Economia circolare: Gruppo Renault festeggia il primo anniversario della Refactory

Inaugurato a Flins Factory Vo, il primo stabilimento specializzato nel ricondizionamento dei veicoli usati su scala industriale

Nel 2020 è partito ufficialmente il progetto Refactory del Gruppo Renault che ha trasformato il sito di Flins (dipartimento delle Yvelines in Francia) nel primo stabilimento europeo specializzato nel ricondizionamento dei veicoli usati su scala industriale.

La Refactory voluta dal Gruppo Renault (in particolare, dal ceo Luca de Meo) non è altro che un’immensa officina su larga scala dedicata alle auto elettriche. Il progetto si basa su un ecosistema articolato intorno a quattro centri:







Re-Trofit: In questo centro sono riunite le attività di retrofit e ricondizionamento dei veicoli usati. Operativa da settembre 2020, la Factory Vo ha già ricondizionato oltre 1.500 veicoli. Nei prossimi due anni, è stato previsto di aumentare le sue capacità ed aggiungere nuove attività, come la riparazione delle carrozzerie pesanti. Entro il 2023, sarà oggetto di studio anche un progetto per offrire servizi di retrofit per convertire i veicoli commerciali.

Re-Energy: questo centro contribuisce allo sviluppo delle applicazioni relative alla seconda vita delle batterie e alle nuove energie. Con lo sviluppo della mobilità elettrica, Gaia, filiale del Gruppo specializzata nella riparazione delle batterie, si prepara a cambiare scala: entro fine 2021, verranno effettuate 2.000 riparazioni di batterie ed entro il 2030 passeranno a più di 20.000. In coordinamento con Mobilize, il sito di Flins ha ospitato nel 2021 un dispositivo di stoccaggio stazionario dell’energia a partire dalle batterie, con una capacità di 15 MWh (progetto Advanced Battery Storage). Lo sviluppo di sistemi mobili o stazionari di stoccaggio dell’energia per molteplici utilizzi (cantieri edili, stoccaggio di energia solare, servizi a bordo delle imbarcazioni, ecc.) raggiungerà una capacità di 30 MWh nel 2021 e 2022. Nell’ambito della joint-venture Hyvia, dedicata alla mobilità a idrogeno, il sito di Flins ospiterà anche, a partire dal 2022, le attività di assemblaggio delle celle a combustibile, stazioni di ricarica e fornitura di idrogeno.

Re-Cycle: questo centro riunisce le attività di riciclo e riutilizzo di componenti e materiali. Il progressivo arrivo, tra il 2021 e il 2022, dei team dello stabilimento di Choisy-le-Roi, esperti nel remanufacturing dei componenti meccanici, consentirà di massimizzare l’uso dei ricambi e pezzi riutilizzati nella Factory VO e nel Gruppo. È stato anche previsto di estendere l’attività strategica della riparazione delle schede elettroniche (meccanotronica) nell’ambito di questo trasferimento di attività. Il centro continua ad implementare cicli brevi per il riciclo di materiali e componenti, come le marmitte catalitiche e i parafanghi.

Re-Start: questo centro comprende il progetto di un centro di innovazione e formazione. Riunisce 3 entità: un centro di innovazione al servizio dell’industria 4.0 per sviluppare, in particolare, prototipizzazione, stampa 3d, retrofit dei robot; un’attività di prototipizzazione dei veicoli commerciali nonché un campus dove si svolgono corsi di formazione professionale con diploma per i collaboratori di Flins. A inizio 2022, questo centro comprenderà anche un incubatore dedicato alla ricerca e all’innovazione a livello di economia circolare, nonché nuove formazioni accademiche per ottenere certificazioni, con il sostegno della regione.

A fine 2021, saranno 700 i collaboratori di Flins che parteciperanno alle attività della Refactory. Entro il 2030, il sito prevede di assumere oltre 3.000 persone.

