Destination Earth: il progetto europeo per realizzare un digital twin della Terra

di Margherita Tommasini ♦︎ Al via nel 2021, il programma prevede la creazione di specifici gemelli digitali, accessibili a enti pubblici e privati attraverso una piattaforma che offrirà servizi di analisi e modellazione dei dati

Creare un modello digitale della Terra per monitorare e simulare le attività umane e naturali che si svolgono sul nostro pianeta. Non è la trama di un libro di fantascienza, ma l’obiettivo del progetto Destionation Earth (DestinE), che verrà sviluppato dalla Commissione Europea nei prossimi dieci anni.

Al cuore di DestinE c’è la tecnologia dei digital twin, che verranno utilizzati per creare repliche digitali del sistema Terra in tutta la sua complessità. I gemelli digitali saranno costruiti secondo categorizzazioni tematiche dei diversi domini delle scienze della Terra, come disastri naturali estremi, adattamento ai cambiamenti climatici, oceani e biodiversità. L’obiettivo finale è integrare queste repliche digitali per formare un gemello digitale completo dell’intero sistema terrestre entro il 2030.







Man mano che verranno sviluppati, i gemelli digitali di DestinationE verranno messi a disposizione attraverso una piattaforma aperta e basata su cloud. Da qui enti pubblici e privati potranno accedere a informazioni, analisi di scenario, servizi di previsione e simulazione, con l’obiettivo finale di accelerare la transizione verde, prevedere il degrado ambientale e supportare le scelte politiche dell’Europa e degli stati membri.

Digital twin destination earth

 

2021-2030: le fasi del progetto per arrivare al digital twin completo della Terra

DestinE sarà implementato gradualmente nei prossimi 7-10 anni, a partire dal 2021. La prima fase prevede lo sviluppo della piattaforma operativa principale, che comprende i gemelli e i servizi digitali, finanziata come parte del programma Digital Europe. Si tratta di una piattaforma di modellazione e simulazione basata su cloud e aperta, che accoglierà il contributi di esperti, scienziati, decisori politici, aziende e utenti privati.

Il lancio della piattaforma è previsto per il 2023, insieme ai primi due modelli di digital twin dedicati, rispettivamente, ai disastri naturali estremi e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Entro il 2025 verranno integrati altri digital twin e saranno resi disponibili al settore pubblico i primi servizi  per il monitoraggio e la definizione delle misure politiche e legislative riguardo al cambiamento climatico. Tra il 2025 e il 2030 è prevista l’elaborazione di un gemello digitale completo della Terra, che integra tutti i modelli sviluppati negli anni precedenti.

 

Piattaforma destination earth

 

Perché costruire un modello digitale della Terra? I benefici attesi di DestinationE

L’obiettivo dichiarato di DestinationE è comprendere meglio il nostro pianeta per fare scelte consapevoli verso un futuro più sostenibile. Lo sviluppo dei gemelli digitali consentirà di studiare specifici ambiti naturali per fare simulazioni e previsioni accurate per i prossimi anni. Ma si inserisce anche nella Strategia europea per i dati, che punta alla creazione di un mercato unico europeo dei dati incentivando la libera circolazione e l’utilizzo dei dati a favore di imprese e cittadini.

I benefici attesi viaggiano quindi sui due filoni della sostenibilità ambientale e dello sviluppo digitale dell’Europa. Attraverso la piattaforma dei digital twin gli utenti avranno accesso a un’ampia gamma di informazioni di tipo naturale, ma anche socio-economico, che abiliteranno, secondo la Commissione Europea:

  • il monitoraggio continuo della salute della Terra, che permette di studiare gli effetti del cambiamento climatico, lo stato degli oceani, la biodiversità, l’uso delle risorse naturali
  • un supporto alle scelte politiche europee e alla loro implementazione, per esempio nella valutazione delle misure già prese e di quelle necessarie in ambito di politica ambientale
  • il miglioramento delle capacità di modellazione e previsione, utili per anticipare e pianificare misure in caso di eventi meteorologici estremi e disastri naturali, o analizzare eventi di grande impatto socio-economico
  • il rafforzamento delle capacità industriali e tecnologiche dell’Europa negli ambiti di simulazione, modellazione, analisi predittiva dei dati, intelligenza artificiale (AI) e calcolo ad alte prestazioni (HPC).













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