Venture Box: da Gellify un progetto di venture building per il software b2b

La piattaforma di innovazione intende lanciare società "cloni", che ripropongono, migliorandoli, modelli tecnologici già avviati, così da ridurre gli investimenti necessarie e arrivare velocemente sul mercato

La piattaforma di innovazione Gellify ha avviato un nuovo progetto di copypcat venture buiilder dedicato al software b2b: Venture Box.
Quando si parla di venture builder, si fa riferimento a un modello di business che punta le sue carte sulla scalabilità estremamente veloce. Un venture builder non inventa idee o prodotti innovativi, ma si concentra sull’industrializzare il processo di innovazione, realizzando velocemente società in grado di riproporre e migliorare modelli tecnologici già avviati, con un investimento minimo in termini di sforzo di sviluppo, un’alta rapidità nel go-to-market e l’ottimizzazione dei processi di supporto.

Venture Box segue un modello di investimento sistematico che ha il triplice obiettivo di:







  • massimizzare le opportunità date da specifici trend di mercato;
  • ridurre i rischi associati all’efficacia delle idee e alla fase di esecuzione;
  • ottenere una diversificazione del portafoglio di prodotti con un basso volume di investimento complessivo.

 Il Venture Builder investirà all’intersezione delle tendenze sulla cresta dell’onda legate alle tecnologie applicate al marketing, alle vendite, al legale, alla collaborazione e alle business operations.

Obiettivo di Gellify è quello di lanciare un nuovo prodotto ogni quattro mesi, che sarà seguito da spin-off successivi dei prodotti.

La NewCo implementa un modello organizzativo ad imprenditorialità diffusa che prevede il coinvolgimento di:

  1. imprenditori con un track record di successo in ambito digital;
  2. un team operativo che disegna e sviluppa i prodotti e che partecipa nell’equity della società;
  3. una figura cruciale esperta dell’ambito di ogni singolo prodotto definita “champion”, che guida le decisioni su roadmap di prodotto e modalità di go-to- market.

Il gruppo di investitori che hanno aderito al progetto è composto da business angel, C-level e startupper con exit di successo alle spalle. Tutte figure altamente competenti nelle aree di interesse di Venture Box e in grado di sviluppare un effetto network positivo, aumentando il potenziale di successo dei prodotti.

«Quando abbiamo un’idea, siamo super entusiasti e pensiamo che sia originale. Poi, dopo un paio di conversazioni e una ricerca su Google, scopriamo che è già stata realizzata da qualcuno che è più grande, migliore e con più risorse di noi, così rinunciamo al nostro progetto per non rischiare di sembrare degli emulatori», commenta Gianluca Bernardi, head of growth di Gellify. «E se invece ci fosse ancora spazio per il miglioramento? E se ci fossero persone che non ottengono ancora ciò che vogliono dalle soluzioni già esistenti? Questo è stato il nostro punto di partenza in Gellify per sviluppare il modello di Venture Box, perché crediamo che i second mover siano salutari per l’industria high-tech, in quanto attivano una nuova domanda ed incentivano un flusso costante di innovazione dei prodotti».

«Siamo entusiasti dell’avvio di questa iniziativa dopo aver creato diverse venture con le corporate negli scorsi anni ed avendo quindi un modello ormai consolidato e industriale. Quello che ci darà una marcia in più sarà il coinvolgimento imprenditoriale diffuso delle persone che aiuterà tutti ad impiegare il massimo del focus e della propria inventiva nei prodotti», dichiara Michele Giordani, managing partner e fondatore di Gellify.














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