Factory Vo: tempistiche, costi e qualità di altissimo livello

Per preservare il valore del prodotto e rispondere alla crescita del mercato dei veicoli usati (Vo), lo stabilimento di ricondizionamento di veicoli usati di Flins si basa su un modello unico, pensato per offrire al mercato il meglio a livello di tempistiche, costi e qualità. La Factory Vo è un sito al 100% digitalizzato, ciò che permette di garantire la tracciabilità e il monitoraggio in tempo reale delle varie fasi di ricondizionamento. Elaborato per ricondizionare tutti i tipi di veicoli, di tutte le marche, il sito presenta 4 vantaggi principali:

Le dimensioni: La Factory Vo di Flins, che occupa una superficie di 11.000 m2, è il più grande sito di ricondizionamento in Europa. Organizzato su tre turni, può ricondizionare ben 180 veicoli usati al giorno, ovvero 45.000 veicoli all’anno entro il 2023, con la possibilità di raddoppiare questo dato a medio termine.

I costi: Il sito deve la sua competitività all’alto tasso di produttività, derivato da un’organizzazione lineare e dai sistemi di produzione ottimizzati dei veicoli nuovi. La Factory Vo vanta cicli brevi per i componenti e i materiali che provengono da filiali del Gruppo come Gaia, Indra e Choisy, per limitare quanto più possibile la sostituzione dei componenti favorendo la riparazione. Il raggruppamento dei flussi logistici con i veicoli nuovi permette anche di diminuire i costi e ridurre l’impatto ambientale.

Le tempistiche: Dotata di 4 linee di produzione, la Factory Vo è organizzata in modo tale che non ci siano andate e ritorni. Realizzato da Sgs Automotive Services, il controllo tecnico è integrato alla linea per aumentare l’efficienza e ridurre i tempi. Il sito è dotato di un sistema fotografico e video, installato su una piattaforma girevole, per generare scatti automatici (fino a 10 veicoli all’ora). Questo scanner ad alta risoluzione consente di effettuare un’ispezione virtuale a 360° (interno, esterno, sottoscocca e pneumatici). Progettato dall’azienda specializzata Twinner, questo strumento permette di rimettere i veicoli immediatamente in vendita, senza aspettare il ritorno dal concessionario. In media, la Factory Voricondiziona un veicolo in soli 8 giorni invece di 21.

La qualità: I veicoli ricondizionati possono contare sugli stessi standard di qualità dei veicoli nuovi prodotti. Un sistema di controllo della qualità indipendente è integrato nel dispositivo, così come un sistema di qualificazione delle batterie per i veicoli elettrici. Entro il 2022, 200 nuovi dipendenti lavoreranno per la Factory Vo. Queste assunzioni nello stabilimento di Flins vanno di pari passo con un programma di formazione certificato, composto da una corso base in comune (strategia post-vendita, sostenibilità dei materiali, riciclo, ecc.) e da corsi di formazione più specifici presso la Factory Vo (elettromeccanica, smart repair).

Refactory è al centro della strategia di sviluppo sostenibile del Gruppo. È un progetto industriale globale, che è destinato ad essere sviluppato ulteriormente, come è accaduto di recente nello stabilimento di Siviglia, in Spagna. Queste attività contribuiscono, su varia scala, al processo di decarbonizzazione per raggiungere l’obiettivo zero emissioni del Gruppo in Europa nel 2040.

Jean-Dominique Senard, presidente del consiglio di amministrazione del Gruppo Renault, ha dichiarato: «Sono orgoglioso del lavoro effettuato dai nostri team per creare, in tempi record, il più grande stabilimento ad economia circolare d’Europa dedicato alla mobilità. Con la Refactory, dimostriamo che, in Francia, è possibile effettuare la conversione e la trasformazione positiva dell’industria. È un esempio come tanti altri del dinamismo del Gruppo che opera su tutti i fronti della transizione ecologica, della trasformazione delle competenze e della creazione di nuove mobilità».

Luca de Meo, ceo del Gruppo Renault, ha aggiunto: «Manteniamo la nostra promessa: un anno dopo il lancio, la Refactory incarna un progetto innovativo ed ambizioso per il sito di Flins, una nuova fonte di valore economico, sociale ed ambientale. La Refactory è emblematica della “Renaulution” che porta il Gruppo verso una trasformazione profonda, veloce e sostenibile, incentivata dalla creazione di valore. Nel cuore di questo progetto, il primo stabilimento di veicoli usati dimostra la nostra capacità di industrializzare le attività legate all’economia circolare. La factory Vo ci posiziona ai migliori livelli del mercato in crescita dei veicoli usati, con uno strumento industriale unico, in grado di ricondizionare fino a 45.000 veicoli all’anno».

 














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