Ferrari, altro trimestre da record: ricavi a 1,25 mld (+18,7%), utile netto a 228 mln (+10%)

Le vetture consegnate hanno raggiunto le 3.188 unità, con un incremento del 15,9% rispetto all’anno precedente

Ferrari ha deciso di rafforzare l’offerta di Formula Benessere, il programma che da oltre 20 anni tutela la salute dei dipendenti Ferrari in Italia e dei loro famigliari

Ferrari non ha brillato in F1 ma continua a farlo nelle vendite: il terzo trimestre e i primi nove mesi dell’anno (conclusi il 30 settembre 2022) si sono chiusi con l’ennesimo record. Nel Q3 il Cavallino Rampante ha consegnato 3.188 vetture, con un incremento di 438 unità o del 15,9% rispetto all’anno precedente.

«Gli ottimi risultati finanziari che presentiamo oggi sono un’ulteriore prova della solidità del nostro business. La nostra strategia a lungo termine continua a guidare la redditività, aumentando la nostra resilienza in uno scenario macroeconomico che presenta nuove sfide su scala globale. Nel terzo trimestre del 2022 i ricavi, l‘Ebitda e l’Ebit sono cresciuti a doppia cifra rispetto allo stesso periodo del 2021, con una solida generazione di free cash flow industriale. Tutto ciò ha portato a rivedere al rialzo la guidance 2022 su tutte le metriche. Oggi continuiamo a gestire un portafoglio ordini straordinario: tutta la nostra gamma è sold out a eccezione di pochi modelli» – ha commentato Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari. «Continuiamo il nostro percorso verso la carbon neutrality al 2030 aggiungendo nuovi pannelli fotovoltaici, riducendo il consumo di alluminio e recuperando la dispersione di calore. La sostenibilità è per noi fondamentale e la affrontiamo attraverso un approccio scientifico e olistico lungo l’intera catena del valore».







Il portafoglio prodotti del trimestre comprendeva sette modelli con motore a combustione interna (Ice) e tre modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente l’81% e il 19% delle consegne totali. L’aumento delle consegne durante il trimestre è stato trainato dalla fase di accelerazione della 296 Gtb e della 812 Competizione. La Portofino M e la famiglia F8 hanno continuato a sostenere la crescita, parzialmente compensate dal calo della famiglia Sf90. Non vi sono state consegne di modelli icona nel trimestre. Le scelte di allocazione geografica sono state determinate dalla cadenza dei prodotti. Di conseguenza, la regione Emea è rimasta pressoché invariata, le Americhe hanno registrato un aumento del 28,2%, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan sono cresciute del 73,1%, in linea con la forte domanda, e la regione resto dell’Apac ha riportato un incremento del 15,2%. Nel terzo trimestre 2022 i ricavi netti sono stati pari a Euro 1.250 milioni, in crescita del 18,7% o 13,0% a cambi costanti.

I ricavi da automobili e parti di ricambio sono stati pari a euro 1.057 milioni (in crescita del 19,6% o 14,0% a cambi costanti), grazie all’aumento dei volumi e al contributo delle personalizzazioni. La contrazione dei ricavi dei motori (euro 41 milioni, in calo del 25,3% anche a cambi costanti) riflette la diminuzione delle consegne a Maserati, con l’approssimarsi della scadenza del contratto nel 2023. L’aumento dei ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio a euro 123 milioni, +29,7% o +21,6% a cambi costanti, è attribuibile principalmente al migliore posizionamento nel campionato di Formula 1 dell’anno precedente e al contributo delle attività lifestyle, in parte compensato dalle minori sponsorizzazioni. I cambi, inclusi quelli di transazione, di conversione e comprensivi delle operazioni di copertura, hanno avuto un impatto positivo per euro 59 milioni, in particolare in relazione all’andamento del dollaro statunitense e yuan cinese. Nel terzo trimestre 2022 l’Ebit è stato pari a euro 299 milioni, con un aumento del 10,5% rispetto all’anno precedente e un margine dell’Ebit del 23,9%. I volumi hanno avuto un impatto fortemente positivo (euro 62 milioni), riflettendo l’aumento delle consegne rispetto all’anno precedente. La variazione negativa del mix / prezzo (euro 26 milioni) è dovuta principalmente alla mancanza di modelli Icona e al mix di prodotti meno favorevole, in parte controbilanciato dall’aumento del contributo delle personalizzazioni e del mix geografico. I costi industriali e i costi di ricerca e sviluppo hanno evidenziato un incremento (euro 34 milioni), dovuto principalmente all’aumento degli ammortamenti e all’impatto dell’inflazione sui costi. Anche la voce Sg&a è cresciuta di euro 17 milioni, riflettendo principalmente attività di comunicazione, marketing e lifestyle. Gli altri contributi sono stati leggermente positivi (euro 3 milioni). L’impatto del migliore posizionamento nel campionato di Formula 1 dell’anno precedente e il maggiore apporto delle attività lifestyle sono stati infatti in parte compensati dalle minori sponsorizzazioni, dalla diminuzione delle consegne di motori a Maserati e da altre spese.

Nel corso del trimestre gli oneri finanziari netti si sono attestati a euro 14 milioni, rispetto a euro 10 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento riconducibile in larga parte alle operazioni di copertura in essere. Nel trimestre l’aliquota fiscale è stata del 20,0% e riflette la stima dei benefici attribuibili al Patent Box, l’Allowance for Corporate Equity e gli incentivi fiscali per le spese agevolate relative a ricerca e sviluppo e a investimenti. Di conseguenza, l’utile netto del periodo è stato pari a euro 228 milioni, in aumento del 10,0% rispetto all’anno precedente, e l’utile diluito per azione del trimestre si è attestato a euro 1,23 rispetto a euro 1,11 nel terzo trimestre 2021. La generazione di free cash flow industriale nel trimestre è stata solida e pari a euro 219 milioni, trainata dal forte Ebitda e dall’incasso degli anticipi sulla Daytona Sp3, compensati principalmente da spese in conto capitale per euro 198 milioni. L’indebitamento industriale netto al 30 settembre 2022, pari a euro 256 milioni rispetto a euro 387 milioni al 30 giugno 2022, riflette anche il riacquisto di azioni proprie per euro 85 milioni. Al 30 settembre 2022 la liquidità complessiva disponibile era pari a euro 2.034 milioni (euro 1.875 milioni al 30 giugno 2022), incluse linee di credito committed inutilizzate per euro 671 milioni.

 














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