«Per affrontare i grandi cambiamenti che la nostra economia sta vivendo occorre alzare l’asticella delle politiche formative e lavorative per creare una cultura d’impresa. Le scuole devono passare il testimone dell’innovazione alle imprese, educare all’imprenditorialità grazie al metodo della didattica laboratoriale». Così Federico Visentin, Presidente Federmeccanica, durante la prima giornata dell’Assemblea Generale 2023 di Federmeccanica dal titolo Mech in Italy, che punta ad approfondire tematiche economiche e politiche di ampio respiro – tra cui cultura industriale e valore del lavoro, geopolitica e globalizzazione, sostenibilità e transizione ecologica, principali trend tecnologici e ruolo delle nuove generazioni – che tutte insieme vanno a definire le strategie competitive e le sfide future di quello che può essere considerato il settore d’elezione del “Made in Italy”: la Meccanica e la Meccatronica Italiana.
«Il nostro sistema educativo non è al passo con le esigenze delle aziende – prosegue Visentin – È necessario prevedere nelle scuole ore di studio di didattica laboratoriale: il 70% delle imprese non riesce a reperire i profili richiesti e la situazione non migliora».
Nel nostra Paese manca una politica industriale che vada oltre le contingenze e le emergenze, non c’è mai stata una progettualità politica a lungo termine per il sistema industriale.
«Le nostre aziende metalmeccaniche con meno di 50 dipendenti sono il 95%, solo lo 0,6% le imprese con più di 250 dipendenti. Ma la propensione alle aziende cresce con la crescita dell’organico aziendale: nelle grandi realtà hanno innovato 3 aziende su 4»