Icc Intelligent Platforms (Emerson): un computer nell’edge controller

L'opinione di Daniel Coetzee sull'importanza di spostare l'elaborazione al di fuori del data center, vicino a dove i dati vengono generati

L'Edge Controller PacsSystems RX3i CPL410 di Emerson
L'Edge Controller PacsSystems RX3i CPL410 di Emerson

Daniel Coetzee, direttore commerciale Emea per le soluzioni di automazione e controllo industriale di Emerson, l’edge è la nuova frontiera per l’industria 4.0. Grazie all’edge computing, è infatti possibile garantire quello che definisce «un controllo più intelligente».

Secondo Coetzee, però, la soluzione non passa necessariamente dai computer dedicati, ma è possibile integrare direttamente la capacità di calcolo necessaria all’interno dei Plc. Non è un caso che Emerson abbia realizzato l’Edge Controller PacSystems RX3i CPL410, che offre il controllo deterministico real-time, l’analisi e la visualizzazione dei dati al livello della macchina e la connettività al livello IT e cloud. Un controller in grado di superare i limiti dei Plc/Dls tradizionali, limitati sia sotto il profilo dei linguaggi di programmazione, sia sulla capacità di elaborazione.







«Con un computer nell’edge controller, le aziende non hanno la necessità di acquistare un computer esterno per vedere che cosa succede in una macchina», spiega Coetzee. «È sufficiente collegare delle periferiche alle porte disponibili sul controllore. Collegare un display locale è facile come inserire un cavo. Ciò semplifica le necessità di computer nell’intero impianto e offre agli utenti dei robusti dispositivi industriali che assicurano la massima affidabilità. Un singolo edge controller può controllare una macchina, collegarsi a un servizio di memorizzazione su cloud, memorizzare dati, eseguire algoritmi complessi, ottenere visibilità real-time e fornire una piattaforma per la presa di decisioni in real-time».

Una scelta che permette di ridurre la complessità dei sistemi, anche dal punto di vista del cablaggio, e semplifica l’adozione di una strategia cloud. «Usando un sistema di controllo con capacità edge – prosegue Coetzee – il sistema di automazione sulla macchina può essere facilmente connesso a un servizio di memorizzazione su cloud in pochi minuti. Questa nuova generazione di prodotti di controllo ha eliminato tutto il mistero che esisteva nella sua realizzazione; quindi, invece di pensare a come connettersi, si può considerare che cosa connettere. La capacità di connettere uno stato della macchina al mondo esterno rende possibili nuovi modelli di business attraverso la connettività ai dati di flotte remote, aziendali, di esperti o di mercato».

Un approccio che permette anche di creare nuove opportunità di business, dal momento che «gli Oem possono creare nuovo valore per i loro clienti offrendo nuovi tipi di accordi di servizio. I fornitori di materie prime possono differenziarsi accettando termini contrattuali più stretti con i loro clienti grazie a efficaci informazioni critiche per il business in real-time. Gli integratori di sistemi di automazione possono espandere i loro business offrendo servizi basati sul cloud nuovi e differenziati. I centri di monitoraggio degli impianti industriali potrebbero diventare un nuovo campo di attività mano a mano che il numero di macchine connesse aumenta».














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