Ibm mantiene la leadership per il numero di brevetti: nel 2020 ne ha conseguiti 9.130

Con 9.130 brevetti conseguiti nel corso del 2020, Ibm conferma una leadership che ormai va avanti da 28 anni. Parliamo del frutto del lavoro di più di 9.000 inventori in 46 stati americani e in 54 Paesi a livello mondiale. L’Italia ha contribuito con 102 invenzioni.

Di questi brevetti, 2.300 sono nel campi dell’intelligenza artificiale, dalla soluzione per rendere gli agenti virtuali più reattivi in base alle emozioni rilevate nelle conversazioni al supporto nel prendere decisioni complesse, riassumendo i punti chiave da una varietà di fonti, sia scritte che verbali, e presentandole in visualizzazioni di facile comprensione. Focus di Ibm è la costante innovazione attraverso l’elaborazione del linguaggio naturale oltre all’introduzione di nuove funzionalità in Ibm Watson. Nel 2020, infatti il team Ibm Watson ha annunciato la disponibilità di funzionalità Project Debater, tecnologia che raccoglie enormi quantità di testo ed elabora un discorso ben strutturato su un determinato argomento, in modo chiaro e determinato.







3.000 brevetti sono relativi alla distribuzione del cloud ibrido nell’edge. La progressiva diffusione del cloud ibrido pone i cio di fronte alla necessità di determinare quali dati verranno elaborati on premise e quali saranno gestiti nel cloud. Gli inventori di Ibm hanno sviluppato una tecnologia per distribuire in modo intelligente l’elaborazione tra cloud, dispositivi edge e device intermedi ottimizzando il cloud ibrido per progetti che implicano l’IoT, come le istruzioni di guida fornite da gps sensibili alla latenza. L’offerta di soluzioni in ambito edge e cloud ibrido ha avuto un ruolo chiave nella roadmap di Ibm nel 2020: a partire dal lancio di Ibm Edge Application Manager – soluzione per l’implementazione e la gestione autonoma da remoto di progetti di AI, analytics e IoT, offrendo analisi real-time e insight su larga scala – sino all’annuncio di Ibm Cloud for Telco che abilita le aziende a sfruttare le potenzialità dell’edge e del 5G.

Ibm detiene la leadership nell’ambito dei brevetti relativi al quantum computing: tra le diverse invenzioni in quest’area, per esempio, c’è una soluzione in grado di semplificare la mappatura della simulazione molecolare quantistica il che aiuta a comprendere come e quando viene rivoluzionato il processo di scoperta di nuovi materiali e farmaci. Ibm ha anche ottenuto un brevetto che pone le basi per indagare in modo più accurato ed efficiente le analisi dei rischi su un computer quantistico: in questo ambito sono già in corso ricerche in collaborazione con le principali istituzioni finanziarie.

In ambito sicurezza, nel 2020 il colosso dell’informatica ha conseguito 1.400 brevetti. Uno di essi è usato per la crittografia omomorfica, un metodo pionieristico in grado di eseguire calcoli su dati che rimangono crittografati durante l’intera elaborazione al fine di massimizzarne la sicurezza. Nel dicembre 2020 Ibm Security ha lanciato un servizio che consente alle aziende di sperimentare la crittografia omomorfica.

«Di fronte a sfide senza precedenti, il mondo ha più che mai bisogno del pensiero scientifico e dell’azione guidata dalla scienza. L’impegno di Ibm per ricerca e sviluppo a lungo termine ha aperto la strada a nuovi prodotti e alla leadership di mercato, portando grandi benefici ai nostri clienti e alla società», ha spiegato Dario Gil, senior vice president e director Ibm Research. «Il 2020 è stato un altro anno eccezionale per IBM, grazie ai nostri inventor, in tutto il mondo, che giorno dopo giorno si dedicano a far evolvere la conoscenza nei rispettivi campi».














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