Il Gruppo Dkc è nato nel 1998, quando ha aperto il suo primo stabilimento per la produzione di tubo corrugato a Tver, in Russia. In poco più di 20 anni, l’azienda ha continuato a crescere sino a diventare uno dei leader nella produzione di
sistemi portacavi e di soluzioni per la protezione, trasporto, distribuzione e controllo di energia per infrastrutture civili e industriali, con 26 stabilimenti in 8 Paesi e 3.700 dipendenti.
Il 2019 si è concluso positivamente per Dkc, che ha annunciato un fatturato consolidato di 384 milioni di euro con 75 milioni di ebitda e 30 milioni di investimenti, fra i quali si segnala l’acquisizione di Rgm, azienda che realizza sistemi di conversione di potenza, un’operazione mirata ad accrescere la posizione di Dkc nel segmento della gestione dell’energia industriale e domestica.
Durante la pandemia l’azienda ha dovuto sospendere per due mesi la produzione, ma questo non impedisce ai vertici di essere ottimisti per il 2020, che vede già dei segnali di ripresa: il calo sperimentato in alcuni Paesi, come l’Italia, è stato infatti compensato dal recupero su altri mercati.
«Non è la prima volta che in Dkc fronteggiamo e superiamo momenti di difficoltà. La fiducia nel nostro lavoro e la profonda conoscenza del settore ci hanno portato a cogliere sfide anche in passato investendo in Italia in piena crisi economica, ad esempio, quando in pochi hanno avuto il coraggio di farlo», afferma Sandro Bergamo, amministratore delegato di Gruppo Dkc.
