbrica: dispositivi wearable e di visione che permettono nuove forme di interazione uomo-macchina, esoscheletri per facilitare i lavori più pesanti e infine tutto ciò che riguarda l’automazione intralogistica, vale a dire veicoli autonomi di nuova generazione come agv e amr.

 

Mesap, il polo d’innovazione smart Products e smart manufacturing

Il polo d’innovazione piemontese è organizzato in quattro gruppi di lavoro tematici: meccatronica di prodotto, con applicazioni nei diversi settori merceologici; di processo, con attuazioni sulle linee industriali; sistemi avanzati di produzione, con riferimento ad apparati per la realizzazione di beni strumentali; It, business e tecnologie, con l’accento posto su metodologie e strumenti di supporto alla gestione e organizzazione aziendale, al business, a specifiche tecnologie riguardanti l’area del manufacturing e della meccatronica. Tra le aree di intervento in ambito smart products: le metodologie e i sistemi per lo sviluppo del prodotto; le componenti e i sistemi automatici; le interfacce uomo-macchina; le applicazioni delle micro e nano tecnologie e quelle della fotonica. Per lo smart manufacturing l’attenzione è sui sistemi per lo sviluppo dei processi produttivi (digital manufacturing), nonché su quelli di trasformazione, lavorazione e assemblaggio di materiali e strutture.














Articolo precedenteRisultati preliminari 2020 di A2A: Ebitda a 1,19 miliardi, come nel 2019
Articolo successivoLuigi Calori è il nuovo managing director per l’Italia di Ssi Schäfer: prende le consegne da Ermanno Rondi






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui