Autoproduzione energetica: Marengo la porta nell’industria! E sull’idrogeno…

di Marco Scotti ♦︎ La soluzione Aspecindustry fa leva sull'intelligenza artificiale per garantire la massima efficienza, ridurre i costi e sfruttare al meglio le rinnovabili. È adatta a ogni tipo di industria, dall'alimentare al tessile passando per il meccatronico. Il cogeneratore ibrido AspecGen hybrid. Il sistema Aspechome per la casa

Un cogeneratore AspecGen. Sono in produzione modelli da 140 kW fino a 5 MW

Macchine multigeneratrici capaci di produrre energia in totale autonomia. Sistemi energetici sostenibili per l’industria attraverso prodotti proprietari. Soluzioni “tailor made” che rispondono alle esigenze dei diversi clienti: sono questi i principali motori (è proprio il caso di dirlo) di Albasystem, società che fa parte del Gruppo Marengo. L’azienda è un player di rilievo nelle energie rinnovabili per uso industriale, settore che per Industria Italiana è, ovviamente di grande interesse e che, per quanto ci risulta, è ancora in larga parte inesplorato. Parlare delle attività del Gruppo Marengo, pertanto, ci consentirà di fornire ai lettori spunti di riflessione e idee anche di carattere più generale. 

L’obiettivo di questo system integrator è quello di realizzare sistemi con macchine multigeneratrici di energia, l’obbiettivo è il risparmio che può arrivare fino al 60% rispetto all’acquisto dai produttori e/o trader dell’energia. «Siamo un gruppo abbastanza piccolo, con un fatturato intorno ai 15 milioni, ma con un’elevatissima specializzazione» spiega il ceo e fondatore Massimo Marengo, « il nostro software è il cuore dell’offerta: l’abbiamo progettato interamente noi dal 2015 con dei moduli di intelligenza artificiale che si applicano alla macchina multigeneratrice di energia. Si integra con il processo produttivo, attraverso sensori e analizzatori, creando una sorta di simbiosi con l’intero sistema. Ma è un peccato che i nostri governanti si siano dimenticati di questi impianti di produzione dell’energia, in ottica di Industria 4.0 e gli importanti sgravi fino al 50% ad essa associata». Il Gruppo Marengo ha una promessa forte: realizzare soluzioni efficienti e sostenibili sia dal punto di vista economico che da quello ambientale.







Albasystem progetta e costruisce nelle proprie officine cogeneratori di ultima generazione chiamati AspecGen, li integra nel sistema energetico brevettato Aspecindustry, implementato sulle esigenze specifiche del cliente finale, per garantire autoproduzione totale, qualità e continuità dell’energia, totale utilizzo delle energie rinnovabili e sistema intelligente di gestione, comando e controllo dell’energia. È anche iniziata da poco la vendita, come start-up innovativa Aspechome Srl, del sistema omonimo Aspechome, destinato ai settori civile, residenziale e terziario

 

Albasystem

Massimo Marengo, fondatore e ceo Gruppo Marengo

Il Gruppo Marengo ha più di 50 anni di storia e una vasta esperienza nel settore energetico e impiantistico, e propone prodotti a proprio marchio brevettati e sviluppati internamente al gruppo. È composto da più aziende e divisioni indipendenti che operano in vari settori tecnologici dove il filo comune conduttore è comunque sempre l’energia. Albasolar opera nel settore dell’energia solare e delle fonti rinnovabili, realizza impianti fotovoltaici chiavi in mano in Italia e all’estero, ha all’attivo quasi 200 MW di impianti realizzati dal 2006, offre servizi di assistenza e service anche su impianti eseguiti da terzi per un parco impianti da più di 100 MW. Albasystem è la divisione che progetta e produce sistemi chiavi in mano per l’autoproduzione dell’energia basati anche già sulle nuove tecnologie come l’idrogeno, sia verde che blu, la cogenerazione a gas metano e i sistemi ibridi, mix delle tecnologie come fotovoltaico, accumulo dell’energia, elettrolizzatori, celle a combustibile (fuel cell), cattura della Co2, ecc…. il tutto gestito e integrato dai software proprietari come Aspecindustry

«Il nostro approccio – racconta Marengo – è composto dalla costante ricerca di un sistema energetico calzato sulle esigenze produttive del cliente. Il risparmio che noi possiamo garantire è molto elevato e arriva anche fino al 60% rispetto a prima, per questo il ROI è relativamente basso e si pone sempre tra i 2 e i 6 anni al massimo. Inoltre, con la cogenerazione ad alta efficienza denominata CAR si sfrutta tutto anche i fumi caldi di scarico, abbattendo così al massimo le emissioni di CO2. E adesso stiamo iniziando ad approcciarci anche al grande mondo dell’idrogeno». Albasystem nasce inizialmente come spin-off dell’esperienza di Albasolar, che dopo oltre 10 anni di sviluppo sul settore delle energie rinnovabili comprende la necessità di dare vita ad una realtà nuova e parallela specializzata nell’integrazione dei sistemi energetici, nuova strada nell’evoluzione dei processi di risparmio energetico. Albasystem conta nella sua struttura ingegneri specializzati nella progettazione e realizzazione di impianti di risparmio ed efficienza energetica, con particolare attenzione allo sviluppo di sistemi integrati con coge/trigenerazione a gas metano, energie rinnovabili, sistemi di accumulo, ed autosufficienza elettrica e non ultimo una forte attività di ricerca e sviluppo votata all’implementazione dell’intelligenza artificiale per gestire i sistemi e i processi energetici nelle industrie e nelle abitazioni. L’obiettivo è estremamente ambizioso: l’autoproduzione totale della propria energia mediante sistemi come la coge/trigenerazione a gas metano integrata alle energie rinnovabili e sistemi di accumulo, dove la priorità viene sempre data alle fonti rinnovabili, più pulite ed efficienti.

 

Aspec Industry

Gruppo Marengo è un player di rilievo nelle energie rinnovabili per uso industriale, settore che per Industria Italiana è, ovviamente di grande interesse. L’obiettivo di questo system integrator è quello di realizzare sistemi con macchine multigeneratrici di energia, l’obbiettivo è il risparmio che può arrivare fino al 60% rispetto all’acquisto dai produttori e/o trader dell’energia

Aspecindustry (Aspec è l’acronimo di Albasystem Power Energy Control) è un sistema energetico, brevettato, multifornitura e multiobbiettivo che integra energie e processi produttivi mediante un software basato sull’intelligenza artificiale. I suoi algoritmi tecnico/economici sono stati progettati per la ricerca costante del punto di massima efficienza energetica, attraverso l’utilizzo di fonti pulite, rinnovabili ed efficienti. Aspecindustry permette la totale autoproduzione e autoconsumo energetico e la completa continuità del processo produttivo. I risparmi e le performance ambientali raggiunti da Aspecindustry, sono decisamente superiori a quelli raggiunti dai sistemi standard univoci e non integrati presenti sul mercato. Il sistema Aspecindustry può essere applicato in qualsiasi settore industriale: chimico, farmaceutico, cartario, tessile, alimentare, plastico, terziario, meccatronico, edile

Il sistema Aspecindustry nasce dall’esperienza dell’azienda nei sistemi energetici industriali, evoluti nell’ultimo decennio tramite l’utilizzo di energia rinnovabile e sistemi ad alta efficienza energetica, tra cui la cogenerazione ad alto rendimento a gas. Il sistema Aspecindustry vuole quindi soddisfare le principali esigenze dell’industria e dei processi produttivi, indentificabili come: disponibilità di energia a basso costo, alta qualità delle forniture, stabilità del sistema produttivo e basso impatto ambientale

 

AspecGen e AspecGen Hybrid

Oltre al software, l’altro elemento fondamentale del sistema è il cogeneratore AspecGen interamente progettato e costruito all’interno dell’azienda, che è in grado di connettersi con tutti i sistemi energetici presenti all’interno del processo produttivo. Questi due elementi insieme permettono al sistema di raggiungere i massimi livelli di performance. La peculiarità del cogeneratore AspecGen è che viene costruito e progettato sulle esigenze specifiche del processo produttivo al quale viene abbinato, non è un prodotto di serie e non lavora come i normali cogeneratori, ma in base agli algoritmi del sofware Aspec, inserito direttamente nella macchina, che in questo modo insegue il massimo ritorno dell’investimento in base alle informazioni provenienti in tempo reale dai sensori posizionati sugli impianti produttivi e sulle apparecchiature gestite dal sistema Aspec.

Ultimo nato dall’attività di ricerca e sviluppo di Albasystem è il cogeneratore ibrido AspecGen hybrid, è concepito per integrarsi in maniera ottimale con le fonti rinnovabili, siano esse di natura fotovoltaica che eolica ed ovviamente con l’idrogeno. Il software in esso contenuto – insieme con la relativa sensoristica da posizionare in campo – serve a fare in modo che il sistema energetico che viene interconnesso con il processo produttivo e naturalmente con il cogeneratore, consenta di utilizzare sempre prioritariamente l’energia rinnovabile. Così si otterrà il minor impatto ambientale possibile a livello energetico, utilizzando il 100% dell’energia pulita che si ha a disposizione in tempo reale.  

 

Alcuni casi di applicazione

Il Gruppo Marengo è dunque un costruttore di sistemi energetici rinnovabili chiavi in mano forniti sempre in abbinamento a contratti full service atti a preservare nel tempo le massime performance. Tra i clienti ci sono nomi come Ferrero Spa, Maina Panettoni, Elah, Ferrero Mangimi di Parma, ecc… «Il software Aspecindustry – ci spiega il numero uno del gruppo – è la parte più pregiata della nostra offerta. Il lavoro più interessante che abbiamo realizzato è stato per Gai Macchine Imbottigliatrici, una innovativa pmi che fattura una cinquantina di milioni e che ha deciso di dotarsi di un impianto che integra tutte le tecnologie solari compresa la trigenerazione. Per garantire la continuità totale ci sono degli accumulatori a massa rotante che al posto delle tradizionali batterie hanno delle masse che girano a bassa velocità. Non servono quindi per stoccare a lungo l’energia ma piuttosto per averne a disposizione una scorta in particolari momenti di criticità. La rete elettrica di zona è molto “ballerina” e quindi per evitare interruzioni nella produzione continua abbiamo ideato questa soluzione. Il risultato finale è che autoproducono circa il 98% dell’intera energia che impiegano, con bassissimi costi dell’energia, in tanti momenti è anche 100% green fotovoltaica per merito del fotovoltaico da 2,5 MWp». 

