Idroelettrico: le centrali di Edison inserite nella “Hydro Hall of Fame 2023”

Il riconoscimento va ai tre impianti storici Esterle, Bertini e Semenza sul fiume Adda

Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato dalla Rivista di settore Hydro Review, in occasione dell’Hydrovision International a Charlotte, il più grande evento annuale del settore idroelettrico al mondo

Nella prestigiosa Hydro Hall of Fame 2023 entra Edison, la più antica società energetica d’Europa, con 140 anni di primati, e operatore responsabile leader del settore in Italia. Il merito è da attribuire alle sue tre centrali storiche sul fiume Adda, Esterle, Bertini e Semenza. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato dalla rivista di settore Hydro Review, in occasione dell’Hydrovision International a Charlotte, nella Carolina del Nord (Stati Uniti), il più grande evento annuale del settore idroelettrico al mondo. Edison è la prima azienda italiana e tra le poche in Europa a conseguire questo riconoscimento.

Ogni anno, dal 1995, Hydro Review conduce un’indagine su scala globale per individuare gli impianti idroelettrici che hanno raggiunto 100 anni di operatività ininterrotta, garantendo un prezioso contributo alla produzione di energia rinnovabile, flessibile e sicura. Nelle motivazioni del prestigioso riconoscimento, si legge in particolare che la centrale Esterle di Edison “è rinomata per la sua bellezza architettonica ed è un esempio dell’evoluzione della tradizione dell’architettura eclettica lombarda. Presenta squisiti abbellimenti, intricati motivi geometrici e floreali, colonne e capitelli all’ingresso, lampioni e grondaie in ferro battuto e pareti in vetro di ispirazione gotica. L’impianto è stato più volte ammodernato nella tecnologia, migliorando l’affidabilità e il rendimento nel rispetto dell’integrità della struttura originaria”.







«Siamo orgogliosi di questo importante riconoscimento, che attesta lo straordinario contributo che Edison ha dato allo sviluppo economico e sociale italiano, ma prima ancora alla crescita dello stesso settore idroelettrico in Italia e nel mondo, segnando la strada per le imprese successive e alla lunga serie di primati che il Gruppo ha conquistato: dalla costruzione della centrale più potente al mondo, seconda solo a quella delle cascate del Niagara, alla linea elettrica più lunga per l’alimentazione dei primi tram elettrici a Milano, fino alla diga più alta in Europa e ancora tanti altri», dichiara Marco Stangalino, executive vice president e direttore power asset Edison. «In oltre 120 anni di presenza nell’idroelettrico, abbiamo contribuito a disegnare la storia del settore e oggi siamo forti di un bagaglio di competenze unico nel panorama, costruito sul campo, nella realizzazione e gestione operativa degli impianti nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali di cui siamo parte. Settore questo in cui desideriamo continuare ad essere ancora protagonisti, per accrescere l’energia green a disposizione e garantire la sicurezza del sistema energetico».

La centrale Bertini a Paderno (Milano), entrata in esercizio nel 1898, detiene il primato di impianto idroelettrico più antico d’Italia ed è in attività da 125 anni. All’epoca era la più potente al mondo, seconda solo a quella sul Niagara negli Stati Uniti. Per Milano la costruzione della prima centrale sull’Adda segnò il definitivo ingresso nel novero delle città industrializzate, consentendole tra l’altro di disporre da fine secolo di un efficiente sistema di trasporti alimentato dall’energia elettrica in sostituzione delle carrozze trainate da cavalli, che la poneva all’avanguardia in Europa. La crescente richiesta di energia elettrica da parte delle imprese, favorita dal decollo industriale della regione, rende necessaria la costruzione nelle vicinanze di una seconda centrale ancora più potente. Nasce così la Carlo Esterle, in esercizio dal 1914. Un vero gioiello architettonico di stile eclettico, che ne fa una vera e propria cattedrale dell’energia. A pochi anni di distanza poi, è il 1920, entra in esercizio ancora una nuova centrale a Calusco d’Adda, che successivamente è dedicata a Guido Semenza, uno dei progettisti degli impianti. Un altro mirabile esempio di edificio monumentale.

Le tre centrali idroelettriche, tutt’oggi appartenenti e operate da Edison, producono oltre 260 milioni di Kwh all’anno, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 100 mila famiglie e di evitare l’emissione in atmosfera di 73.000 tonnellate di CO2.














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