Digital Smart Fluidics, il centro di competenza per la fluidica intelligente

Fluid-o-Tech e l’Università di Pavia sono capofila del progetto, nato all’interno della Call “Hub Ricerca e Innovazione” di Regione Lombardia, destinato ad apparecchiature intelligenti per infusioni nell'ambito di un’assistenza clinica precisa, personalizzata,  tempestiva

Nascerà in Lombardia il primo centro di competenza per la fluidica intelligente destinata al Life Science. L’avvio del centro è legato al progetto Digital Smart Fluidics, nato all’interno di “Hub Ricerca e Innovazione” una call del Programma Operativo 2014-2020 della Regione Lombardia.

Digital Smart Fluidics è stato presentato da eccellenze della ricerca e della produzione della lombardia: Fluid-o-Tech, ne è la capofila, con essa ci sono l’Università di Pavia, la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo e le aziende MC2, Sidam, PRIMA Lab.







 

Digital Smart Fluidics: il presente, il futuro

Superare lo stato dell’arte in fatto di apparecchiature biomedicali presenti sul mercato, ingombranti e costose, di complesso utilizzo e spesso non controllabili da remoto. In altre parole Digital Smart Fluidics ha due obiettivi: ridurre i costi e i tempi delle terapie infusionali (sia in ospedale sia domiciliari), attraverso sistemi di personalizzazione e di controllo remoto; coinvolgere direttamente i pazienti attraverso l’uso di interfacce interattive, per renderli consapevoli in tempo reale delle proprie terapie in atto

Il progetto si svilupperà in 30 mesi – con un investimento complessivo di 7,7 milioni di euro – e consentirà di realizzare componenti fluidici miniaturizzati precisi, affidabili, controllabili da remoto totalmente silenziosi e con predisposizione monouso. Il controllo remoto favorirà lo sviluppo di dispositivi a supporto del monitoraggio e somministrazione di terapie parenterali ed enterali, nonché la somministrazione di farmaci in quattro ambiti: degenza in reparto, con la realizzazione di un sistema infusionale completo per monitorare i pazienti in reparto accentrando il controllo al fine di garantire un’assistenza più efficace da parte del personale infiermieristico e degli assistenti sanitari e massimo comfort per i degenti; nutrizione artificiale domiciliare, con la definizione di dispositivi miniaturizzati, trasportabili, a bsaso consumo con controllo remoto e in tempo reale sull’aderenza alle terapie per evitare interventi a domicilio o accessi ospedalieri e per migliorare la vita dei pazienti;  chemioterapia e terapie palliative, con dispositivi per garantire maggior comfort ai pazienti in termini di autonomia e qualità della vita tramite il controllo in tempo reale della compliace alle terapie e la gestione immediata delle complicanze sia in reparto che a domicilio; rianimazione, con un dispositivo miniaturizzato, leggero e facilmente trasportabile, capace di gestire più dispositivi contemporaneamente con la possibilità di monitorare e intervenire da remoto su tutti i parametri di interesse del paziente, consentendo un significativo miglioramento della qualità ed efficacia in reparto.

Ma non è che l’inizio. Nella sua naturale evoluzione, il progetto porterà alla creazione di una struttura di eccellenza con laboratori specifici in grado di sviluppare ingegneria ottimizzata al Life Science, a disposizione delle aziende, degli istituti e degli utilizzatori finali.

 

Assolombarda lancia il progetto #ItaliaMeccatronica
Diego Andreis,manager director Fluid-o-Tech

I protagonisti del progetto

Saranno 69 gli uomini e le donne coinvolte nel progetto. Che vede capofila Fluid-o-Tech, il cui manager director è Diego Andreis, leader di mercato per qualità e innovazione nella progettazione e produzione di pompe volumetriche e sistemi di dosaggio e controllo dei fluidi per i settori foodservice, automotive, medicale, industriale. Per sostenere la crescita del gruppo nel lungo, nel 2013, è stata fondata F-Lab, centro di ricerca avanzata per la fluidica intelligente che lavora in ottica Open innovation con esperti, università, aziende e centri ricerche.

Al fianco di Fluid-o-Tech, c’è l’Università degli Studi Di Pavia – che contribuirà con risorse del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar), in particolare con il gruppo di Meccanica Computazionale e Materiali Avanzati, guidato dal Professor Ferdinando Auricchio. L’Università metterà inoltre a disposizione le sue molteplici altre competenze, tra cui quelle di punta inerenti la stampa 3D (www.unpv.it/3D/) insieme a quelle che investono le tecnologie della salute. E ancora Pavia, ma con la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo. La Fondazione partecipa a Digital Smart Fluidics portando la sua esperienza in fatto di medicina di precisione. Il San Matteo è all’avanguardia nella cura e nella ricerca in fatto di trapiantologia, medicina rigenerativa e malattie ad alta complessità, terapia intensiva avanzata, infettivologia, oncologia, reumatologia, malattie rare e chirurgia avanzata (robotica e modellazione 3D).

Al progetto lavoreranno anche Sidam, leader nel biomedicale europeo sia in fatto di dispositivi medici monouso ad alto tasso di innovazione fruibili nelle sale chirurgiche. In una seconda fase si specializza nella sperimentazione e produzione di dispositivi per trasferire ai pazienti mezzi di contrasto per Ct, Mr, ecografia e angiografia; PRIMA Lab è una dinamica azienda impegnata nello sviluppo e nella produzione di dispositivi diagnostici in vitro. PRIMA si mette al servizio della salute e della cura della persona grazie ad una vasta gamma di self test: dai dispositivi di controllo del pannello lipidico ai test di gravidanza; infine, MC2 che opera nel campo degli studi di fattibilità, ricerche, consulenze e progettazioni di impianti per la produzione di fonti da energie rinnovabili. Negli anni si è specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi di monitoraggio in remoto e sistemi IoT innovativi.














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