Con Alstom, Fnm e Trenord in Lombardia arrivano i treni a idrogeno

Il progetto denominato H2iseO vedrà la luce nel 2023 sulla linea non elettrificata gestita da Ferrovienord Brescia - Iseo - Edolo

Alla fiera sarà mostrato anche lo Spiroll, un dispositivo di tensionamento a molla brevettato e progettato per adattarsi alla dilatazione termica nei sistemi ferroviari

Nuovi treni alimentati a idrogeno nel Sebino e in Valcamonica. E’ questo il progetto denominato H2iseO della prima “Hydrogen Valley” italiana che vedrà la luce nel 2023 grazie a FnmTrenord e ai convogli prodotti da Alstom.

I 6 elettrotreni alimentati a idrogeno acquistati da Fnm (con l’opzione per la fornitura di altri 8) andranno a sostituire gli attuali a motore diesel sulla linea non elettrificata – gestita da Ferrovienord (società al 100% di Fnm) Brescia-Iseo-Edolo.







«Il progetto H2iseO è un tassello importante di una strategia più ampia del Gruppo Fnm che vuole rendersi protagonista dello sviluppo di una piattaforma integrata di servizi di mobilità, costruita secondo criteri di sostenibilità ambientale ed economica, che metta a sistema e crei nuove connessioni allo scopo di favorire il benessere dei cittadini e la produttività del territori» ha commentato il presidente di Fnm Andrea Gibelli. «H2iseO è un progetto molto innovativo che mira alla creazione di un viaggio a zero impatto ambientale, attraverso la decarbonizzazione del trasporto e lo sviluppo di una filiera territoriale dell’idrogeno. E’ una iniziativa in grado di creare un alto valore aggiunto in termini ambientali, economici e sociali».

L’investimento è stato preliminarmente stimato in oltre 160 milioni. I primi di questi convogli, prodotti da Alstom saranno affidati, tramite locazione, a Trenord. I vecchi convogli diesel che saranno inizialmente sostituiti sono in servizio dai primi anni ’90 (tipologia: Aln 668).

«Siamo enormemente fieri di portare i treni ad idrogeno nel sistema ferroviario italiano, a conferma del ruolo di Alstom nell’anticipare e plasmare il futuro della mobilità» ha dichiarato Michele Viale, direttore generale Alstom in Italia.  «Questi treni, assieme al Coradia iLint, il primo treno passeggeri al mondo alimentato a idrogeno già in servizio commerciale in Germania, rappresentano un ulteriore passo di Alstom nel sostenere, a livello globale, la transizione verso sistemi di trasporto sostenibili».

In Europa Alstom ha già dato prova dell’affidabilità dei suoi sistemi di trazione a emissioni 0. In Germania il treno iLint, il primo treno a idrogeno al mondo, da settembre 2018 ha percorso ~250.000 km in servizio passeggeri su una tratta in Bassa Sassonia. I nuovi treni alimentati ad idrogeno che Fnm ha deciso di acquistare sono sviluppati sulla base della piattaforma Alstom Coradia Stream e sono in larga misura identici ai treni Donizetti già in uso a Trenord. Ciò consente di ridurre i tempi di consegna e conseguire possibili sinergie in ambito manutentivo.

Lo stesso consiglio di amministrazione di Fnm ha inoltre analizzato la fattibilità preliminare degli impianti di produzione dell’idrogeno necessari per attivare il servizio ferroviario. Il primo impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno sarà realizzato da Fnm a Iseo tra il 2021 e il 2023. Sorgerà nell’area del deposito di Trenord dove attualmente viene effettuato il rifornimento dei treni diesel, nonché l’attività manutentiva dei convogli. Il piano di fattibilità, in corso di ultimazione, prevede il ricorso iniziale alla tecnologia Steam Methane Reforming (Smr), da metano/biometano, con cattura e stoccaggio della CO2 prodotta, per la produzione di “idrogeno blu”. Entro il 2025 saranno inoltre realizzati uno o due ulteriori impianti di produzione e distribuzione di idrogeno da elettrolisi (cosiddetto idrogeno verde) lungo il tracciato della ferrovia, in partnership con operatori energetici di primario standing con cui Fnm sta definendo un’intesa.

Si prevede infine, sempre entro il 2025, di estendere la soluzione idrogeno al trasporto pubblico locale, a partire dai circa 40 mezzi gestiti in Valcamonica da FnmAutoservizi (società al 100% di Fnm), con la possibilità di aprire all’utilizzo da parte della logistica merci e/o privata.

«I treni a idrogeno proiettano Trenord nel cuore del futuro» ha spiegato l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri. «Con Fnm che nel ruolo di Rosco sostiene l’investimento, iniziamo oggi un viaggio green sapendo che molti in Italia e in Europa ci seguiranno. Quello che sta avvenendo in Lombardia non ha precedenti nella storia della ferrovia: i 176 treni nuovi acquistati da Regione e Ferrovie Nord stanno progressivamente entrando in servizio; ora i treni a idrogeno spingono l’innovazione ancora oltre, fino a questo progetto di decarbonizzazione del trasporto. La svolta green di Trenord prevede inoltre che, entro il 2023, entreranno in servizio i primi treni elettrici a batteria, che sostituiranno i vecchi treni Diesel e potranno circolare anche su reti elettrificate. Ci sentiamo parte di un grande piano di sviluppo, sostenuti da Regione Lombardia e in sintonia con gli indirizzi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dello sviluppo Economico, che si prepara a varare la “National hydrogen strategy preliminary guidance».














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