Enel taglia i costi e aumenta l’agilità con una nuova infrastruttura virtuale

Il progetto, realizzato insieme ad Accenture, Cisco e Sirti, collega più di 1.000 siti su 3 continenti

Alla base del progetto un’infrastruttura virtuale snella che utilizza, oltre alle reti private, anche quelle pubbliche.
Alla base del progetto un’infrastruttura virtuale snella che utilizza, oltre alle reti private, anche quelle pubbliche.

Enel ha dato una spinta al suo processo di trasformazione digitale realizzando quello che definisce uno dei più grandi progetti di virtualizzazione dalla rete di telecomunicazioni al mondo. A supportarla nel progetto Accenture, Cisco e Sirti.

Questo risultato fa parte del programma Beyond Cloud Computing, che prevede l’integrazione di soluzioni Software Defined WAN ed Edge Computing per realizzare un’architettura di telecomunicazione mirata a perseguire l’eccellenza operativa attraverso la digitalizzazione dei processi.







Grazie a questa implementazione, Enel ha potuto accelerare il time to market e ridurre i costi operativi, incrementando allo stesso tempo l’agilità dell’infrastruttura e collegando più di 1.000 siti sparsi su 10 Paesi (Italia, Spagna, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Perù, Russia e alcuni siti in Nord America). Un esempio concreto della sua utilità si è visto durante la pandemia, quando Enel è riuscita a far lavorare da remoto, in tempi brevissimi, 37.000 dipendenti.

Il programma ha previsto l’introduzione di architetture e tecnologie mirate ad accelerare la digitalizzazione facilitando l’utilizzo del Public Cloud – e l’associato aumento di Cloud Provider – e rappresenta un primo passo verso l’Edge Computing, che consentirà la riduzione della latenza di elaborazione delle informazioni con un aumento della capacità elaborativa distribuita sul territorio.

«Il progetto Beyond Cloud Computing rientra nel programma di trasformazione digitale avviato nel 2015 con la migrazione al Cloud», spiega Carlo Bozzoli, direttore Global Digital Solutions di Enel. «Durante l’emergenza Covid-19 la virtualizzazione degli apparati di rete ci ha permesso di gestire l’infrastruttura da remoto senza la necessità di avere personale sul posto».














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