Energy. La neonata Algowatt coordina Pascal

Guidata da Stefano Neri, la nuova società frutto della fusione tra TerniEnergia e dell’Ict provider Softeco, è capofila di una piattaforma abilitante per servizi commerciali di gestione aggregata delle risorse nel sistema elettrico e per la nascita di Smart grid

Il mondo dell’energia punta alla realizzazione di reti e infrastrutture sempre più decentralizzate e digitali, aprendo a potenzialità di sviluppo e alla nascita di società specializzate. Una di queste è algoWatt, varata ai primi di marzo e frutto della fusione della smart energy company TerniEnergia con il provider di soluzioni Ict Softeco.

La società – nata per offrire servizi e soluzioni It ai comparti dell’energia, mobilità, imprese – sarà capofila del progetto Pascal: piattaforma abilitante per servizi commerciali di gestione aggregata delle risorse nel sistema elettrico e per la nascita delle future Smart grid, per cui ha ottenuto un finanziamento complessivo di 1,6 milioni di euro.







 

Energia, mobilità, imprese e smart city: le business unit di Algowatt

Algowatt, guidata da Stefano Neri, è parte del gruppo Italeaf, holding di partecipazione e acceleratore di business per imprese e startup nei settori dell’innovazione e del cleantech. Punta prevalentemente a sviluppare soluzioni digitali attraverso un nuovo modello di business basato sul modello software as-a-service; si occuperà anche di attività di manutenzione di impianti di energie rinnovabili.

Nello specifico la società si compone di tre business unit: la prima propone un’offerta It dedicata al settore Energy (dalla generazione distribuita e rinnovabile al demand response), che permette ai consumatori commerciali e industriali di rispondere ai segnali di mercato aumentando o riducendo il proprio consumo energetico. Propone soluzioni per il monitoraggio e il controllo di impianti da fonti rinnovabili, compresa la manutenzione predittiva, sistemi di controllo e di difesa della rete di trasmissione e distribuzione nazionale, strumenti per gestire tutti gli aspetti di approvvigionamento e vendita di energia elettrica e gas.

La seconda business unit, Enterprise e Smart city, fornisce servizi e strumenti di diagnostica e telecontrollo delle grandi infrastrutture di trasporto elettrificate, telecontrollo degli impianti e degli edifici, sistemi di monitoraggio di impianti ambientali, soluzioni per l’efficienza energetica di impianti industriali energivori, implementazione e gestione delle microgrid e di sistemi di storage.

Per quanto riguarda, invece, la terza business unit, essa si focalizza sul settore della Nuova mobilità elettrica. Fornisce software e piattaforme per gestire le flotte, sistemi di mobilità combinata e intermodale, progettazione, installazione e supporto al funzionamento delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, integrazione di sistema per i servizi di imbarco nei porti, monitoraggio della sicurezza stradale e delle infrastrutture critiche.

 

Smart energy e smart grid: il progetto Pascal

Algowatt coordinerà il progetto Pascal che si basa sull’evoluzione in atto della rete elettrica, sempre più aperta, decentralizzata e digitale. Questa trasformazione ha conosciuto un passo evolutivo importante nel 2017 dopo la delibera 300/2017 dell’Arera, l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico. Essa ha definito i criteri per consentire alle unità di produzione non già abilitate, quali quelle alimentate da fonti rinnovabili non programmabili e ai sistemi di accumulo di partecipare al Mercato dei servizi di dispacciamento (Msd) nell’ambito di progetti pilota. La delibera, inoltre, ha sancito che anche gli impianti di produzione “non rilevanti”, ovvero di potenza inferiore ai 10 Mva possano offrire servizi di dispacciamento attraverso un soggetto aggregatore, in qualità di abilitatore della partecipazione dei non rilevanti al Msd.

Si sono aperte nuove opportunità che diverse società hanno deciso di sfruttare. Tra queste Algowatt che, attraverso Pascal, coordinerà un progetto sugli aggregatori per gestire più unità di produzione e consumo, di Impianti virtuali (Virtual power plant), in grado di erogare servizi sia di modulazione della domanda che di bilanciamento. Le Virtual power plant sono centrali elettriche basate su cloud in grado di aggregare le capacità di risorse energetiche distribuite eterogenee per migliorare la produzione energetica e di scambiare o vendere energia sul mercato dell’elettricità. Le loro caratteristiche e potenzialità fanno prevedere una sensibile espansione del segmento: secondo Bis Research, il valore di mercato virtuale quadruplicherà nel giro di cinque anni, raggiungendo i 4,5 miliardi entro il 2024.

Algowatt ha fatto sapere che grazie al progetto sarà possibile perseguire lo sviluppo e la validazione del modello IaaS Infrastructure-as-a-Service per il funzionamento e l’ottimizzazione di cluster di risorse energetiche distribuite finalizzate alla fornitura di servizi ausiliari alla rete elettrica. “L’impostazione rientra, dunque, pienamente nel paradigma delle smart grid che sfruttano tecnologie informatiche e telecomunicazione e puntano all’intelligenza distribuita per garantire maggiore flessibilità e miglioramento nella gestione della rete elettrica”, segnala una nota della società.

I partner del progetto sono Col Giovanni Paolo, specializzata nella realizzazione di apparati per il sistema elettrico; la startup innovativa Sfera, fornitrice di servizi per la gestione delle infrastrutture di rete ad alta affidabilità e distribuite; il Consorzio Cometa, attivo nel settore Ict e, in particolare, nel calcolo ad alte prestazioni (Hpc, Grid, Cloud e Gpu Computing) che include le Università di Catania, Messina e Palermo e gli Istituti nazionali di Astrofisica, di Fisica Nucleare, di Geofisica e Vulcanologia.

 














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