Un altro esempio è quello della Rivoira Frutta di Costigliole Saluzzo, dove il Gruppo Marengo ha installato un impianto alimentato con gas GNL (gas naturale liquido), integrando poi la cogenerazione con il fotovoltaico esistente. L’azienda è dunque specializzata soprattutto per quanto concerne i temi più complessi. Questo perché oggi la concezione stessa del macchinario è cambiata: non più spegni/accendi, ma diversi temi di integrazione con tutti i componenti del processo produttivo, il continous improvement della tecnologia e via dicendo. Ancora: in passato nel 2007 il Gruppo Marengo ha realizzato, ad Alba, il suo primo grande impianto fotovoltaico, da 250 kW, per la famosa Ferrero Spa. All’epoca sembrava una quantità di energia solare prodotta veramente enorme, oggi invece è una “pezzatura” decisamente più modesta, come dimostra il caso di GAI che proprio dal fotovoltaico ottiene 2,5 MW, o della Italgelatine Spa che ottiene 2,2 MW

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L’idrogeno

Per quanto riguarda l’idrogeno, poi, il tema è particolarmente complesso. Perché l’estrazione di questo gas nobile e pulito dall’acqua o dall’aria comporta un notevole dispendio energetico, ovviamente non ha molto senso usare energia fossile per farlo, occorre utilizzare vettori puliti ed efficienti. «Nei prossimi mesi – ci spiega Marengo – verranno presentate le nuove linee guida europee e anche italiane sull’idrogeno. C’è grandissimo interesse in generale e ovviamente anche da parte nostra. L’elettrolizzatore che serve per estrarre l’idrogeno assorbe ovviamente energia, che quindi deve essere prodotta in modalità green. La soluzione migliore per farlo è metterlo poi in una cella combustibile industriale, un macchinario che al posto che avere dei pistoni genera una reazione chimica, alla fine il risultato è la produzione di energia elettrica e soprattutto termica, ma con zero emissioni, ed in modo programmato, ad esempio la notte quando non c’è il sole». 

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Gli incentivi

Il vero cruccio per aziende come quelle che fanno capo al Gruppo Marengo è di non aver avuto accesso per i propri sistemi energetici al credito d’imposta previsto dal Piano Calenda e poi dalle successive revisioni. «Nell’allegato A – conclude Marengo – sono state escluse cogenerazione e fotovoltaico, per l’industria produttiva è una penalizzazione enorme perché si impedisce così l’accesso a sistemi energetici efficienti per rendere competitivi i processi produttivi italiani. Eppure, ad un macchinario come ad esempio un’imbottigliatrice, o un quadro elettrico con un sistema integrato interconnesso viene permesso l’accesso alle massime agevolazioni di industria 4.0 del 50%, ma ai sistemi energetici no! E allora perché sono stati esclusi dagli incentivi? Con le nostre macchine il cliente finale può risparmiare fino al 60% del costo totale energetico. Manca proprio la giusta attenzione verso le pmi che hanno bisogno di sistemi energetici che permettano la riduzione dei costi. Una battaglia importante che ho condotto anche dentro Confindustria, ma senza successo perché non è pensabile che macchinari tradizionali, interconnessi abbiano la detrazione del 50% mentre il mondo green del fotovoltaico e della cogenerazione efficiente solo del 10, anche quando interconnessi direttamente al processo produttivo.»

 

Aspechome

Aspechome è la start-up innovativa del Gruppo nata nel 2019 con all’attivo due brevetti internazionali. Aspechome è un sistema energetico intelligente per la casa dotata di impianto fotovoltaico, un prodotto all-in-one, è contemporaneamente un gestore intelligente dei carichi e dell’energia, una domotica WiFi e un monitoraggio economico. È totalmente in cloud, si aggiorna all’infinito nel tempo come un normale smartphone, è multimarca e multifunzione, ha una sua sottorete per essere totalmente indipendente ed autonomo. Il suo scopo principale è gestire l’energia solare e far risparmiare, utilizzando in tempo reale tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, sia esso con o senza batteria di accumulo, proprietario o virtuale come con le nuove comunità energetiche. Il suo scopo secondario è invece quello di creare comodità e comfort per l’utente avendo a disposizione un’unica applicazione per la gestione e il controllo di tutta l’abitazione e degli oggetti in essa contenuta. Aspechome trifase serve appositamente per gestire l’energia fotovoltaica, con le stesse modalità suddette, ma per le grandi abitazioni, il terziario e le piccole aziende con alcune funzioni più specifiche per queste realtà, ma con sempre gli stessi obiettivi, risparmio e comfort.

(Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 2 luglio 2021)














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