F1: pinze Brembo per tutti i team nella stagione 2022

Saranno ben quattro invece le scuderie che monteranno sulle proprie monoposto unità by-wire sviluppate dall'azienda bergamasca

La stagione di F1 partirà ufficialmente il week-end del 18-20 marzo con GP del Bahrain. Brembo riconferma il proprio impegno nel campionato del mondo di Formula 1 anche nel 2022, raccogliendo la rivoluzione regolamentare che accompagnerà Ferrari, McLaren, Mercedes, Red Bull, Alpine e le altre squadre in una nuova era.

Grazie all’esperienza accumulata in 47 stagioni di Formula 1, nel corso delle quali le monoposto con freni Brembo hanno conquistato ben 27 campionati del mondo piloti, 31 campionati del mondo costruttori e trionfato in 463 Gran Premi, il gruppo Brembo ha realizzato nuovi sistemi frenanti personalizzati per ciascuna scuderia e fornirà la gran parte delle monoposto tra materiale idraulico (pinze, pompe e unità by-wire) e componenti di attrito (dischi e pastiglie in carbonio).







I freni Brembo avranno un ruolo fondamentale nel 2022: nella fase di studio dei nuovi impianti frenanti per le monoposto di Formula 1, i progettisti Brembo hanno dovuto lavorare su geometrie inedite in virtù dei nuovi regolamenti, con un’attenzione massima alle performance da ricercare nei nuovi limiti imposti dalla federazione. Il nuovo regolamento consentirà dimensioni maggiori dei dischi freno rispetto al passato, che andranno a riempire lo spazio venuto a crearsi grazie all’aumento del diametro dei cerchi da 13” a 18”. Il diametro esterno dei dischi Brembo in carbonio passa quindi da 278 mm ad un massimo di 328 mm – per l’asse anteriore – con uno spessore massimo invariato che rimane a 32 mm, mentre passa da 266 mm a 280 mm per l’asse posteriore, con lo spessore che passa da 28 a 32 mm. In virtù dell’aumento del raggio efficace Brembo ha dovuto rivedere, oltre all’architettura dei dischi stessi, anche le geometrie di pinze e pastiglie. Un altro cambio importante ha riguardato anche i componenti del corner ruota come le prese d’aria e i cestelli che saranno “prescribed components”, ossia uguali per tutte le vetture. Questa scelta ha dunque limitato la possibilità di utilizzare tali componenti per  incrementare il carico aerodinamico, rimettendo il raffreddamento dell’impianto frenante al centro della sua funzione.

Anche l’architettura dei dischi freno, a seguito di alcune prescrizioni regolamentari, verrà modificata. Rispetto ai dischi che fino al 2021 avevano un numero massimo di 1.480 fori con diametro pari a 2,5 mm, nel 2022 i dischi potranno disporre tra i 1.000 e i 1.100 fori per l’anteriore, mentre al posteriore, rispetto ai 1.050 fori dei dischi utilizzati nel 2021, si passa a circa 900 fori. Il nuovo regolamento limiterà infatti il diametro di foratura, imponendo un diametro minimo di 3 mm, mentre non vi era alcun limite per il 2021. Questo significa che a parità di spessore del disco tra 2021 e 2022 vi saranno fori più grandi e in numero inferiore, riducendo così la possibilità di raffreddamento. Per quanto riguarda le pastiglie, nel 2022 Brembo offrirà ai team una scelta fra due diverse mescole, mentre sono vietate, secondo regolamento, le pastiglie forate. Con riferimento infine alla massa, l’impianto frenante completo 2022 aumenta di circa 700 grammi a ruota, portando un incremento di massa delle monoposto di quasi 3 kg complessivi rispetto al 2021.

Il 2022 segna un ulteriore traguardo importante per Brembo: per la prima volta in 47 campionati mondiali corsi dal 1975 a oggi, il Gruppo Brembo fornirà le proprie pinze a tutti i 10 team: nello specifico, 9 team saranno forniti con pinze Brembo mentre un team sarà fornito con pinze AP Racing, azienda con sede a Coventry ma che appartiene all’azienda bergamasca. Brembo fornirà dunque a tutti e 20 i piloti nuove pinze a 6 pistoni, che è il valore massimo stabilito dal regolamento, in lega d’alluminio ricavate dal pieno e nichelate. Saranno ben quattro invece i team che monteranno in vettura unità by-wire sviluppate da Brembo, che hanno lo scopo di gestire la frenata al posteriore, variando istantaneamente il contributo della frenata dissipativa in funzione del contributo rigenerativo e garantendo il corretto bilancio tra asse anteriore e asse posteriore.














Articolo precedenteIl grido d’allarme di Anie Federazione: Forniture e Servizi ancora esclusi dalle misure compensative
Articolo successivoNovità in Hpe Italia: Fabio Tognon è il nuovo enterprise sales director






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui