Honeywell entra nella corsa verso i computer quantistici che vede già protagonisti Ibm e Google. Il gruppo industriale americano – le cui attività includono l’aviazione, lo spazio, l’energia, l’edilizia o la scienza dei materiali – ha annunciato il 3 marzo che si sta preparando a lanciare un computer quantistico che sarebbe due volte più potente di quello attualmente esistente. Honeywell ha scelto un nuovo approccio e lavora su una architettura chiamata “trappola ionica“. Sarà messo in servizio durante il 2020 tramite la piattaforma cloud Microsoft Azure. Maggiori dettagli saranno rilasciati nei prossimi tre mesi. Con un Quantum volume di 64, il più alto raggiunto fino ad ora (Ibm ha dimostrato un sistema quantistico con un Quantum volume di 32), secondo Honeywell è possibile affermare di poter realizzare il computer quantistico più potente al mondo.
Una misura di potenza molto specifica
Misurare la potenza reale di queste macchine è tutt’altro che semplice. Honeywell non si riferisce semplicemente al numero di qubit, ma all’unità di misura Quantum volume introdotta da Ibm due anni fa. Il Quantum volume tiene conto di diversi fattori: il numero di qubit, la connettività dei qubit tra loro, gli errori delle porte della logica quantistica e gli errori di misurazione dei risultati. L’idea alla base di questa unità è quella di garantire che il numero di qubit sia costante e che il tasso di errore sia basso mentre si misura effettivamente la potenza di calcolo.
Le collaborazioni con JpMorgan Chase e Microsoft
Honeywell sta parallelamente collaborando con JPMorgan Chase per sviluppare algoritmi finanziari destinati al nuovo dispositivo e per dispositivi futuri basati sulla stessa architettura, ma lavora anche con startup per generare altri software. Honeywell metterà inoltre a disposizione le sue innovazioni agli sviluppatori tramite cloud con Azure Quantum Services di Microsoft. La società indica che l’impatto della sua innovazione sarà significativo, oltre per il già citato settore finanziario, per i settori chimico, petrolifero e per l’industria aerospaziale.
