General Motors fa causa a Fca

Il gruppo automobilistico statunitense accusa l'azienda guidata da Michael Manley di aver corrotto, tra il 2009 e il 2015, membri dello United Auto Workers (Uaw), il sindacato dei metalmeccanici americano

John Elkann, presidente di Stellantis e presidente e ad di Exor. Foto credits Di Exor S.p.A.

General Motors fa causa a Fca, accusandola di aver corrotto membri dello United Auto Workers (Uaw), il sindacato dei metalmeccanici americano. A dirlo l’agenzia Bloomberg. La replica del gruppo italo-americano è dura e secca: “Vogliono ostacolare la fusione con Psa, ci difenderemo vigorosamente.”

Le ragioni di GM

Per Craig Glidden, il responsabile legale di Gm: “Il piano di corruzione su più anni (2009-2015 ndr.) di Fca ha minato l’integrità delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro e causato a Gm sostanziali danni.” Gm ritiene che parte dell’intento di Fca fosse quello di indebolire finanziariamente il gruppo, con l’obiettivo di agevolare la probabile una fusione con Chrysler.







 

La risposta di Fca

Fca ha sempre negato di essere stata a conoscenza della cospirazione fra tre suoi ex manager con funzionari del Uaw per indebolire le norme sul lavoro. Un portavoce del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli ha sottolineato  “Siamo stupiti dalla causa intentata da General Motors sia per i suoi contenuti che per la tempistica. Possiamo solo presumere che intenda ostacolare il progetto di fusione con Psa, così come i nostri negoziati con il sindacato United Auto Workers”.

Il futuro lo scriveranno probabilmente le aule giudiziare














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