Hpe mette il turbo al 5G: la fabbrica è 5.0!

di Piero Macrì ♦︎ La tecnologia della multinazionale abilita la comunicazione tra sensori, macchinari, veicoli e front line worker nelle fabbriche. Merito delle reti private: l’integrazione edge to cloud è totale. 5G Core Stack: un wireless ibrido con interoperabilità 5G Wi-Fi. Le opportunità per service provider, telco e system integrator e l’impatto sullo shopfloor

Hpe mette il turbo al 5G. Dopo aver realizzato la tecnologia Hpe 5G Core Stack abilitante le nuove infrastrutture di rete mobile degli operatori di telecomunicazioni, il gigante dell’Ict rende ora disponibile a imprese, system integrator e service provider tutta la tecnologia per la creazione di reti private 5G. Il nuovo standard di comunicazione wireless è una colonna portante della strategia d’impresa di Hpe. Questo perché, con più banda e con minore latenza, il trasferimento dei dati dall’edge al cloud diviene più semplice e immediato. I mattoni 5G di Hpe sono stati sviluppati in open source. Una logica che permette agli operatori di rete di staccarsi dai sistemi proprietari single vendor su cui erano costruite le reti delle generazioni precedenti e alle imprese di avere reti private per realizzare fabbriche 5.0 con piena integrazione edge to cloud.

Una dimensione, quella della fabbrica 5.0, dove veicoli a guida autonoma, robot e cobot si alternano in attività di produzione e assemblaggio 24 ore su 24 mentre gli operatori eseguono le loro attività – di attrezzaggio, monitoraggio e manutenzione – in realtà virtuale e aumentata con informazioni operative che vengono trasferite in un workplace virtuale che si sovrappone a quello fisico. In altre parole, il 5G si candida ad essere la rete ideale per lo smart manufacturing, rendendo possibile una comunicazione tra sensori, macchinari, veicoli e front line worker. «L’avvento del 5G è destinato a creare opportunità senza precedenti per le aziende e le società di telecomunicazioni, che potranno generare e fornire “network as a service”.







Con il supporto di Hpe, le telco possono introdurre nuovi tipi di servizi in tempi più rapidi e a costi inferiori, mentre le aziende possono implementare il networking best of class per supportare l’edge computing», afferma Tom Craig, vp e general manager, Hpe Communications Technology Group. L’annuncio della nuova 5G Private Network consolida l’offerta “edge business” di Hpe. Nel corso dell’ultimo anno la divisione ha generato ricavi per 4 miliardi di dollari, per una crescita anno su anno del 13%.

 

La tecnologica abilitante l’edge in versione 5G

Dopo aver realizzato la tecnologia Hpe 5G Core Stack abilitante le nuove infrastrutture di rete mobile degli operatori di telecomunicazioni, il gigante dell’Ict rende ora disponibile a imprese, system integrator e service provider tutta la tecnologia per la creazione di reti private 5G

5G Core Stack è il nucleo tecnologico per realizzare le reti 5G private: on edge (con sistemi Hpe Edgeline Converged Systems) e in cloud. Service provider e system integrator lo possono utilizzare per offrire “5G private network” secondo le modalità as a service previste dall’ecosistema Hpe Greenlake. La soluzione garantisce che i dati siano elaborati on edge in tempo reale e che risiedano sempre all’interno dei siti produttivi. L’offerta si differenzia da quella di altri competitor poiché integra la connessione Wi-Fi. «Le aziende guardano sempre più al 5G ma per molti rimane importante integrare le reti esistenti, afferma Craig. Sebbene il 5G superi di gran lunga il Wi-Fi in termini di copertura e velocità, quest’ultimo ha tutta una serie di prerogative, anche di costi, che continuano a essere funzionali a specifici ambiti applicativi». Con la tecnologia 5G di Hpe si dà quindi vita a un wireless ibrido: gli utenti possono godere del meglio dei due mondi grazie all’interoperabilità 5G e Wi-Fi. Nella visione Hpe, la rete wireless in combinazione con il 5G consente di evitare le congestioni del traffico e di consumare meno energia. Questa soluzione è gradita soprattutto alle aziende manifatturiere, visto che il 5G ha molti più problemi a viaggiare attraverso muri e oggetti rispetto al wi-fi. La tecnologia 5G va vista quindi come complementare a quella wi-fi e non in contrapposizione.

 

Il 5G non è più un’utopia

I grandi gruppi industriali, tra questi i car maker, iniziano a sperimentare private network 5G nella prospettiva di un deployment generale che avverrà ormai a breve. «La rete di nuova generazione fornisce connettività ultra-broadband sui cui far collassare il traffico dati di una infinità di dispositivi con tempi di risposta e livelli di sicurezza coerenti con la comunicazione machine-to-machine e human-to-machine di una digital factory», afferma Craig. Con il 5G si innesca un vero e proprio cambio di paradigma nello sviluppo applicativo poiché va inteso non più come semplice network ma come piattaforma di servizi digitali. La sua adozione consente non solo di raggiungere velocità di trasmissione dei dati fino a 10 volte superiori a quelle delle attuali reti 4G, ma anche di gestire massivamente tutti gli “oggetti” necessari allo sviluppo di applicazioni collaborative Industrial Iot.

Hpe 5G Core Stack è il nucleo tecnologico per realizzare le reti 5G private: on edge (con sistemi Hpe Edgeline Converged Systems) e in cloud. Service provider e system integrator lo possono utilizzare per offrire “5G private network” secondo le modalità as a service previste dall’ecosistema Hpe Greenlake.

Verso la fabbrica 5G

Hpe 5G Lab, situato a Fort Collins, in Colorado, e clienti e partner potranno accedervi da remoto
Hpe 5G Lab, situato a Fort Collins, in Colorado, un ambiente virtuale di test e sviluppo dove le Telco e i partner possono validare e integrare soluzioni di rete 5G

La nuova architettura di rete wireless potrà tradurre in realtà la visione della fabbrica del futuro. La velocità di connessione, che potrà superare i 10 gigabit al secondo e la latenza nell’ordine di millisecondi, consentirà non solo di far comunicare meglio le persone ma realizzare una vera e propria autostrada digitale. L’utilizzo permetterà di interconnettere e gestire a distanza gli impianti industriali, garantendo maggiore efficienza, affidabilità e sicurezza rispetto alle reti tradizionali. Le aziende potranno inoltre configurare le soluzioni più velocemente, acquisendo il completo monitoraggio e la supervisione di una linea produttiva industriale con importanti benefici in termini di riduzione dei costi e dei tempi di produzione.

 

La futurible ascesa delle private network

Secondo le più recenti analisi si stima che a livello globale siano state implementate circa un migliaio di reti private 5G. Ma è solo l’inizio. Si prevede che nel 2026 le reti saranno più di 20.000 con investimenti pari o superiori a 5 miliardi di dollari. La survey di un importante system integrator mondiale, che ha coinvolto 216 cio e decision maker di grandi aziende di Regno Unito, Stati Uniti, Giappone e Germania, ha evidenziato che il 90% delle aziende prevede che il 5G privato diventerà la scelta di rete standard. Più della metà delle aziende (51%) prevede di implementare una rete 5G privata entro i prossimi 6-24 mesi. Dall’inchiesta emerge inoltre che l’ostacolo più comune all’implementazione delle reti di nuova generazione sia l’integrazione con sistemi e infrastrutture legacy.

Secondo le più recenti analisi si stima che a livello globale siano state implementate circa un migliaio di reti private 5G. Ma è solo l’inizio. Si prevede che nel 2026 le reti saranno più di 20.000 con investimenti pari o superiori a 5 miliardi di dollari.

Rete distribuita e ottimizzata su nodi edge

Le funzioni delle antenne intelligenti by Hpe sono “containerizzate”, «come tanti cassetti», e i software che operano al loro interno non vengono forniti da un solo vendor, ma scelti dalle Telco, che pertanto avranno l’opportunità  di selezionare quelli migliori sul mercato (relativi, ad esempio, alla sicurezza o alla gestione dei workload) per creare soluzioni di rete su misura sintonizzate su specifiche verticali e casi d’uso

La rete 5G privata realizza la copertura wireless di un campus o di un’area produttiva attraverso il dispiegamento “on site” di antenne e apparati 5G dedicati. Per sfruttare pienamente le potenzialità, le coperture radio potranno essere integrate attraverso la creazione di nodi edge, ovvero micro-server installati all’interno dell’area industriale, rendendo disponibili localmente quelle applicazioni che per requisiti di performance/latenza o di sicurezza/privacy traggono maggior beneficio da una implementazione di prossimità. La rete così implementata sarà grado di offrire connettività unificata, accesso ottimizzato alle applicazioni aziendali da parte del personale e dei sistemi di automazione industriale, e costituire al contempo un mezzo di comunicazione sicuro all’interno dell’area coperta in virtù della possibilità di processare localmente dati sensibili o critici per il business.

 

Le opportunità per service provider, telco e system integrator

In linea teorica la soluzione Hpe 5G Private Network può essere implementata dalle stesse aziende, ma in pratica la messa in opera, considerata la complessità e le competenze che devono essere messe in gioco, sarà responsabilità di service provider e system integrator, seppure al momento l’azienda non abbia ancora avviato partnership e collaborazioni con specifici service provider italiani. In prospettiva, le telco avranno la possibilità di sviluppare una proposta a tutto tondo basata su reti 5G private con soluzioni dedicate ai differenti mercati verticali. Uno scenario che consentirà agli operatori di non essere relegati al ruolo di meri fornitori di connettività, ma di servizio. Come rilevano numerosi analisti, nello sviluppare nuove proposizioni enterprise 5G, dovranno fare leva anche su asset, skill e know-how che tradizionalmente non sono nella loro disponibilità.

In linea teorica la soluzione Hpe 5G Private Network può essere implementata dalle stesse aziende, ma in pratica la messa in opera, considerata la complessità e le competenze che devono essere messe in gioco, sarà responsabilità di service provider e system integrator, seppure al momento l’azienda non abbia ancora avviato partnership e collaborazioni con specifici service provider italiani.

L’impatto del 5G sullo shopfloor

Tom Craig, vp e general manager, Hpe Communications Technology Group.

I progetti di digital transformation su larga scala per l’acquisizione di dati operativi includono l’implementazione di dispositivi IoT ed edge computing. I dati acquisiti costituiscono la base per lo sviluppo di digital twin, modelli di simulazione e l’implementazione di altri modelli di business come il condition monitoring e il remote monitoring. Tuttavia, spesso è necessario un interscambio edge to cloud. Ed è qui che entra in gioco il network 5G. Trasferire con successo i dati di fabbrica allo storage centralizzato o alle piattaforme analitiche, richiede una connettività affidabile. Le reti cablate non hanno la portata necessaria per supportare centinaia di fonti di produzione dati e i network 4G presentano dei limiti. La sfida di scalabilità e affidabilità che l’industria manifatturiera deve affrontare in termini di networking è, quindi, la ragione del 5G, un network di comunicazione affidabile e a bassa latenza abilitante la nuova automazione di fabbrica 5.0. L’hardware edge potenzierà la produzione grazie a risorse di elaborazione decentralizzate e processi decisionali in real time. L’edge interagirà all’interno della struttura di rete e il 5G consentirà il trasferimento e la ricezione dei dati, fornendo le risorse per sviluppare app personalizzate per il miglioramento delle performance operative all’interno dello stabilimento.

Con la tecnologia 5G di Hpe si dà quindi vita a un wireless ibrido: gli utenti possono godere del meglio dei due mondi grazie all’interoperabilità 5G e Wi-Fi. Nella visione Hpe, la rete wireless in combinazione con il 5G consente di evitare le congestioni del traffico e di consumare meno energia. Questa soluzione è gradita soprattutto alle aziende manifatturiere, visto che il 5G ha molti più problemi a viaggiare attraverso muri e oggetti rispetto al wi-fi. La tecnologia 5G va vista quindi come complementare a quella wi-fi e non in contrapposizione

La prospettiva Telco

Per quanto riguarda le Telco, la proposta Hpe può avviare la loro trasformazione in partner chiave dell’edge computing. Infatti, per gestire i “micro edge” server, Hpe mette a loro disposizione degli “Orchestratori” software. Grazie ad essi, le aziende di telecomunicazioni potranno fornire servizi remunerativi, facilmente monetizzabili e ad alto valore aggiunto, per la robotica e per l’automazione industriale e per tanto altro. Inoltre, le Telco si occuperanno anche del network slicing, e cioè della strutturazione della rete in sotto-reti adatte ad applicazioni con requisiti diversi; nonché della scelta di software integrati nei “micro edge” server, individuati sul mercato: il modello è open e multi-vendor. Per sostenere tutto questo, la multinazionale americana ha creato l’Hpe 5G Lab, un ambiente virtuale di test e sviluppo dove le Telco e i partner possono validare e integrare soluzioni di rete 5G.














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