Edison aderisce alla campagna di sensibilizzazione sui consumi energetici “M’illumino di meno”

Edison, operatore leader del settore energetico in Italia con oltre 140 anni di primati, aderisce alla ventesima edizione di “M’illumino di meno”, la campagna di sensibilizzazione sui consumi energetici, ideata dalla trasmissione “Caterpillar” di Rai Radio 2 in occasione della giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili.

Venerdì 16 febbraio, le luci esterne dello storico Palazzo Edison in Foro Buonaparte a Milano, verranno simbolicamente spente dal tramonto fino all’alba. Un piccolo gesto che invita a riflettere sull’uso consapevole e responsabile dell’energia e sulle scelte che possono contribuire a migliorare l’impatto sulla Terra. Per l’occasione, inoltre, Edison ha ospitato presso la centrale idroelettrica Bertini sul fiume Adda, tra le più antiche mai realizzate in Europa a fine ‘800, un concerto di musica interamente alimentato con l’energia dell’acqua.







Il video del concerto è al seguente link

Progetto Sedi Sostenibili. Edison ritiene che modificare i consumi rappresenti una trasformazione culturale che parte innanzitutto dalla consapevolezza del ruolo fondamentale che ciascuno ha nel ridurre la pressione sulle risorse naturali. Su queste basi, prende le mosse il progetto aziendale sedi sostenibili: un percorso che attraverso azioni di sensibilizzazione, spinte “gentili” e interventi strutturali, promuove l’apprendimento, l’adozione di nuovi comportamenti e la misurazione dei risultati, (come la misurazione della carbon footprint delle attività lavorative, l’illuminazione smart a risparmio energetico degli uffici, riduzione della produzione dei rifiuti e l’elettrificazione del parco aziendale) coinvolgendo attivamente le persone di Edison nella riduzione del proprio impatto ambientale in ufficio.














Articolo precedenteCrisi Fos di Battipaglia (Prysmian): sono tre i gruppi industriali interessati al sito
Articolo successivoEni, cala l’utile netto (-66%) nel 2023. Ma Descalzi resta ottimista






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui