Evonik sceglie i tablet di Getac per il controllo di un robot Boston Dynamics

Lo scopo del progetto è valutare la fattibilità di una soluzione per la manutenzione e l’ispezione automatizzata nel settore chimico

Il tablet di Getac controlla un robot di Boston Dymanic

Evonik, azienda attiva nell’ambito della chimica di specialità, ha selezionato il tablet Getac F110 certificato ATEX per controllare un robot ed istruirlo sui percorsi automatizzati delle ispezioni all’interno dell’impianto.

La scelta è ricaduta sul tablet FF10-EX per le sue prestazioni e la sua affidabilità, risperiore rispetto ad altre alternative rugged per il computing. Inoltre, la rapidità di risposta e l’alto grado di flessibilità di Getac nell’integrare questa soluzione sono stati fattori determinanti per la creazione di un ambiente di lavoro ottimale per il PoC (Proof of Concept). Il software del robot è stato fornito da Energy Robotics, mentre il robot stesso è stato fornito da Boston Dynamics.







Lo scopo del progetto è valutare la fattibilità di una soluzione per la manutenzione e l’ispezione automatizzata tramite robot nell’industria chimica. Il compito principale del robot è muoversi lungo percorsi prestabiliti per raccogliere importanti dati operativi. Dovrà inoltre condurre ispezioni di sicurezza automatizzate che non possono essere integrate in un concetto di manutenzione da remoto (o solo a costi molto elevati). Le aziende possono poi utilizzare i dati raccolti per migliorare gli intervalli fra ispezioni, aumentando al contempo l’affidabilità degli asset.

Il tablet di Getac svolge un ruolo fondamentale nel progetto fungendo da interfaccia principale fra il robot, il software di controllo e l’operatore. Per il controllo e il monitoraggio all’interno dello stabilimento, l’operatore può accedere al software tramite F110-EX, mentre un controller aggiuntivo viene usato per interventi rapidi durante l’operatività.

«Il robot riceve gli ordini attraverso il tablet Getac F110-EX, che può anche essere utilizzato per il controllo durante le relative missioni, come quella nel parco serbatoi», spiega Thor-sten Schimpf, esperto di processi di Evonik. «Il robot è dotato di sensori e di fotocamere a infrarossi e ottiche che gli consentono di spostarsi verso luoghi specifici all’interno dell’impianto e di scattare foto di display o di registrare dati, che possono poi essere tra-smessi per la valutazione. Per una efficace operatività, sapevamo che avremmo avuto biso-gno di un dispositivo portatile rugged con la potenza necessaria per visualizzare feed video del robot in tempo reale».














Articolo precedenteI robot di MiR sono più intelligenti e veloci con il nuovo aggiornamento del software
Articolo successivoA luglio apre il bando Eurostars per progetti di ricerca industriale realizzati da imprese






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui