Il chip shortage non frena Brembo, che vede i ricavi in crescita del 30,9%

La carenza di componenti elettronici non ha colpito direttamente l'azienda, ma ha generato volatilità negli ordini da parte dei clienti, impedendo al produttore di sistemi frenanti di saturare la capacità produttiva

Pinza del freno Brembo montata su Ferrari 458 Italia

Nonostante il settore automotive non stia vivendo il suo periodo migliore, Brembo continua a correre e nei primi nove mesi del 2021 ha registrato un fatturato di 2.041 milioni di euro, i crescita del 30,9% rispetto al precedente esercizio.
Migliora anche l’Ebitda, che raggiunge quota 381 milioni, crescendo del 18,7%.

La crescita riguarda tutti i settori: le applicazioni per motocicli sono quelle che hanno dato le maggiori soddisfazioni (+64%), seguite dal settore dei veicoli commerciali (35,3%), dai modelli destinati al mondo delle competizioni (29,6%) e dal reparto automotive (26,3%).







A livello geografico, le vendite crescono in Italia del 39,4%, in Germania del 29,9%, in Francia del 18,7% e nel Regno Unito del 31,6%. L’India cresce del 43,9% (+51,7% a cambi costanti), la Cina del 32,5% (+30,9% a cambi costanti) e il Giappone del 27,5% (+27,2% a cambi costanti). Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in crescita del 27,1% (+34,0% a cambi costanti), mentre quello sudamericano (Brasile e Argentina) cresce del 32,4% (+46,6% a cambi costanti).

Da segnalare che recentemente, il 4 novembre, Brembo ha perfezionato per 73 milioni di euro l’acquisizione di J.Juan , impresa spagnola specializzata in soluzioni per gli impianti frenanti delle moto.

Per il termine dell’esercizio 2021, Brembo mantiene la prudenza e prevede ricavi in crescita fra il 20% e il 25%, con un Ebitda fra il 18% e il 19%. Le principali minacce arrivano dall’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti. La carenza di componenti elettronici non ha un impatto diretto sulle attività dell’azienda, ma genera volatilità negli ordini da parte dei clienti, impedendo di sfruttare al meglio la capacità produttiva.

«I risultati del terzo trimestre 2021, approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione di Brembo, mostrano come l’azienda abbia saputo generare ricavi in crescita rispetto allo stesso periodo non solo dell’anno scorso, ma soprattutto del 2019, facendo meglio del mercato di riferimento», commenta Alberto Bombassei, presidente di Brembo. «I fondamentali del Gruppo si confermano solidi, grazie al contributo di tutti i segmenti di business in cui operiamo. Tuttavia, dopo una robusta prima metà dell’anno, sui conti del trimestre si registra il forte impatto negativo dell’inflazione delle materie prime e della carenza dei semiconduttori, fattori esogeni destinati a pesare sull’industria automotive almeno per tutto il resto del 2021, seppure la domanda di veicoli rimanga alta. In un contesto difficile e che causa incertezze per l’immediato futuro, la strategia di Brembo prosegue nella direzione intrapresa. Abbiamo perfezionato l’acquisizione di J.Juan in Spagna, completando così l’offerta del nostro portafoglio prodotti per il mercato della moto. Inoltre, la recente introduzione del nostro nuovo sistema frenante intelligente Sensify, ci posiziona come azienda all’avanguardia, pronta a fornire soluzioni tecnologiche per i veicoli del futuro».














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