Il grido d’allarme di Anie Federazione: Forniture e Servizi ancora esclusi dalle misure compensative

«Non si può pensare di traguardare gli ambiziosi progetti del Pnrr fornendo sostegni economici concreti al solo settore dei lavori», afferma il direttore generale Maria Antonietta Portaluri

Il Decreto Sostegni-Ter non convince Anie Federazione: le proposte finalizzate all’introduzione di un meccanismo di compensazione anche per i settori di Forniture e Servizi non hanno superato il vaglio parlamentare.

Non convince nemmeno il decreto Bollette, che anche in questo caso limita il campo d’azione al settore dei lavori, aggravando così l’effetto distorsivo già determinatosi con la prima applicazione della disciplina di cui all’art. 1-septies,  in conseguenza della quale in presenza di prodotti analoghi, ma afferenti a contratti di natura diversa, solo nel caso di lavori si è potuto procedere legittimamente al riconoscimento dell’aumento dei prezzi.







Secondo Maria Antonietta Portaluri, direttore generale di Federazione Anie, il risultato della discussione parlamentare «scoraggia e ci lascia piuttosto perplessi. Se nel decreto sostegni-bis il solo riferimento al settore dei lavori poteva sembrare una svista, la conferma di questa impostazione anche nel Decreto Sostegni-ter rischia di determinare danni incalcolabili per le imprese operanti nei due settori esclusi dalla compensazione. Riteniamo non più prorogabile un intervento in materia. Non si può pensare di traguardare gli ambiziosi progetti del Pnrr fornendo sostegni economici concreti al solo settore dei lavori anche in considerazione del fatto che il Pnrr peraltro destina gran parte delle risorse ad interventi nei settori del trasporto ferroviario e dell’energia, settori nei quali statisticamente i contratti di Forniture e Servizi sono prevalenti rispetto a quelli di Lavori».

«Pur in assenza di specifiche misure le imprese del settore hanno dimostrato una forte resilienza» – si legge in un comunicato della Federazione – «garantendo l’esecuzione dei contratti fin qui aggiudicati nonostante lo stato di crisi in cui le stesse versano ormai da mesi e nonostante l’apparente indifferenza delle Istituzioni, con il solo obiettivo di trainare il Paese verso la ripresa economica. Siamo giunti tuttavia ad un bivio, gli sforzi delle imprese non sono – da soli – più sufficienti, serve ora un intervento deciso ed urgente da parte dell’Esecutivo. La previsione dell’obbligo di revisione prezzi prevista nel decreto Sostegni-ter è un primo passo che tuttavia non offre ancora alcuna tutela per i contratti in essere nel corso del 2021».














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