Digital Magics: cresce il fatturato start-up 2019 (+32%)

Bene anche i ricavi del business incubator, in aumento a 2,7 milioni. Proseguono i programmi di Open Innovation con 21 progetti sviluppati nel corso dell'anno

||Cooperazione uomo - robot|Itw

Positivo il 2019 di Digital Magics, che chiude l’anno con ricavi pari a 2,7 milioni di euro, in crescita del 3,8% rispetto all’anno precedente (2,6 milioni). Migliora l’Ebitda, con un risultato negativo che si attesta a 303mila euro, rispetto al risultato negativo per 347mila euro del 2018.

A seguito di minori rettifiche da svalutazione crediti verso le partecipate, migliora anche l’Ebit, negativo per 994mila euro, rispetto al risultato negativo di 1 milione 188mila euro al 31 dicembre 2018.







Prosegue il successo dei programmi di Open Innovation che hanno permesso di sviluppare 21 progetti con importanti aziende italiane e internazionali. I ricavi da Open Innovation si sono attestati 1,18 milioni di euro, in continuità con l’anno precedente.

«Il 2019 è stato un anno record per l’ecosistema Tech in Europa che ha raccolto oltre 38 miliardi di Euro, in crescita del 40% rispetto al 2018 – commenta Alberto Fioravanti, Fondatore, Presidente e CTO di Digital Magics – Anche il mercato italiano si dimostra dinamico e attrattivo con Milano che entra nella lista dei 15 TOP EU Tech Hub. Nel nostro Paese gli investimenti nelle startup sono cresciuti del 17% rispetto al 2018, per un controvalore di circa 690 milioni di Euro e con un crescente interesse degli investitori esteri (33% del totale investito). Dal canto nostro, a seguito della conclusione del batch verticale del programma di accelerazione in ambito retail, abbiamo già ha avviato il terzo batch del programma Magic Wand, dedicato alle startup fintech ed insurtech, ma con un focus più ampio su due segmenti blockchain e cybersecurity per rispondere alle crescenti richieste anche delle aziende più tradizionali».

Il risultato dell’esercizio è negativo per 2,3 milioni rispetto a un utile netto di 385mila euro nel 2018, che includeva l’exit parziale da Talent Garden, che ha generato proventi finanziari netti per 3,6 milioni (con plusvalenza di circa 3,2 milioni, pari a oltre 9 volte il costo della quota di capitale ceduta e IRR dell’80%).

La Posizione Finanziaria Netta è passiva per 1,4 milioni di euro (attiva per 3 milioni al 31/12/2018); l’assorbimento di cassa nell’esercizio è riconducibile essenzialmente agli investimenti (3,1 milioni in partecipazioni, 191mila euro in strumenti finanziari partecipativi e 521mila in capex) e alla distribuzione di dividendi (370mila) in corrispondenza con l’approvazione del Bilancio 2018.

Il Patrimonio netto si attesta a 17,2 milioni di euro (19,8 milioni al 31 dicembre 2018).

«Prosegue la crescita di Digital Magics che consolida la propria posizione di leadership in Italia quale business incubator di startup tecnologiche ad alto contenuto di innovazione – chiosa l’ad Marco Gay – Continua la crescita del valore delle partecipazioni, che stimiamo oggi a circa 60 milioni di euro ovvero oltre 4 volte superiore al valore del costo storico a cui sono iscritte a bilancio. Il 2020 è iniziato con un’importante operazione straordinaria, l’Exit dalla startup Moneymour, fondata nel 2018 durante il primo programma di accelerazione Magic Wand, realizzata con l’acquisizione da parte della multinazionale svedese Klarna. L’operazione di Exit, eseguita in tempi record rispetto all’investimento, ha generato un ritorno significativo per gli investitori coinvolti e per Digital Magics ha generato un ritorno pari a circa 3 volte il capitale investito con un IRR del 100%. Stiamo proseguendo con costante dedizione e concretezza le attività anche nell’attuale contesto, molto complesso per via dell’emergenza Covid-19, che riteniamo segnerà una decisa presa di consapevolezza sull’importanza della digitalizzazione e della tecnologia, che rappresentano il cuore della nostra attività, come strumenti di lavoro, ricerca e crescita».

 

Portfolio Digital Magics al 31 dicembre 2019

Nel corso dell’anno Digital Magics ha investito in 17 nuove start-up, di cui 6 attraverso il programma di accelerazione Magic Wand Retail Revolution, per un totale di 69 start-up operative rispetto alle 62 attive a fine 2018. Le start-up in portafoglio hanno realizzato nel 2019 una raccolta complessiva pari a 36,6 milioni di euro, con una decisa crescita del 224% rispetto al 2018. Digital Magics ha realizzato un investimento diretto di 3,1 milioni (incluso circa 500mila euro di acquisto quote sul secondario), con un incremento dell’investimento di circa il 35% rispetto al 2018.

Gli investitori terzi hanno rappresentato il principale boost con un tasso di crescita degli investimenti superiore al 270%, da 9 milioni di euro del 2018 a circa 34 milioni nel 2019, dimostrando così l’appeal delle startup presenti nel portafoglio di Digital Magics. Insieme agli investimenti, crescono anche i risultati di business delle società, il cui fatturato aggregato si attesta intorno a 78 milioni, in crescita del 32% rispetto al 2018.

A seguito della conclusione del batch verticale del programma di accelerazione in ambito retail, Magic Wand Retail Revolution, Digital Magics ha avviato nel secondo semestre il terzo batch del programma: Magic Wand Fintech, Insurtech, Blockchain & Cybersecurity. Rispetto al primo percorso di accelerazione verticale dedicato alle startup fintech ed insurtech, il terzo batch ha un focus più ampio su due segmenti correlati per rispondere alle richieste di un mercato più maturo e specifico. Un trend che viene confermato anche dalla presenza dei corporate partner del programma, tra cui Bnl Gruppo Bnp Paribas, Credem, Crif, Innogest, Online Sim-Gruppo Ersel, Poste Italiane, Sisal Pay, Reale Group e Tim.

«Nel corso del 2019 abbiamo investito in 17 nuove start-up per un totale di 69 start-up attive a fine anno per un ammontare di investimenti di oltre 3,1 milioni di euro – conclude Gabriele Ronchini, fondatore e ad di Digital Magics – A tale importo si aggiungono circa 34 milioni di euro da investitori terzi, che confermano la nostra leadership nell’individuare i progetti di maggior valore e nella capacità di far crescere il loro business. Infatti, registriamo una importante crescita del fatturato aggregato delle partecipate, che nel 2019 è incrementato del 32% attestandosi a oltre 78 milioni».














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