Fronte anti Covid-19. La Ue lancia una piattaforma di condivisione dei dati

Si chiama Covid 19 Data Portal ed la piattaforma all'insegna dell'Open science per consentire ai ricercatori di tutto il mondo di raccogliere e scambiare dati. Obiettivo: potenziare la ricerca per la scoperta di un trattamento e di un vaccino

La Commissione europea ha lanciato il 20 aprile 2020 Covid 19 Data Portal una piattaforma per la raccolta e lo scambio di dati sul coronavirus responsabile della pandemia. L’obiettivo è rafforzare la condivisione delle conoscenze tra ricercatori di tutto il mondo al fine di facilitare la scoperta di un trattamento o di un vaccino. Questo strumento è il risultato della collaborazione tra l’esecutivo europeo, l’Istituto europeo di bioinformatica, il Laboratorio europeo di biologia molecolare, l’infrastruttura di ricerca Elisir e il progetto Compare.

Promuovere l’open science

Covid 19 Data Portal include data center che organizzano il flusso di informazioni e un portale per compilare tutti i dati in un’unica posizione. Le informazioni scambiate possono essere sequenze di Dna, strutture proteiche, dati provenienti da ricerche precliniche e studi clinici e dati epidemiologici.







 

«Il lancio della piattaforma europea di dati Covid-19 è un passo concreto importante per rafforzare la cooperazione nella lotta contro il Coronavirus. Come continuazione del supporto specifico che abbiamo dato all’open science e libero accesso nel corso degli anni, ora è il momento di intensificare i nostri sforzi e sostenere i nostri ricercatori. Grazie ai nostri sforzi congiunti, comprenderemo, diagnosticheremo e alla fine supereremo la pandemia.» ha detto Mariya Gabriel, commissario per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù.

La Commissione punta alla “scienza aperta” per rendere la scienza «più efficiente, più affidabile e più sensibile alle sfide della società». In tale contesto, la piattaforma costituisce anche «un progetto pilota prioritario» che mira a raggiungere gli obiettivi dell’European Open Science Cloud (Eosc) il cui obiettivo è fornire un ambiente sicuro per la ricerca al fine di archiviare, analizzare e riutilizzare i dati per la ricerca, l’innovazione e l’istruzione.

Coordinare gli sforzi

La piattaforma fa parte del piano d’azione denominato ERAvsCorona presentato il 7 aprile 2020 dai ministri della ricerca e dell’innovazione dei 27 Stati membri. Questo programma mira a coordinare gli sforzi delle comunità scientifiche di ciascun paese. L’Ue sostiene inoltre azioni di finanziamento, l’ampliamento di ampi studi clinici, l’aumento degli aiuti a società innovative e il sostegno a un hackathon paneuropeo che si svolgerà alla fine di aprile per mobilitare innovatori europei e società civile.














Articolo precedenteGreen Bond di Adi: offerta da 400 milioni di dollari
Articolo successivoFca riapre la fabbrica Sevel in Abruzzo






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui